Alberi di Natale naturali molto amati dagli italiani

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L’albero naturale di Natale ha trova MOLTO spazio nelle case di 3,5 milioni di famiglie italiane per una spesa media di 42 euro, come conseguenza della tendenza dei consumatori ad acquistare degli abeti di varietà particolari ma anche più costose rispetto al tradizionale abete rosso.

È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè, secondo cui l’albero di Natale è irrinunciabile per l’88% delle famiglie italiane.

Oltre la metà degli italiani (55%) sceglie ancora l’albero sintetico recuperato dalla cantina.

L’albero vero tende a “rimpicciolirsi” non solo per questioni economiche ma anche – spiega Coldiretti – per la facilità di trasporto e del minor numero di metri quadrati disponibili per abitazione.

In Italia gli alberi naturali – informa Coldiretti – sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi. Grazie agli alberi di Natale è quindi possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi.
Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio derivano per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche mentre il restante 10 per cento (cimali o punte di abete) dalla normale pratica forestale che prevede interventi colturali di “sfolli”, diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco. In Italia la coltivazione dell’albero di Natale è concentrata prevalentemente in Toscana (province di Arezzo e Pistoia) ed in Veneto.

Il vero problema sorge però a conclusione delle festività. Cosa fare dell’albero natalizio?

Esistono servizi di recupero ma in tanti continuano a gettarli nei rifiuti seppur vivi.

Altri cercano di farli vivere in terrazzi o balconi ma l’impresa è ardua soprattutto se gli abeti sono stati tenuti dentro casa per circa 20 giorni, un vero e proprio trauma per gli alberi.  Ma la vita continua ad imporsi e molte di queste gioiose piante sopravvivono (almeno fino all’estate) nella migliore delle ipotesi per alcuni anni.




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