19 MAGGIO 1999: IL DEBUTTO DI STAR WARS

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Il 19 Maggio 1999 Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma debutta nei cinema statunitensi, stabilendo un nuovo record di incassi per il primo giorno di proiezioni con 28,5 milioni di dollari. Durante la prima settimana di proiezioni del primo trailer (trailer che, all’epoca, si vedevano solo nei cinema), molti teatri riportavano che fino al 75% del loro pubblico pagava il prezzo pieno per un film in programmazione, salvo poi uscire appena dopo aver visto il trailer di Star Wars: Episodio I. Nonostante i pareri contrastanti della critica all’uscita de La minaccia fantasma, il film ottenne risultati formidabili al box office, tanto da diventare la pellicola di maggior incasso del 1999 e la seconda dell’epoca, dietro al solo Titanic di James Cameron. La “pazza idea” di realizzare una trilogia prequel di Star Wars ha radici antiche: venne in mente a George Lucas già durante la lavorazione de L’impero colpisce ancora, il sequel a Una nuova speranza (che all’epoca si chiamava semplicemente Guerre stellari). Il successo del primo film aveva concesso al regista di sviluppare la storia e approfondire i personaggi, trasformando così Darth Vader da villain monodimensionale a personaggio sfaccettato che ha subito un’evoluzione nel tempo. Da lì a pensare, alcuni anni più tardi, di raccontare la genesi del “cattivo” della saga, il passo fu quasi spontaneo.
Ma, dopo qualche curiosità ed una breve presentazione andiamo con ordine. Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (Star Wars: Episode I – The Phantom Menace) è scritto e diretto da George Lucas. È il quarto film della saga di Guerre stellari ad essere stato distribuito, la prima delle tre parti di un prequel alla trilogia originale, e il primo film della saga nella cronologia interna della storia. Il film segnò il ritorno alla regia di Lucas dopo Guerre stellari, ponendo fine ad una pausa di 22 anni. Il cast comprende Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd, Ian McDiarmid, Anthony Daniels, Kenny Baker, Pernilla August e Frank Oz.
La trama segue il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn e il suo apprendista Obi-Wan Kenobi mentre scortano e proteggono la regina Amidala, in viaggio dal pianeta Naboo al pianeta Coruscant per cercare una soluzione pacifica a una controversia sul commercio interplanetario che ha originato un conflitto nel sistema di Naboo; nel corso del viaggio, i protagonisti si trovano a fronteggiare il misterioso ritorno dei Sith. La storia introduce inoltre Anakin Skywalker: giovane schiavo su Tatooine ancora non avviato alle pratiche Jedi, ma che possiede una predisposizione insolitamente sviluppata nell’utilizzo della Forza.
La Federazione dei Mercanti, per protesta contro la tassazione sulle rotte commerciali decisa dalla Repubblica Galattica, organizza un blocco navale spaziale contro il pianeta Naboo, con il quale da tempo esistevano attriti economici. Il cancelliere supremo, Finis Valorum, invia il maestro Jedi, Qui-Gon Jinn, e il suo apprendista, Obi-Wan Kenobi, a negoziare con la leadership della Federazione per porre fine all’embargo, ma sotto l’apparenza di una disputa commerciale si nascondono oscure trame. Darth Sidious, signore dei Sith e consigliere segreto della Federazione, ordina al viceré della Federazione, Nute Gunray, di uccidere i Jedi e invadere Naboo con un esercito di droidi da battaglia. I due inviati Jedi riescono a fuggire dalla nave della Federazione e ad atterrare su Naboo, dove Qui-Gon salva Jar Jar Binks, un gungan, che conduce lui e Obi-Wan alla città sottomarina di Otoh Gunga; lì, i due Jedi cercano, senza successo, di convincere il capo dei gungan, Boss Nass, ad aiutare il popolo di Naboo, ma tutto ciò che ottengono è di venire condotti a Theed, la capitale sulla superficie. Essendo riusciti a impedire che la regina Amidala, sovrana del popolo di Naboo, fosse fatta prigioniera dalla Federazione dei Mercanti, i Jedi si uniscono al gruppo che fugge dal pianeta a bordo dell’astronave reale, con l’intenzione di dirigersi su Coruscant e sollecitare un intervento più incisivo da parte della Repubblica. La nave viene però colpita e danneggiata dalle stazioni da battaglia della Federazione in orbita attorno al pianeta. Con la nave che non è più in grado di sostenere l’iperguida, i fuggitivi atterrano sul pianeta desertico Tatooine per eseguire le riparazioni necessarie. Qui-Gon, Jar Jar, il droide astromeccanico R2-D2 e l’ancella di Amidala, Padmé, visitano l’insediamento di Mos Espa per acquistare dei pezzi di ricambio, rivolgendosi a Watto, proprietario di un negozio di oggetti usati. Qui, conoscono lo schiavo Anakin Skywalker, che a nove anni è già un talentuoso pilota di sguscio e ingegnere, tanto da aver creato un droide protocollare chiamato C-3PO. Qui-Gon intuisce una forte presenza della Forza all’interno di Anakin ed è convinto che egli sia il “prescelto” della profezia Jedi, colui che porterà equilibrio nella Forza. Qui-Gon riesce a ottenere la libertà di Anakin attraverso una scommessa con Watto sull’esito di una corsa di sgusci, nella quale Anakin gareggia risultando vincitore. Il bambino si unisce così al gruppo per essere addestrato come Jedi, lasciando indietro sua madre Shmi. Al ritorno verso la nave stellare riparata, Qui-Gon ingaggia un breve duello di spada laser con Darth Maul, lo spietato apprendista di Darth Sidious, che è stato inviato a rintracciare e catturare Amidala. Qui-Gon non lo sconfigge, ma riesce all’ultimo momento a salire sull’astronave in partenza, lasciandosi l’avversario alle spalle. I Jedi riescono così a condurre Amidala su Coruscant, capitale della Repubblica, affinché lei possa perorare il caso del suo popolo al cancelliere Valorum, durante una seduta del Senato galattico; nonostante gli sforzi di Amidala, però, Valorum è impotente e il senatore di Naboo Palpatine convince Amidala a proporre un voto di sfiducia nei confronti di Valorum per eleggere un cancelliere più energico e capace di risolvere la crisi su Naboo. Nel frattempo, Qui-Gon e Obi-Wan fanno rapporto al consiglio Jedi, riportando dell’attacco da parte di Darth Maul, che i Jedi sospettano essere un Sith, un gruppo di guerrieri votati al male per aver scelto il lato oscuro della Forza, che avevano sconfitto circa mille anni prima e che da allora erano ritenuti estinti. Qui-Gon chiede che Anakin sia addestrato come Jedi, ma il consiglio è preoccupato che il bambino possa essere vulnerabile al lato oscuro e rifiuta la propria autorizzazione; frustrato, Qui-Gon si ripromette di addestrare Anakin personalmente. Pur accettando il suggerimento di Palpatine, Amidala decide di non partecipare alla votazione per il nuovo cancelliere ma di tornare su Naboo con Qui-Gon e Obi-Wan a scortarla, frustrata dalla corruzione che imperversa nel Senato. Su Naboo, Padmé si rivela ai gungan come la vera regina Amidala e li convince a stringere un’alleanza contro la Federazione dei Mercanti. Jar Jar guida il suo popolo in battaglia contro l’esercito di droidi, mentre Padmé dà la caccia al viceré Gunray a Theed. In un hangar di navi stellari, Anakin entra in un caccia stellare vuoto e innesca involontariamente il suo pilota automatico, programmato per condurlo all’attacco della nave che controlla i droidi della Federazione dei Mercanti che combattono sul pianeta. Anakin si avventura nella nave e la distrugge dall’interno, disattivando l’esercito di droidi. Nel frattempo, Qui-Gon e Obi-Wan combattono contro Darth Maul, che ferisce mortalmente Qui-Gon prima di essere a sua volta tagliato in due da Obi-Wan. Morente, Qui-Gon fa promettere a Obi-Wan che addestrerà Anakin. Successivamente, Palpatine viene eletto nuovo cancelliere supremo mentre Gunray viene arrestato. Il maestro Yoda promuove Obi-Wan al rango di cavaliere Jedi e di malavoglia accetta Anakin come apprendista di Obi-Wan. A una cerimonia festosa, Padmé presenta un regalo di apprezzamento e di amicizia ai gungan. Durante il processo di scrittura di Guerre stellari, George Lucas si rese conto che la storia che aveva tracciato era troppo lunga per poter essere coperta in un solo film e decise così di rendere il lungometraggio l’episodio introduttivo di una saga più ampia che sarebbe potuta essere raccontata in sequel se il primo film avesse avuto successo.
All’epoca della terza stesura della sceneggiatura, Lucas aveva negoziato un contratto che gli accordava i diritti per la realizzazione di due sequel. Decise allora di dedicare del tempo per sviluppare una trama di fondo più elaborata, che avrebbe facilitato il processo di scrittura dei film seguenti. Mentre scriveva il primo sequel, L’Impero colpisce ancora, Lucas trasformò quindi il cattivo Dart Fener nel padre dell’eroe Luke Skywalker e sviluppò un retroscena in cui Fener un tempo era un Cavaliere Jedi con il nome di Anakin Skywalker, un potente guerriero che era passato al lato oscuro della Forza. Con questa struttura in mente, Lucas inquadrò allora i due film come le prime due parti della seconda trilogia della saga, rinumerando L’Impero colpisce ancora da secondo a quinto episodio.
All’epoca dell’ultimo film della trilogia, Il ritorno dello Jedi, Fener divenne un personaggio tragico e fu infine riscattato. Lucas ammise però che il lavoro sulla prima trilogia lo aveva spossato e che avrebbe preso una pausa dalla serie. Dopo aver perso gran parte della sua fortuna nel divorzio dalla moglie Marcia Lucas, nel 1987, George Lucas non aveva alcun desiderio di tornare a Guerre stellari e aveva ufficiosamente cancellato la trilogia che avrebbe dovuto trattare le vicende cronologicamente successive ai tre film già prodotti, mentre l’idea dei prequel, con tutto il retroscena dei film già delineato, continuava ad affascinarlo. Nei primi anni novanta, Guerre stellari vide un ritorno di popolarità alimentata dalla linea di fumetti della Dark Horse Comics e dai romanzi della trilogia di Thrawn di Timothy Zahn; Lucas si convinse allora che c’era ancora una vasta platea di interessati a dei possibili prequel e, con lo sviluppo degli effetti speciali generati in CGI, considerò l’idea di riprendere in mano la saga e di dirigere un nuovo film.
L’annuncio ufficiale che Lucas avrebbe prodotto una serie di prequel alla saga venne dato da Variety e altre fonti nel corso del 1993. Fu così che Lucas cominciò a delineare la trama: Anakin Skywalker, invece di Obi-Wan Kenobi, sarebbe stato il protagonista e la serie sarebbe stata una tragedia che esaminava le origini di Dart Fener. Egli iniziò anche a modificare la linea temporale dei prequel relativamente alla serie originale, inserendo retroscena, storie parallele o tangenziali agli eventi originali e iniziando così una lunga epopea che sarebbe partita dall’infanzia di Anakin e si sarebbe conclusa con la sua morte.
Questo fu l’ultimo passo per trasformare il franchise in saga. George Lucas iniziò a scrivere la nuova trilogia di Guerre stellari il 1º novembre 1994. La sceneggiatura venne adattata dal trattamento originale di 15 pagine che aveva scritto nel 1976 per aiutarsi a tenere traccia del background dei personaggi e degli eventi verificatisi prima della trilogia originale. Concepì Anakin inizialmente come un dodicenne, ma ridusse poi la sua età a nove anni perché sentiva che un bambino sarebbe stato più colpito dalla separazione dalla madre rispetto ad un adolescente. Questa decisione l’obbligò però a riscrivere alcune scene della battaglia finale, con Anakin che scopre quasi casualmente il funzionamento di una nave stellare (con R2-D2 ad aiutarlo per rendere la situazione più credibile), invece che alla guida solitaria e intenzionale di un caccia stellare, come inizialmente previsto. Il titolo provvisorio del film era The Beginning, cambiato poi nel definitivo La minaccia fantasma, un riferimento a Palpatine che nasconde la sua vera identità di malvagio Signore dei Sith dietro la facciata di politico onesto e rispettabile. Una maggiore disponibilità economica e le possibilità aperte dall’uso di effetti digitali fecero propendere Lucas per «una scala molto più grande ed epica — che è quello che volevo che Guerre stellari fosse». Si permise allora di sviluppare cinque trame parallele e simultanee, che si intrecciavano l’una all’altra. Il motore della vicenda è l’intenzione di Palpatine di diventare Cancelliere Supremo, che porta la Federazione dei Mercanti ad attaccare Naboo, la conseguente missione dei Jedi sul pianeta, l’incontro casuale con Anakin lungo il viaggio di ritorno, che risulterà successivamente determinante nell’ascesa dei Sith. Come con la trilogia originale, Lucas inserì ne La minaccia fantasma diversi temi narrativi. La dualità è una delle tematiche più frequenti: Amidala è una regina che si fa passare per una serva, Palpatine è un doppiogiochista e Obi-Wan, che è inizialmente in conflitto con il suo maestro, finisce per seguire i suoi insegnamenti e accettare le sue responsabilità. Anche il tema dell’equilibrio è usato frequentemente; Anakin è creduto il prescelto, ovvero colui che porterà equilibrio nella Forza, e ogni personaggio sembra avere qualcuno che lo influenza: «Anakin aveva bisogno di una madre, Obi-Wan aveva bisogno di un maestro, Darth Sidious aveva bisogno di un apprendista» — commentò Lucas — poiché senza l’interazione e il dialogo «non si avrebbe il dramma».
Nel novembre 2015, Ron Howard ha confermato che inizialmente George Lucas chiese a lui, a Steven Spielberg e a Robert Zemeckis di dirigere Episodio I ma tutti e tre declinarono l’offerta sia perché sentivano che fosse troppo scoraggiante, sia perché secondo loro doveva essere il creatore della saga a proseguire la sua storia.
Le riprese iniziarono il 26 giugno 1997 e si conclusero il 30 settembre dello stesso anno, tenendosi soprattutto negli studi Leavesden in Inghilterra. I Leavesden furono affittati per due anni e mezzo, per cui la casa di produzione poté lasciare i set intatti e tornare dopo che la lavorazione era stata completata. Le scene forestali su Naboo furono girate al Cassiobury Park di Watford. Delle aggiunte vennero girate tra l’agosto 1998 e il febbraio 1999, dopo che Lucas aveva proiettato un premontaggio del film per amici e colleghi nel maggio 1998.
La maggior parte delle scene d’azione e delle acrobazie fu girata dalla seconda unità di Roger Christian, che lavorò a fianco dell’unità principale anziché successivamente a causa del numero elevato di riprese da completare quotidianamente. IIl deserto tunisino venne nuovamente utilizzato per le scene su Tatooine; Mos Espa fu costruita al di fuori della città di Tozeur e Ksar Hadada nel Governatorato di Tataouine fu teatro di alcune scene. La notte seguente il terzo giorno di riprese a Tozeur, un’inaspettata tempesta di sabbia distrusse molti dei set e oggetti di scena; la produzione venne quindi rapidamente rinviata per consentire le riparazioni, ma fu comunque in grado di lasciare la Tunisia alla data originariamente prevista. La Reggia di Caserta venne usata come interno del palazzo reale di Naboo e durante i quattro giorni di riprese fu completamente chiusa ai visitatori. Le scene con esplosioni vennero girate su una replica dei set a Leavesden.
La minaccia fantasma fu l’ultimo film di Guerre stellari a essere girato su pellicola da 35 millimetri. Alcune scene, per lo più di elementi ripresi dal team degli effetti speciali, furono girate su nastri video digitali in alta definizione per testare le prestazioni di registrazione digitale, che Lucas e McCallum consideravano il passo logico successivo a causa della quantità di digitalizzazione — un processo costoso rispetto al registrare direttamente su supporto digitale — richiesta per la composizione di effetti generati al computer. Tutti i film futuri sarebbero stati filmati usando videocamere ad alta definizione.
Come con i precedenti film di Guerre stellari, la colonna sonora de La minaccia fantasma venne composta e diretta da John Williams. Egli iniziò a comporla nell’ottobre 1998 e cominciò a registrare la musica con le London Voices e la London Symphony Orchestra agli Abbey Road Studios il 10 febbraio 1999. Williams decise di utilizzare strumenti elettronici come i sintetizzatori per migliorare il suono e i pezzi corali, per «catturare quella magia che una normale orchestra non sarebbe stata in grado di fornire» e creare un’atmosfera che fosse «più misteriosa e mistica e meno militare» di quella della trilogia originale. La Lucasfilm spese 20 milioni di dollari nella campagna pubblicitaria del film e strinse accordi di licenza promozionale con Hasbro, LEGO, Tricon Global Restaurants e PepsiCo. Inoltre aiutò il fan club di Guerre stellari a organizzare il raduno Star Wars Celebration, che si tenne a Denver tra il 30 aprile e il 2 maggio 1999. Un teaser trailer di due minuti e dieci secondi venne proiettato in 75 cinema selezionati in accompagnamento a Waterboy, Attacco al potere e Vi presento Joe Black, il 17 novembre 1998, e i media riferirono che molte persone pagarono il biglietto intero solo per vedere il trailer, lasciando poi le sale a inizio film. Un secondo trailer venne distribuito il 12 marzo 1999 insieme al film Wing Commander – Attacco alla Terra. Anche in questo caso, molti fan pagarono la piena ammissione al cinema per vedere il nuovo trailer. Una versione bootleg del filmato trapelò su Internet il giorno stesso. La mattina dopo, il trailer venne pubblicato sul sito ufficiale del film e poco dopo i server andarono in sovraccarico.Il trailer amplificò ulteriormente l’attenzione mediatica, perché fu proiettato nei cinema e alla convention ShoWest a Las Vegas ed andò in onda nei popolari programmi televisivi di informazione Entertainment Tonight e Access Hollywood
Benché sia stato accolto in maniera contrastante dalla critica, La minaccia fantasma fu un successo commerciale, infrangendo molti record al botteghino al suo debutto. Superò i record de Il mondo perduto – Jurassic Park per il maggiore incasso in un solo giorno, guadagnando più di 28 milioni di dollari nel giorno di apertura, e per la maggiore velocità nell’incassare 100 milioni, raggiunti in cinque giorni. Divenne anche il film più veloce nel raggiungere i traguardi di 200 e 300 milioni, superando rispettivamente Independence Day e Titanic.
La minaccia fantasma fu il film di maggior successo del 1999, incassando 431 088 295 dollari in Nord America e 493 216 789 negli altri territori, per un totale mondiale di 924 305 084 dollari. All’epoca il film fu il terzo maggior incasso cinematografico in Nord America dietro Titanic e Guerre stellari, e il secondo maggior incasso cinematografico mondiale dietro Titanic senza l’aggiustamento per l’inflazione dei prezzi dei biglietti.
Aggiustato per l’inflazione, esso si classificò come il 19º maggior incasso cinematografico nazionale, diventando così il quarto film di Guerre stellari a entrare nella Top 20 aggiustata per l’inflazione. Al di fuori del Nord America, il film incassò più di 10 milioni di dollari in Australia (25,9 milioni), Brasile (10,4 milioni), Francia (43 milioni), Germania (53,9 milioni), Italia (12,9 milioni), Giappone (109,9 milioni), Messico (12 milioni), Spagna (25 milioni) e Regno Unito (81,9 milioni.




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