Siria: fermiamo la guerra. La Pace è possibile

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Siria: fermiamo la guerra. La Pace è possibile

L’appello di Natale del cardinale Tagle per la campagna di Caritas Internationalis

20161214-peaceispossible-800×800-sp“Questa guerra è il peggiore inverno per la Siria. Ma noi sappiamo che dopo l’inverno viene la primavera. Con il vostro sostegno Caritas in tutto il mondo si è impegnata e ha lavorato per rendere possibile la pace in Siria. Lo stesso Papa Francesco ha incoraggiato la nostra campagna «Siria: la pace è possibile», implorando la grazia della conversione dei cuori di quanti hanno la responsabilità del destino di quella martoriata regione”.

Mentre Aleppo, tra tregue annunciate e sempre violate, continua ad essere il simbolo di una guerra infinita, con queste parole il cardinale Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis, in occasione del Natale ha rilanciato la campagna per la pace in Siria. Come sottolineato dal cardinale Tagle anche Papa Francesco in un video per questa campagna aveva esortato i governi a trovare una soluzione politica alla guerra e ad agevolare l’accesso agli aiuti umanitari.

Nel 2015 e 2016 sono stati erogati attraverso la Caritas quasi 117 milioni di dollari. I beneficiari diretti sono stati in totale più di 4 milioni di cittadini nei sette paesi più toccati dalla crisi siriana e quella limitrofa dell’Iraq: Siria, Iraq, Libano, Giordania, Turchia, Egitto, Cipro.

la Chiesa Italiana – grazie anche al contributo di un milione di euro del Comitato CEI “8 per mille” – dall’inizio della crisi ha risposto agli appelli di Caritas Siria e delle Caritas nazionali dei Paesi del Medio Oriente che hanno accolto i rifugiati (Giordania, Libano, Turchia, Grecia e Cipro), sostenendo interventi per un totale di circa 2,5 milioni di euro. Si tratta quasi ovunque di programmi di assistenza di base, viveri, medicine, alloggi.




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