Carnevale – Martedi grasso – Feste ed eventi nel mondo da vivere e raccontare

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Il Martedì grasso è la festa che conclude la settimana dei sette giorni grassi di carnevale, durante la quale hanno luogo molte celebri sfilate. Precede il mercoledì delle ceneri che segna l’inizio della Quaresima.
In Europa, il fatto che l’usanza cristiana di astinenza durante la Quaresima sia meno praticata che nel passato ha fatto perdere al Carnevale il suo antico collegamento all’aspetto religioso. La tradizione voleva infatti che in questa giornata venissero consumati tutti i cibi più prelibati rimasti in casa, che durante la quaresima non potevano essere mangiati, come la carne.
Per il fatto che si consumavano cibi grassi, l’ultimo giorno di carnevale è detto in Italia Martedì grasso e in Francia Mardi gras.
Durante il Martedì grasso è usanza mascherarsi in vario modo e sfilare per le strade cittadine; ogni regione italiana ha le sue maschere tipiche.
Sono tante le località famose (nel mondo) che festeggiano la data odierna eccovi alcune curiose iniziative.
A New Orleans, la città più importante e più popolata della Lousiana, pare che il Carnevale, noto come Mardi Gras, venisse celebrato già dal 1730. Se vi trovate di passaggio qui, preparatevi ad essere travolti da musica, carri, sfilate e gruppi di figuranti, il cui dress code è porpora (simbolo di giustizia), verde (simbolo di fede) e oro (simbolo di potere). L’allegria pervade le strade grazie ai Carnival Krew, gruppi che organizzano i carri e per l’occasione i negozi e gli uffici sono tassativamente chiusi e i cittadini ed i turisti assistono in totale serenità alle parate.

Il Carnevale di Nizza è uno degli eventi più importanti della Costa Azzurra durante la stagione invernale. Esso affonda le sue radici nel 194, grazie alle dichiarazioni di Carlo d’Angiò che affermè di aver trascorso, in quell’anno, “i giorni allegri del Carnevale” proprio a Nizza. Durante i 15 giorni del Carnevale, sfilate e feste coinvolgono i partecipanti in un divertente e colorato mondo goliardico, invadendo gioiosamente Nizza, con ballerini e musicisti provenienti da tutto il mondo che animano la città con divertenti esibizioni. Durante la sfilata dei carri, è spettacolare la battaglia dei fiori che ha origine nel 1876. Oggi, il lancio dei fiori dai carri straordinariamente decorati, valorizza la varietà dei fiori della Costa Azzurra. Su ogni carro vi sono delle modelle in costume che, lanciando fino a 100.000 fiori, danno vita ad uno spettacolo unico nel suo genere, colorato ed altamente coreografico. Le manifestazioni si svolgono nei due luoghi più importanti della città, Piazza Massena e la Promenade des Anglais.

Quando racconti del Carnevale non puoi fare a meno di pensare al Brasile. I festeggiamenti carnevaleschi risalgono al 1723, quando gli immigrati portoghesi introdussero l’Entrudo, una festa di strada abbastanza rozza e violenta, che prevedeva il coinvolgimento di persone che gettavano acqua e cibo per le strade. Con il trascorrere degli anni la festa divenne più civilizzata, sostituendo ai tratti più grossolani, quelli meno fastidiosi, tra cui i limoes de cheiro, limoni di profumo, piccole sfere di cera piene d’acqua profumata e i fiaschi di gomma pieni di vino, aceto o ribes. Poco dopo vennero introdotte le “fantasias”, i costumi, che danno al carnevale brasiliano un tocco di eleganza e gli fanno compiere un altro passo verso le sfilate delle scuole di samba così come le conosciamo oggi. Ma il carnevale brasiliano tra sfilate, ballerini, percussionisti e carri allegorici non è solo Rio, ma anche Recife e Olinda e la mitica Salvador de Bahia, anima africana del Brasile,famosa per lo storico quartiere Patrimonio dell’Umanità Pelourinho, con i suoi palazzi coloniali dalle pareti colorate, le chiese, le scuole di musica, danza e capoeira.

Il Carnevale di Cadice è il Carnevale spagnolo per eccellenza. Per quest’occasione la città si maschera, la gente si traveste, le strade si colorano e si respira un’amosfera frizzante e scherzosa. Le origini di questo Carnevale risalgono al XVI secolo, quando la città era un importante porto; per questo si pensa che la città venne fortemente influenzata dalla Repubblica di Venezia, con la quale intratteneva stretti rapporti commerciali. Stupende le rappresentazioni in costume di gruppi di persone che creano e cantano le chirigotas, canzoni satiriche molto divertenti ed ironiche che prendono in giro politici e personaggi famosi del momento, diffondendo allegre e scherzose note per le vie della città. Questo carosello di luci, colori, cori, profumi e sapori indimenticabili coinvolge Gaditani, gli abitanti di Cadice, turisti e visitatori di tutto il mondo.

Oruro, città dell’altopiano boliviano che in lingua indigena significa “centro della terra” ospita il secondo Carnevale più importante dell’America Latina, dopo quello di Rio de Janeiro,tanto che è stato proclamato nel 2001 dall’Unesco “Opera maestra del Patrimonio orale e Intangibilità dell’umanità”. E’ nello stesso tempo una celebrazione religiosa ed il risultato di un processo sincretico ed interculturale: la festa di Ito, della civiltà Uru, di epoca precolombiana, è stata progressivamente trasformata in un rituale cristiano di devozione della Vergine del Socavom. Tante le danze: Caporales, Tinkus, Incas, LLamerada, Kullewada ma soprattutto Diablada e Morenada.

Il Carnevale più conosciuto del Belgio è quello di Binche, che vanta origini molto antiche. Già a fine 1300, i componenti dei villaggi valloni erano soliti radunarsi attorno a dei falò il giorno del Martedì grasso per festeggiare la fine dell’inverno e propiziare fortuna e fertilità alla terra e alle donne. Le prime sfilate e l’ufficializzazione della festa si devono agli spagnoli che, per desiderio di Maria d’ungheria, allora signora di Binche, inaugurarono una manifestazione ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco come Patrimonio dell’umanità. Il personaggio di punta è il Gille, il richiamo della primavera, che fa una danza particolare e indossa un curioso copricapo con piume di struzzo, un abbigliamento appariscente rosso, giallo e nero, una cintura adorna di campanelli.

In Catalogna, a Barcellona, si festeggia un altro vivace carnevale. La festa qui è chiamata “Carnestoltes” e comprende golosi appuntamenti gastronomici e sfilate mascherate. La città è animata dai mercatini che offrono tante specialità gastronomiche catalane, come le salsicce “botifarra”, le carni speziate, i piatti di pesce e le classiche tortillas. Spettacoli e animazioni animano i giorni di festa che vanno dal Giovedì al Martedì Grasso. Nell’ultimo giorno di Carnevale si tiene la grande sfilata mascherata, la Grand Rua de Carnaval, lungo l’Avinguda del Paral-lel, con partenza dai Jardins de les Tres Xemeneies, vicino al porto. Le celebrazioni finiscono il giorno del mercoledì delle Ceneri con la cerimonia del sotterramento della sardina, “Entierro della sardina”.

Il carnevale di Colonia è il più famoso e importante della Germania e uno dei più importanti d’Europa. A Colonia i primi festeggiamenti risalgono al 1814, quando la gente scese in strada a festeggiare la sconfitta di Napoleone. Da lì negli anni successivi nacque “Il Carnevale delle Rose“. Il Carnevale vero e proprio fu inaugurato il 10 febbraio del 1823 con il Lunedì delle rose, che rappresenta il culmine della festa. Le celebrazioni, i giorni pazzi di Colonia, hanno inizio il Giovedì grasso con il giorno delle donne (Weiberfastnacht), quando le donne si impossessano della città e diventano padrone di tutto, lanciandosi in allegre scorribande durante le quali tagliano le cravatte degli uomini in cambio di un bacio. Il giorno dopo tocca agli uomini, che sfilano con giubbe rosse. Durante il Lunedì delle Rose (Rosenmontag) c’è la sfilata dei carri allegorici, con lancio di dolci. Il Martedì Grasso i festeggiamenti si concludono con il rogo del Nubbel, un fantoccio di paglia. Il Mercoledì delle Ceneri si tiene il tradizionale pranzo di pesce che dà inizio il alla Quaresima.

Uno dei carnevali più belli e spettacolari è quello delle Isole Canarie ed il gran finale è naturalmente di martedi grasso!. Qui vengono proposte sfilate coloratissime in costume, con ballerine a ritmo di samba, molto simili a quelle di Rio de Janeiro. Un carnevale latino, colorato, sfrenato e soprattutto al caldo. Le celebrazioni si svolgono nelle isole principali: Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura e La Palma.
A Las Palmas, la città più importante di Gran Canaria si tiene una festa sfrenata, al motto di “hasta que el cuerpo aguante” che significa “finché il corpo resiste”. Il programma prevede sfilate di carri allegorici, spettacoli di danze folcloristiche, concerti di musica locale e sudamericana. L’altra città di Gran Canaria dove si tengono cortei in maschera, balli e spettacoli è Maspalomas.

Concludiamo con l’Italia dove il martedi grasso è festeggiato ovunque.
Il Carnevale di Venezia è senza dubbio il più importante e conosciuto a livello internazionale. Il Carnevale di Fano è il più antico, insieme a quello di Venezia ed è famoso per il “gettito” di cioccolatini e dolciumi che viene lanciato dai carri allegorici.
Il Carnevale di Viareggio è il più famoso per le creazioni di cartapesta e per i carri (la cartapesta è stata inventata proprio a Viareggio).
Il Carnevale di Ivrea è invece conosciuto per la storica battaglia delle arance in cui la città intera partecipa ad una lotta tra rioni a colpi di arance.

A Roma tante maschere a Piazza Navona e nelle strade del centro capitolino.
Interessante quello di Genzano ai Castelli Romani. Ecco infatti un martedì Grasso con una doppia sfilata dei carri allegorici: la mattina partecipano anche gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e nel pomeriggio la parata sarà allietata dalla presenza del Complesso bandistico. Il Carnevale si chiude con il corteo funebre che parterà da piazza Mazzini per terminare a piazza IV Novembre.
Buon divertimento a tutti e da mercoledì buona Quaresima della quale ricostruiremo la storia domani.




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