GUARDIA COSTIERA E SALVATAGGI SENZA SOSTA

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GUARDIA COSTIERA – Operazioni di soccorso avviate a partire dalle prime ore di questa mattina con i mezzi della Guardia costiera a favore di un peschereccio con molti migranti a bordo, in area di responsabilità SAR italiana ed in particolare a circa 90 miglia dalla costa jonica calabrese. Nell’operazione, coordinata dalla Guardia Costiera di Reggio Calabria, sono stati tratti in salvo 295 migranti. Le persone soccorse sono state recuperate e trasportate in sicurezza su tre motovedette della Guardia costiera.

È da poco terminata un’altra operazione di soccorso, svolta sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Catania, in favore di un secondo peschereccio, individuato a circa 100 miglia a Est di Siracusa, con a bordo circa 450 migranti. L’unità, in precarie condizioni di navigabilità, è stata raggiunta e soccorsa da Nave Corsi e da una motovedetta SAR della Guardia costiera. Sul posto in assistenza 3 navi mercantili ed un pattugliatore di Frontex.

Alle Capitanerie di porto sono storicamente affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, riconosciute con il Regio Decreto che il 20 luglio 1865 ha sancito la nascita formale del Corpo.
COMPETENZE: Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foresteche si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.
Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.
ORDINAMENTO: quale Corpo specialistico della Marina Militare, le Capitanerie esercitano in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla legge.
ORGANIZZAZIONE: L’attuale organico conta 11000 donne e uomini, distribuiti in una struttura capillare costituita da 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di porto, 51 Uffici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 60 Delegazioni di Spiaggia, mediante la quale il Corpo continua ad esercitare le proprie molteplici attribuzioni, sul mare e lungo le coste del Paese.