Religione – Differenze tra Bibbia e Corano
CORANO: Il Corano è un complesso di racconti su personaggi biblici e non, compresa una raccolta di insegnamenti morali, legislative e dogmatici insieme. Secondo la tradizione islamica per realizzare quest’opera, ci si doveva affidare alla memoria dei compagni del profeta. Maometto nacque verso l’anno 580 nella penisola arabica in una regione nota come Hijaz, tra una popolazione che aveva perso l’idea dell’Unico Dio ed era dedita al politeismo e all’idolatria; figlio di una famiglia appartenente alla tribù dei Qurays – praticamente i signori della Mecca e i custodi della Kaaba – edificio che contiene la Pietra nera. Dopo il suo matrimonio, nel quale pare abbia trovato tranquillità economica, ci fu una svolta nella sua vita, da quel momento disgustato dalla idolatria dei suoi concittadini si rifugiò nella caverna di Hira, nel silenzio e in solitudine, per trovare un qualcosa che appagasse il suo bisogno spirituale.
Nel 619 la religione islamica dice che proprio in quella caverna, il Dio che lui cercava, gli si manifestò per mezzo dell’Arcangelo Gabriele, apparsogli in tutta la sua gloria. Per tre anni ricevette rivelazioni e fu Dio stesso a ordinargli di dare inizio alla missione con un gruppo di discepoli noti come i Compagni del Profeta. A questi uomini egli recitò le sue sure, (capitoli del Corano) ed essi le fissarono nella loro memoria. Alla morte di Maometto, non esisteva nessuna edizione del Corano e questa situazione rimase così per parecchi anni mentre i Compagni del Profeta si riducevano di numero, sia per morte naturale che nelle battaglie prima che potessero riferirle. Quindi secondo la tradizione islamica è storicamente provato che Maometto non fece mai redigere la prima versione del Corano perché morì prima.
Furono due califfi, suoi successori, che diedero vita a questa iniziativa dopo la sua morte. Questi, per compilare il Corano si avvalsero dei racconti di molti altri seguaci che avevano memorizzato le citazioni del profeta; in poche parole apprendiamo che in quel tempo c’erano diverse edizioni del Corano perché i compagni di Maometto, dopo la morte del profeta, redassero la propria copia nel modo in cui lo ricordavano. Circa 18 anni dopo la sua morte verso il 650 d.C. ne fu redatto uno da Abu Bakr che esisteva insieme ad altre versioni, certamente ognuna considerata copia ufficiale, ma che differivano tra loro. Che fare allora? Il califfo Uthman alcuni anni dopo fece redigere una sua versione utilizzando una copia in possesso della moglie di Maometto, confiscò e ordinò di bruciare tutte le altre copie diverse in circolazione. Oggi non esiste più neanche questa copia del Corano, infatti dicono gli studiosi, che essi sono stati riscritti circa 160-180 anni dopo la morte di Maometto e 130 anni dopo la versione di Uthman ed affermano che è stato rimpiazzato da un’altra versione redatta in Iraq verso la fine dell’ottavo secolo. Oggi rimane un Corano come vedremo frammentato e oscuro.
I musulmani sono convinti che i cristiani hanno contraffatto la Bibbia, ma la Sacra Scrittura, è stata redatta e conosciuta diversi secoli prima del Corano. Al tempo di Maometto c’era una certa frammentaria conoscenza delle storie della Bibbia, farcite di tradizioni orali, storie fantasiose ed eresie, in un contesto di analfabetismo e di ignoranza. Maometto le aveva ascoltate dai suoi contemporanei giudei e cristiani che incontrava in Arabia. Infatti certi concetti e pratiche religiose, che sono comandati dal Corano, esistevano già in Arabia al tempo di Maometto, molti erano verbalmente noti a tutti e provenivano alcuni dal Talmud (raccolta di tradizioni ebraiche) ed altri dall’Antico e Nuovo Testamento, dai vari Vangeli apocrifi, e dalle leggende orientali. Per l’islam il Corano, rappresenta l’ultimo Verbo di Dio rivelato, è la fonte primaria della fede e della pratica religiosa musulmana. Tratta di ogni argomento che riguarda l’uomo: saggezza, dottrina, culto e legge. Il tema centrale è il rapporto di Dio con le sue creature. Nello stesso tempo fornisce le linee guida per una società giusta, per un corretto comportamento degli uomini e per un equo sistema economico.
La maggior parte dei musulmani non sono a conoscenza dello sviluppo storico del loro testo sacro. Il concetto che i musulmani hanno della Bibbia è che gli ebrei e i cristiani hanno falsificato le Sacre scritture cioè la Torà i Salmi e il Vangelo. La differenza è fondamentale: il Corano, come altre “rivelazioni” postume rispetto alla redazione della Bibbia, non sono affidabili, soprattutto non sono ispirati da Dio, proprio perché scritti dall’uomo per fondare altre religioni. La Bibbia è divinamente ispirata da Dio e per noi è la Sua Divina Parola incarnata nella storia umana per mezzo di Gesù Cristo.
BIBBIA: La parola “Bibbia” viene dal greco e significa letteralmente libri. La Bibbia è quindi un insieme di libri redatti da una quarantina di autori diversi, durante un periodo di circa 1500 anni. La spettacolarità di un insieme di questo genere sta nel fatto che autori di diverse classi sociali (re, pescatori, sacerdoti, profeti, funzionari governativi, pastori eccetera) sono riusciti a scrivere testi che, di sottofondo, presentano una sovrannaturale unità di temi, che si intrecciano in maniera unica dalla prima all’ultima pagina. Nella Sacra Scrittura, (2 Timoteo 3:16), troviamo scritto che l’intero libro è stato ispirato direttamente da Dio e, man mano che ci si addentra nel testo leggendolo a cuore aperto, questa tesi risulta sempre più confermata e vera.
La Bibbia è divisa in due parti: L’Antico e il Nuovo Testamento. Nell’Antico Testamento, redatto originalmente in ebraico, troviamo principalmente la storia delle origini dell’umanità, del popolo di Israele e del suo rapporto con Dio. Il Nuovo Testamento, che è stato scritto in greco, si incentra sulla venuta di Gesù e, a seguire, sull’opera degli apostoli. In realtà, questa divisione è soltanto apparente e utile per collocare alcuni fatti temporalmente. A ben vedere, l’Antico Testamento è ricchissimo di riferimenti profetici sulla vita di Cristo, sulla sua venuta sulla terra e sulla sua natura divina, mentre il Nuovo Testamento contiene continui rimandi e conferme degli scritti più antichi:
Gesù (Isa in arabo, pace su di lui):
– Secondo il Corano Gesù è figlio di Maria, che lo ha avuto miracolosamente pur essendo vergine per intervento divino, ma Giuseppe, marito di Maria è assente,
– Gesù appena nato poteva già parlare alle genti secondo il Corano;
– Gesù è definito come dai cristiani Verbo di Dio, ma non è il figlio di Dio o Dio stesso;
– Gesù non è stato crocifisso né è risorto secondo il Corano, bensì è stato sostituito sulla croce da un altro identico a Lui.
Parola di Dio:
– un’altra differenza importantissima consiste nel fatto che il Corano è stato scritto da Dio e rivelato esattamente dall’Arcangelo Gabriele a Maometto, allo stesso modo secondo il Corano stesso i Testi Sacri precedenti,non sono più esatti, perché possono essere stati modificati dal tempo o dall’uomo.
Quindi non si tratta di testi ispirati e ciò che conta sopra tutto non è l’esempio di un Profeta e di chi ne porta oggi l’eredità, come accade nel Cristianesimo che considera Gesù, la Parola di Dio, bensì la Parola di Dio nell’Islam è il Corano stesso e Maometto il Suo Messaggero.
Inoltre il Corano è ritenuto immodificabile ed essendo molto più recente di tanti altri Testi Sacri. Per questo i musulmani basano la religione sulla lettura e interpretazione del Corano e in second’ordine della Sunna, i resoconti cioé della tradizione di Maometto e i primi musulmani, e non si affidano invece a una Chiesa che legifera.
Monoteismo:
– Differenza anche importante tra il Corano e la Bibbia, è che rivela un puro monoteismo, di conseguenza, rigetta la fede nella Trinità, la divinità di Gesù e la venerazione di santi.
Dio è unico e trascendente, ci sono poi stati uomini, non altro che uomini, che Dio ha scelto come Profeti e Messaggeri. Come ci sono uomini che trovano la saggezza più di altri e sono considerati “eredi” dei Profeti, ma tutti restano uomini.
Paradiso:
– Il Paradiso descritto nel Corano è pieno di piaceri concreti, come il cibo o il piacere sessuale, non è quindi come nella Bibbia, considerato il luogo dell’incontro con Dio nella gloria eterna insieme agli angeli e ai santi. Ci sono una marea di altre differenze e comunanze, una importantissima che ribadisco è che il Corano è una legge per i musulmani, mentre, almeno per i cattolici, la Bibbia è un Testo Sacro. Dunque è inappropriato affermare che la Bibbia e il Corano sono identici e parlano dello stesso Dio. Le differenze abissali stabiliscono la linea di demarcazione della fede, che parte da presupposti opposti nella concezione di Dio, dell’uomo e della fede. Questo non significa alzare muri, ma impegnarsi affinché la lettura della Bibbia e del Corano, possano dare risposte concrete alla concordia e alla pace tra i popoli.
Fonte : DonSa