Marina Militare – Roma – Visite a Palazzo: dipinti, cimeli, foto, divise storiche e antichi strumenti della marineria

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Marina Militare – Sabato 11 e domenica 12 maggio la Marina Militare parteciperà, per l’8° anno consecutivo, alla manifestazione internazionale di architettura, arte e cultura denominata Open House Roma 2019, aprendo le porte di Palazzo Marina alla cittadinanza e offrendo visite guidate gratuite.

Open House Roma è un evento annuale che, in un solo week-end, consente l’apertura gratuita di centinaia di edifici della Capitale, notevoli per le loro caratteristiche architettoniche.

La Marina Militare prende parte al progetto culturale mettendo a disposizione dei visitatori le peculiarità architettoniche e artistiche di Palazzo Marina il quale, con le sue grosse ancore che fronteggiano il Tevere, è la sede ministeriale della Forza Armata in cui predomina la presenza di elementi metaforici legati al mare, come se l’intera struttura dovesse essere il palcoscenico decorato della vita marittima della Nazione.

La visita rappresenta, infatti, un’occasione per immergersi nella storia dell’Italia marittima, attraverso un percorso che permette di visitare il cortile interno, il monumentale Scalone d’Onore che porta al Salone dei Marmi, i lunghi corridoi screziati dai marmi, l’elegante Biblioteca Storica con gli oltre 40 mila volumi molti dei quali manoscritti rari, e diverse stanze raramente aperte al pubblico.

Dipinti, cimeli, foto, divise storiche e antichi strumenti della marineria saranno il filo conduttore del percorso tra storia, arte, tradizione, architettura e iconografia marinara, in una ideale navigazione che tocca la Storia d’Italia.

L’ingresso avverrà dall’entrata in Piazza della Marina 4 (lato via Flaminia), dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 14.00 alle 18.00.

In occasione dell’evento sarà presente uno punto informativo presso il quale sarà possibile ricevere materiale promozionale e conoscere i prodotti editoriali della Marina Militare come il Notiziario della Marina, Rivista Marittima e i volumi dell’Ufficio Storico, insieme al personale di Forza Armata che illustrerà le opportunità professionali che questa offre.

La Marina Militare, oltre a svolgere attività prettamente militari per la difesa e sicurezza del Paese, sostiene e mantiene efficienti questi luoghi storici, garantendo ai cittadini la possibilità di poterne usufruire al meglio e avvicinando in modo particolare i giovani alla bellezza dell’arte, della cultura e della storia, con un respiro verso l’economia del mare.

“..L’Amministrazione da me presieduta deve provvedere alla costruzione di un fabbricato per la sede dei suoi uffici centrali. Tale fabbricato, oltre che rispondere alle esigenze dei vari servizi di questa Amministrazione, dovrà anche soddisfare quelle dell’estetica in relazione alla specie degli uffici che vi si devono sistemare, e in armonia agli importanti edifici pubblici della capitale..”.

Così scriveva il 18 dicembre 1911 l’allora Ministro della Marina al Consigliere per l’edilizia del Presidente del Consiglio di quell’epoca, Antonio Giolitti, ed è così che la nuova sede ministeriale della Marina Militare trova la sua locazione fuori della seicentesca Porta del Popolo, sull’attuale Lungotevere delle Navi.

L’Opera è tra le più significative dell’architetto Giulio Magni (Velletri 1859 – Roma 1930), nipote del Valadier, collaboratore di Giuseppe Sacconi alla realizzazione del Vittoriano. Il progetto, iniziato nel 1912 e inaugurato il 26 ottobre 1928, attinge al repertorio Liberty romano, con decisa impronta di “michelangiolismo eclettico” con assonanze proprie del “barocchetto”. Il Palazzo si estende per un area complessiva di 31 mila mq di cui 11.500 coperti e 4.580 a cortili e giardini. Alto 28 e lungo 142 metri, 6 piani e sotto tetto per l’allocazione di circa 750 ambienti ufficio. Diceva Michele Vocino nel giorno dell’Inaugurazione: “La Marina, bisogna pur dirlo a suo vanto, dovunque pone piede, a bordo o a terra, sa subito lasciare, come può, una certa impronta di signorilità e di eleganza…”.

A conferma di quanto asserito negli anni 30 si trova riscontro nel propileo d’ingresso arricchito dalle ancore di due corazzate austriache la “Viribus Unitis” affondata durante la Prima Guerra Mondiale e la “Tegetthoff” preda bellica consegnata all’Italia nel 1919 e smantellata, nel 1925, a La Spezia. Il prospetto posteriore (Via Flaminia) oltre al giardino all’italiana si arricchisce di un’artistica cancellata, opera della Società Ciangottini. La precedente sede era posta nel settecentesco convento di Sant’Agostino, in Via della Scrofa, espropriato nel 1871.




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