Nigeria – Sono tutti pronti a tornare a casa i 344 studenti della scuola secondaria di scienze governative di Kankara, nello stato di Katsina, sequestrati a scopo di estorsione e per i quali sarebbe stato pagato un riscatto. E’ un grande sollievo per tutto il Paese e per la comunità internazionale, ha dichiarato il presidente nigeriano Buhari. I ribelli jihadisti di Boko Haram, presunti esecutori del sequestro, nelle scorse ore avevano pubblicato un video in cui obbligavano gli studenti a lanciare richieste al governo, come quella di smettere di dar loro la caccia attraverso truppe e aerei. In molti, dopo il rapimento, erano andati con la memoria alla tragedia dei 59 ragazzi uccisi nel 2014 in un attacco ad un college, sempre da parte di Boko Haram, al sequestro, un mese dopo, di oltre 270 studentesse di un collegio governativo a Chibok, nello stato nord-orientale del Borno. Ad oggi 100 di quelle ragazze risultano ancora scomparse.
Due giorni fa, il 16 dicembre, è stato anche liberato padre Valentine Oluchukwu Ezeagu. Il religioso della congregazione dei Sons of Mary Mother of Mercy, era stato rapito il giorno prima mentre si recava nello stato di Anambra per i funerali del padre. Servono sforzi e strategie, aveva detto in quell’occasione monsignor Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Abuja, per fermare rapimenti e banditismo: “E’ una notizia molto bella, ma siamo preoccupati di come vanno le cose. E’ vergognoso sentire continue notizie di rapimenti, mentre le autorità, secondo me, fanno poco o non fanno ciò che dovrebbero. Si vive sempre nella paura, se si viaggia non si sa mai quale strada poter prendere, stessa cosa anche quando si è in casa, o a scuola, i rapitori arrivano, prendono le persone e chiedono il riscatto. Siamo molto preoccupati per questo, anche perché vediamo che il presidente, i militari, tutte le forze di sicurezza fanno, almeno secondo me, molto poco. I nigeriani vivono sempre nella paura, e questa non è una cosa bella, neanche per il mondo”.