BRASILE NEL CAOS

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BRASILE – In Brasile almeno tre Stati hanno annunciato l’invio della polizia militare che si unirà alla Forza Nazionale nel Distretto Federale di Brasilia dopo l’attacco dei bolsonaristi al quartier generale dei Tres Poderes, avvenuto domenica pomeriggio da parte di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Gli Stati interessati sono quelli di Bahia, Piaui’ e Pernambuco.

Il giudice della Corte Suprema Federale Alexandre de Moraes ha ordinato la rimozione del governatore del Distretto federale di Brasilia Ibaneis Rocha per un periodo di 90 giorni.

La decisione è arrivata dopo l’invasione degli edifici del Congresso, del Tribunale federale e del Palácio do Planalto, sede della Presidenza della Repubblica del Brasile.

“La violenta escalation di atti criminali è circostanza che può verificarsi solo con il consenso, e anche l’effettiva partecipazione, dalle autorità competenti per la sicurezza pubblica e l’intelligence”, ha affermato Moraes

BOLSONARO

Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia.

I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”.

Lo afferma su Twitter l’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, in riferimento all’attacco ai palazzi del potere a Brasilia.
“Respingo le accuse, senza prove, attribuitemi dall’attuale capo dell’esecutivo del Brasile”, sottolinea poi Bolsonaro in riferimento ai commenti di Luiz Inacio Lula da Silva. “Durante tutto il mio mandato sono sempre stato nel perimetro della Costituzione, rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra libertà”, aggiunge l’ex presidente brasiliano.

FLAVIO DINO

Il ministro della Giustizia brasiliano Flavio Dino ha affermato che l’assedio dei bolzonartisi a Brasilia è stato un atto di “terrorismo” e di “golpismo”, e ha criticato le modifiche ai piani di sicurezza nella piazza dei Tre poteri del governatore del Distretto federale Ibaneis Rocha.

Dino ha inoltre chiesto che vi siano “verifiche su omissioni” nella condotta di tutti i responsabili.

JOE BIDEN

“Condanno l’assalto alla democrazia e al trasferimento pacifico del potere in Brasile. Le istituzioni democratiche hanno il nostro pieno sostegno e la volontà del popolo brasiliano non deve essere compromessa. Non vedo l’ora di continuare a lavorare con Lula”. Lo scrive il presidente americano Joe Biden su Twitter.

LULA

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha annunciato che lunedì riprenderà a lavorare nei suoi uffici di Brasilia, presi d’assalto ieri da centinaia di sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro, cosi’ come il palazzo del Congresso e della Corte Suprema. “I golpisti che hanno promosso la distruzione del patrimonio pubblico a Brasilia sono stati individuati e saranno puniti. Domani si riprende a lavorare al Palazzo Planalto. Democrazia sempre” ha twittato Lula che domenica sera, al suo ritorno a Brasilia, ha ispezionato gli edifici saccheggiati

MELONI

“Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.