NATO – Con una solenne cerimonia di ammaina bandiera della NATO, svolta nell’aeroporto di Keflavik, in Islanda, si è conclusa ufficialmente, dopo circa un mese, la missione “Northern Lightning”, che ha visto uomini e donne della Task Force Air (TFA) 32nd Wing dell’Aeronautica Militare operare per garantire la difesa dello spazio aereo islandese, nell’ambito delle attività di Air Policing della NATO.
A presenziare la solenne cerimonia, che ha visto l’Italia essere il primo Paese dell’Alleanza ad impiegare un assetto F-35 in una operazione NATO, il Comandante del Comando Forze da Combattimento dell’Aeronautica Militare, il Generale di Divisione Aerea Francesco Vestito, che ha ringraziato il personale italiano per l’ottimo lavoro svolto, sottolineando il “grande impegno” dell’Italia a tutela della sicurezza dell’Alleanza e rimarcando l’importanza di aver iniziato l’integrazione dei velivoli di quinta generazione all’interno dell’Alleanza.
Per tre settimane, il distaccamento italiano ha assicurato l’integrità dello spazio aereo dell’Alleanza, rafforzando l’attività di sorveglianza dei cieli dell’Islanda che non possiede capacità e strutture per la difesa aerea autonoma.
Sei i velivoli caccia F35-A e circa 130 gli uomini e le donne dell’Aeronautica Militare impiegati, insieme a due appartenenti all’Arma dei Carabinieri, non solo per l’operazione in difesa dello spazio aereo, ma anche per attività addestrative congiunte con la Coast Guard islandese e con la Marina Danese.
“Sono orgoglioso di aver avuto il privilegio di essere a capo di questo fantastico team – ha dichiarato il colonnello Spreafico a tutto il personale della TFA – ognuno di voi ha dato il massimo affinché tutto andasse per il meglio ed è per questo che vi ringrazio molto. Anche se la maggior parte di noi proviene differenti ambiti lavorativi, abbiamo operato come un’unica squadra. Il confronto e lo scambio di idee tra le diverse realtà hanno permesso a tutta la Task Force Air di crescere ulteriormente, portando così a casa un bagaglio d’esperienze notevolmente arricchito”.
L’Aeronautica Militare italiana partecipa con continuità all’Interim Air Policing di Albania, a partire dal 2009, della Slovenia, dal 2004, alternandosi in questo servizio rispettivamente con la Grecia e con l’Ungheria, del Montenegro dal 2018 ed è già stata impegnata in Islanda per quattro volte a partire dal 2013.
L’Air Policing (AP) è una capacità di cui si è dotata la NATO a partire dalla metà degli anni cinquanta e consiste nell’integrazione in un unico sistema di difesa aerea e missilistico della NATO dei rispettivi e analoghi sistemi nazionali messi a disposizione dai paesi membri. L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo NATO alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle, come ad esempio il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, il così detto scramble.
L’AP è svolta nell’ambito dell’area di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO (Allied Command Operation – ACO) di stanza a Bruxelles e viene coordinato dal Quartier Generale del Comando Aereo Alleato (Headquarters Allied Air Command) di Ramstein (GER).