Crisi Ucraina: Mediterraneo e venti di guerra

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Ucraina – Il tratto di mare a Sud della Sicilia è teatro di un affollamento eccezionale di navi e sottomarini russi provenienti anche da Atlantico e Pacifico che si stanno dirigendo in Mar Nero. Navi ma anche sommergibili di Paesi Nato continuano tuttavia a pattugliare canale di Sicilia e Mediterraneo orientale.

Da segnalare che i siciliani non si sentono affatto minacciati dal recente passaggio delle navi russe e della Nato. Problemi potrebbero ripercuotersi soltanto sulle attività delle flotte di pescherecci. Al riguardo la Capitaneria di Pozzallo ha diramato pochi giorni fa un’allerta per un sommergibile Nato in immersione a largo di Ragusa che avrebbe potuto creare problemi alle attività di pesca. Del resto in Sicilia, e soprattutto a Messina, è ancora vivo tra i più anziani il ricordo di ciò che avvenne nelle ore immediatamente successive al terremoto del 1908 quando i primi soccorsi alla popolazione locale furono prestati proprio da equipaggi di navi russe che si trovavano ad Augusta in particolare le corazzate Cesarevtch e Slava e l’incrociatore Makaroff che arrivarono ben prima dei soccorritori italiani.

Anche le autorità militari e di intelligence non manifestano alcuna preoccupazione per l’ingorgo di navi militari vicino alle nostre coste. Lo stesso ministro della Difesa, Lorenzo Guerini si è detto certo che non vi siano rischi reali per la sicurezza nazionale.

URSO ed il COPASIR

Dello stesso tenore anche le valutazioni del Copasir guidato da Adolfo Urso. «Penso piuttosto – osserva Urso – minacce ibride come l’attacco a server di reti informatiche governative o interruzioni di infrastrutture strategiche per il trasporto di gas; basti pensare che dall’Ucraina passa il 40% del gas russo diretto in Europa e in Italia». Lo stesso Copasir, nella sua relazione annuale, ricorda che «la possibilità di attacchi di natura ibrida impone di mantenere alto il livello di attenzione, nella piena consapevolezza che l’Italia può e deve svolgere un ruolo di rilievo, di intesa con i partner Ue e Nato». L’aggressività russa, sostenuta dalla Bielorussia, nei confronti dell’Ucraina e sul fianco orientale dell’Alleanza, secondo il Copasir, «è certamente condannabile ma permane forte per l’Europa l’esigenza di mantenere aperti canali di dialogo diplomatico». Si segnala al riguardo l’imminente referendum confermativo di una nuova Costituzione bielorussa che non prevede più la neutralità internazionale del Paese. L’escalation delle ultime settimane, secondo il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ritiene opportuno che «l’Europa riesca a partecipare attivamente alla ricerca di una stabilità strategica, sedendosi al tavolo delle trattative e giocando il suo ruolo su temi essenziali quali il controllo degli armamenti convenzionali, la controproliferazione nucleare e tutte le attività che hanno a che fare con le minacce ibride».

DIPLOMAZIA AL LAVORO

Sul fronte diplomatico intanto si sono incontrati gli sherpa del cosiddetto formato Normandia (Germania, Francia, Russia e Ucraina) a Berlino. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in conferenza stampa coi leader dei paesi Baltici, ha giudicato «positive» queste consultazioni. «La posta in gioco in questo momento – ha detto Scholz – non è altro che prevenire una guerra in Europa. Vogliamo la pace. Un’ulteriore aggressione militare da parte della Russia contro l’Ucraina avrebbe conseguenze politiche, economiche e strategiche molto gravi per la Russia».

BIDEN VA CONTROCCORRENTE

Diverso l’atteggiamento del presidente USA Biden, in calo di consenso nel suo Paese che, allarma gli statunitensi.

Joe Biden, che in un’intervista televisiva ha invitato gli americani a lasciare immediatamente l’Ucraina. “I cittadini americani devono partire ora” dall’Ucraina: ha spiegato Biden intervistato da Lester Holt della Nbc. “Non è come avere a che fare con una organizzazione terrorista, abbiamo a che fare con uno dei piu’ grandi eserciti del mondo, è una situazione molto differente e le cose potrebbero impazzire velocemente”, ha ammonito poi riferendosi alla minaccia russa, mentre l’ambasciata Usa a Kiev lanciava una allerta analoga.

L’avvertimento dell’ambasciata Usa

“Non viaggiare in Ucraina a causa delle aumentate minacce di azioni militari russe”, avverte l’ambasciata, aggiungendoci il rischio pandemia. “Quelli che si trovano in Ucraina devono partire ora con mezzi commerciali o privati. Se restano in Ucraina, esercitino maggiore prudenza a causa della criminalità, dei disordini civili e potenziali operazioni di combattimento nel caso la Russia intraprenda l’azione militare”, è l’invito rivolto ai cittadini Usa.

“Se Putin è così sciocco da procedere” con l’invasione dell’Ucraina, “è abbastanza intelligente da non fare nulla che avrebbe un impatto negativo sui cittadini americani”, ha sottolineato ancora il presidente Usa nell’intervista televisiva alla Nbc. Alla domanda se ha detto a Putin che la sicurezza degli americani è una linea non oltrepassabile, il presidente ha risposto: “Non dovevo dirglielo, ho parlato di questo, lo sa”. Biden ha escluso di mandare truppe per un’eventuale evacuazione di cittadini americani: “È una guerra mondiale quando americani e russi cominciano a spararsi”.

 




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