Portogallo: attacco all’Unione Europea

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Per il Portogallo si apre uan stagione politica inedita e che fa tremare i vertici dell’Unione europea. Il partito Socialista portoghese (che è contro l’austerity), infatti, “è in grado di formare un governo” con il sostegno dei partiti della sinistra radicale: lo ha dichiarato il leader del Ps, Antonio Costa, al termine di un colloquio con il presidente della Repubblica Anibal Cavaco Silva, al quale spetta la designazione del premier incaricato.

L’accordo – confermato anche da fonti del Blocco di Sinistra – apre la strada ad un governo delle sinistre che godrebbe della maggioranza parlamentare, dato che alle elezioni dello scorso 4 ottobre la coalizione conservatrice allienata alle posizioni della Ue ha ottenuto solo la maggioranza relativa e dunque sarebbe in grado di dar vita solo ad un esecutivo di minoranza.

Inoltre, sembra tramontare definitivamente l’ipotesi – a lungo appoggiata da Silva – di un governo di grande coalizione fra i conservatori e il partito socialista e a questo punto il Presidente dovrà scegliere se incaricare Costa oppure il rivale – nonché premier uscente – Pedro Passos Coelho, che ha rivendicato il diritto a formare un governo in quanto “chiaro vincitore” delle elezioni.

Tuttavia sta di fatto che il Portogallo è una Repubblica parlamentare e dunque contano le maggioranze in aula e non le percentuali di voto: e qui i socialisti sono ora in vantaggio, sebbene permangano dei dubbi sul genere di accordo con una sinistra radicale (Blocco di Sinistra e Partito Comunista) che in campagna elettorale si era detta contraria alle ingerenze finanziarie dell’Ue e anche alla moneta unica europea, il famigeraro euro detestato dalla maggioranza dei portoghesi, mentre il Ps si è sì impegnato a rispettare ti limiti imposti al Portogallo da Bruxelles ma nell’ambito di una politica assai meno improntata all’austerità rispetto ai conservatori. Anzi, nettamente avversa all’austerità, accusano proprio i conservatori che ora potrebbero finire all’opposizione.

E che la Commissione Ue sia molto preoccupata degli sviluppi politici portoghesi lo segnala questa dichiarazione: “Non e’ escluso che possiamo intraprendere alcuni azioni nei confronti del Portogallo che non ha ancora presentato il suo piano di bilancio in quanto ci sono state le elezioni”. Cosi’ si è espresso stamattina il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis




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