C’era una volta un vecchio contadino che si era risposato.
Mago- gelo aveva una figlia e la matrigna, che ne aveva pure una, ma brutta, sgarbata e sgraziata, detestava la figliastra bella,gentile e soave e non le dava mai requie.
La matrigna perfida non cessava mai di maltrattare la povera fanciulla, di farla soffrire, di farla piangere. E un giorno impose al marito di portarla nel bosco:<< Non voglio più vederla né sentirla>> gli disse <>
Il vecchio pianse, ma aveva paura della moglie malvagia e alla fine ubbidì.
Salì con la figlia su una slitta e, giunto nel folto della foresta tutta bianca, la fece scendere e la lasciò da sola, vicino ad un gran mucchio di neve.
La fanciulla pianse e pregò. Ed ecco che giunse il Mago Gelo: egli si mise a saltare e a ballare intorno a lei e le disse:
<< Sii il benvenuto!>> gli rispose la ragazza.
<< Vedo che il cielo ti manda a me per portarmi via...>>
In verità il mago Gelo voleva gelarla: ma sentendola parlare con tanta dolcezza, ebbe pietà di lei: le regalò una magnifica pelliccia e se ne andò.
La fanciulla la indossò e, bene imbacuccata, sedette presso il mucchio di neve.
Poco dopo il Mago Gelo tornò. La scena si ripeté e stavolta il Gelo donò alla ragazza un gran baule che conteneva uno splendido corredo da sposa; poi se ne andò.
La terza volta il Gelo offrì alla giovinetta una ricchissima busta ricamata d’oro e d’argento e la ragazza, felice, gli cantò allegre canzoni.
Intanto a casa la matrigna faceva i preparativi per il banchetto funebre e rimandò il vecchietto a prendere il corpo della figlia, pensando che ormai fosse morta intirizzita.
Mentre la perfida donna preparava un pasto vide arrivare la figliastra in ottima salute , magnificamente vestita e impellicciata, col baule del corredo!
Presto la matrigna ordinò al vecchio marito di attaccare i cavalli alla slitta e di condurre l’altra figlia nel bosco.
Si ripeté la scena del Mago Gelo: ma la figlia della cattiva matrigna si mostrò aspra e sgarbata con lui. Allora il Gelo soffiò, arrabbiatissimo e voleva gelarla.
La madre, impaziente, corse anch’essa nel bosco a vedere cosa era accaduto e il Gelo rincorse anche lei: spaventate, le due cattive se la diedero a gambe e nessuno le ha mai rivedute!