Trump – Trump ha annunciato il lancio di una nuova piattaforma social. Il nome sarà «Truth», verità. La proprietà del social sarà chiamata Trump Media and Tecnolgy Group (Tmtg). Un progetto che dovrebbe vedere la luce il prossimo mese. «Ho creato Truth Social per combattere la tirannia di Big Tech», ha detto l’ex presidente Usa nella nota di presentazione. La sua corsa alla Casa Bianca non è più una chimera anche se i democratici faranno di tutto per fermarlo con le buone o con le cattive.
Dunque non poteva che essere l’uomo più censurato dai social a creare un social alternativo. Donald Trump e non si è mai di fatto rassegnato ad una sconfitta elettorale causata anche dalle continue censure subite dai sociale non solo. 875 milioni di dollari, a tanto ammonta l’investimento di Trump per la creazione di una nuova compagnia di comunicazione, la Trump Media and Technology Group. La società ha anche accennato ai piani per creare un servizio di video in abbonamento a richiesta noto come TMTG+ che “conterrà programmi di intrattenimento, notizie, podcast e altro ancora“.
Tra i maggiori azionisti della società ci sono diversi investitori istituzionali, tra cui Lighthouse Investment Partners, D. E. Shaw & Co. e Radcliffe Capital Management, secondo un deposito presso la Securities and Exchange Commission. A rendere più paradossale la vicenda dell’ex presidente americano è il fatto che i social mainstream diano voce ad alcuni non proprio “democratici” e la tolga al presidente degli Stati Uniti.
“Viviamo in un mondo dove i talebani hanno una enorme presenza su Twitter, mentre ancora il vostro presidente preferito viene silenziato. Questo è inaccettabile!” – attacca Donald Trump.
Il progetto Truth non è la prima incursione di Trump nel mondo dei social media. A maggio aveva lanciato una piattaforma visivamente simile a Twitter chiamata “From the Desk of Donald Trump“, sebbene in realtà fosse solo un blog personale che avrebbe dovuto consentire agli utenti di ripubblicare le riflessioni di Trump su altre piattaforme tradizionali (molte delle quali continuano mettere al bando lo stesso Trump). Solo pochi mesi dopo, tuttavia, il sito è stato chiuso, non ottenendo molta attenzione nonostante il precedente enorme seguito di Trump su Twitter.
Un altro progetto chiamato “Gettr” è stato lanciato lo scorso luglio da Jason Miller, ex portavoce di Trump, e sebbene la piattaforma continui a funzionare, l’ex presidente è sembrato prendere le distanze dal progetto.