Si è scritto dell’attacco aereo effettuato dal comando AFRICOM nella zona di Murzuq contro un gruppo di militanti di Daesh. Da sottolineare la contraddizione espressa dal GNA riguardo all’accaduto. In effetti, tramite il suo consigliere Toubou Abdulmajid il Consiglio presidenziale ha affermato ufficialmente che si è trattato di un’ulteriore aggressione delle forze aeree del generale Haftar a Murzuq contro la popolazione locale ma poche ore dopo il comando AFRICOM ha confermato che si è trattato di un attacco contro Daesh coordinato con lo stesso GNA e che è avvenuto non in città ma nelle zone periferiche.
Il problema per il GNA è che questo conferma ulteriormente la presenza di membri di Daesh nella forza che paga nel sud del paese contro il LNA denominata Southern Protection Forces – SPF. Della forza si sapeva già che era formata da mercenari ciadiani e che era guidata dal miliziano inserito nelle liste dei trafficanti di esseri umani e terroristi, Hassan Moussa. La gravità del tutto è però aumentata dalla presenza conclamata di terroristi nelle fila delle SPF.
Un esempio? Uno dei membri di Daesh uccisi nell’attacco aereo americano è Ali Tibawi conosciuto anche come Abu Hamza al Tibawi o Ali al Darnawi.
Il terrorista era anche apparso in uno dei video propagandistici di Daesh dalla zona di Sirte e si era poi ritirato nel deserto con altri terroristi quando il gruppo è stato cacciato da Sirte. Quindi Al Tibawi ha combattuto nelle fila delle SPF come membro di Daesh nel corso degli ultimi mesi per fiaccare la presenza del LNA nell’area del sud del paese.
La storia di Al Tibawi confermerebbe uno legame tra milizie affiliate a Misurata, ormai inserite nel dispositivo del GNA, e le forze di Daesh. In effetti, a Bengasi le forze del Consiglio della Shura dei Rivoluzionari guidate da Wissam ben Humaid e dal gruppo qaedista Ansar al Sharia con il supporto di Misurata, si sono alleate con Daesh per combattere contro il LNA.
Diversi episodi, ultimo questo di Murzuq, testimonia come questo schema, in particolare nel sud del paese, si sia ripetuto più volte e probabilmente continuerà a ripetersi. Almeno questo è quanto si deduce dalla dichiarazione di Abdulmajid, come indicato consigliere del GNA per il sud e capo del Consiglio supremo Toubou che raduna quella minoranza di Toubou che non si riconosce nel Consiglio tribale Toubou, che invece largamente supporta il LNA.
Una situazione che non può certo lasciare indifferenti. Un pericolo per l’Italia e l’Europa che non va, per nessun motivo, sottovalutato!