Terremoto – Iniziative e ricordi di quel drammatico 6 Aprile 2009

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Terremoto –  6 aprile 2009, ore 3.32: L’Aquila ricorda i dieci anni dal sisma.

Con una serie di iniziative all’Aquila e in tutto l’Abruzzo si ricorda da oggi il disastroso terremoto che il 6 aprile di dieci anni fa distrusse il capoluogo e i dintorni, causando 309 morti.
Tutti gli abitanti del centro Italia ricordano quel 6 aprile del 2009, quando, alle 3.32 di notte, vennero svegliati dal terremoto. A Roma e in altre città distanti si avvertì distintamente la scossa tellurica che causò danni ingenti all’abitato dell’Aquila e ai paesi limitrofi. 309 le persone che persero la vita. Oltre 1600 i feriti. Tutta l’Italia e anche la comunità internazionale si mobilitarono per soccorrere la popolazione scampata alla furia del sisma, dapprima alloggiata in tende, poi in prefabbricati, quindi in palazzine costruite in una zona distante dal centro.
In due giorni all’Aquila saranno molteplici le iniziative per ricordare il tragico sisma del 2009 e soprattutto le tante, troppe vittime. Il momento più significativo sarà senza dubbio la Messa, dopo la mezzanotte, celebrata nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio e presieduta dall’arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi. Nel corso della celebrazione eucaristica verranno letti i nomi di tutte le vittime del sisma. Seguirà una veglia di preghiera ed alle 3.32, ora della scossa, in Piazza Duomo 309 rintocchi ricorderanno quanti hanno perso la vita quella notte.
Da ricordare che la scossa della notte del 6 aprile è stata preceduta da una lunga serie di scosse o sciame sismico.La sequenza si è aperta con una scossa di lieve entità (magnitudo 1,8) il 14 dicembre 2008 e poi è ripresa con maggiore intensità il 16 gennaio 2009con scosse inferiori a magnitudo 3,0 per poi protrarsi, con intensità e frequenza lentamente ma continuamente crescente, fino all’evento principale.

Inizialmente, oltre alla zona dell’aquilano, è stata interessata, come epicentro dell’attività, anche la zona di Sulmona (17 e 29 marzo 2009, magnitudo 3,7 e 3,9).

Nelle 48 ore dopo la scossa principale, si sono registrate altre 256 scosse o repliche, delle quali più di 150 nel giorno di martedì 7 aprile, di cui 56 oltre la magnitudo 3,0 ML. Tre eventi di magnitudo superiore a 5,0 sono avvenuti il 6, il 7 e il 9 aprile. Dall’esame dei segnali della stazione INGV aquilana, sono state conteggiate oltre 10 mila scosse.

Nei giorni successivi alla scossa principale altri intensi focolai sismici si sono sviluppati a sud-est del capoluogo (Valle dell’Aterno, epicentro Ocre: scosse del 7 e dell’8 aprile 2009 con magnitudo tra 3,0 e 5,6 MMS) e poco più a nord (zona del Gran Sasso, epicentro Campotosto: scosse del 6, 7, 8, 9, 10 e 13 aprile 2009 con magnitudo tra 3,1 e 5,4 MMS). Lo sciame sismico successivo all’evento principale del 6 aprile si sposta dunque in zone limitrofe a nord-ovest della città e in generale della conca aquilana (Pizzoli, Campotosto e Montereale).

Un altro evento di magnitudo 4,7 MMS (4.5 ML) è avvenuto alle ore 22:58 del 22 giugno, con epicentro vicino all’abitato di Pizzoli, a 11 km dall’Aquila. Nella stessa giornata, e soprattutto nella mattinata immediatamente successiva ci sono state anche numerose scosse minori.

Altre scosse rilevanti si sono verificate il 3 luglio (magnitudo 4,1 ML alle ore 13:03 con epicentro tra L’Aquila e Pizzoli, preceduta da altri due eventi di magnitudo 3,4 ML alle ore 03:14 e 3.6 ML alle ore 11:43), il 12 luglio (magnitudo 4,0 ML alle ore 10:49 con epicentro tra L’Aquila e Roio Poggi) e il 24 settembre (magnitudo 4,1 ML alle ore 18:14 con epicentro tra L’Aquila e Pizzoli). Le scosse di assestamento si sono prolungate per circa un anno dall’evento principale e repliche di magnitudo 3 si protraggono tuttora.

Nell’anno che ha seguito l’evento del 6 aprile, l’INGV ha dichiarato di aver registrato circa 18.000 terremoti in tutta l’area della città dell’Aquila




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