La Guardia Costiera riceve larghi consensi degli italiani e tale consenso è confermato dai dati Eurispes. Infatti per la prima volta nella storia ultratrentennale del Rapporto Italia di Eurispes anche la Guardia Costiera viene messa al centro degli studi e delle analisi scientifiche sulla fiducia riposta dagli italiani nelle Istituzioni.
Il Rapporto registra un dato di assoluto rilievo: la fiducia e l’apprezzamento di oltre 7 cittadini su 10 (73,8%) verso l’operato della Guardia Costiera.
Un dato che racconta quanto forte sia percepita dagli italiani la vicinanza di una Organizzazione che opera da sempre al fianco dei cittadini.
I risultati del Rapporto lasciano emergere anche la piena consapevolezza e conoscenza da parte dei cittadini – in media quasi 8 cittadini su 10 – di tutti i principali compiti che le leggi dello Stato affidano alla Guardia Costiera, su tutti il soccorso in mare (80.5%), la tutela dell’ambiente (75.6%), la tutela della sicurezza della navigazione (78.5%), il controllo sulle attività della pesca marittima (71.2%). “I numeri che il Rapporto Italia oggi ci consegna – afferma il Comandante generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino – sono il risultato del lavoro quotidiano svolto con passione e dedizione dagli 11.000 uomini e donne del Corpo, che con orgoglio rappresento e ringrazio. Così come desidero ringraziare gli italiani che, anche in questa circostanza, hanno voluto confermare la fiducia verso la nostra Istituzione.” Alle Capitanerie di porto sono storicamente affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, riconosciute con il Regio Decreto che il 20 luglio 1865 ha sancito la nascita formale del Corpo.
Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero della transizione ecologica e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche. Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali. Quale Corpo specialistico della Marina Militare, le Capitanerie esercitano in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla legge. L’attuale organico consta di 11000 uomini e donne, distribuiti in una struttura capillare costituita da 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di porto, 51 Uffici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 61 Delegazioni di Spiaggia, mediante la quale il Corpo continua ad esercitare le proprie molteplici attribuzioni, sul mare e lungo le coste del Paese.