Locazione – Gli inquilini e i proprietari potranno accordarsi per una riduzione del canone di locazione a causa dei disagi provocati dal coronavirus. Ecco come richiederla e registrarla.
In questo periodo, in cui l’intero Paese è alle prese con il drammatico problema legato al contagio da coronavirus con relativa esigenza di mantenere il distanziamento sociale, l’intero sistema economico – produttivo sta palesando enormi sofferenze. In questi giorni si è parlato di Fase 2, ovvero della strategia che il governo sta cercando di adottare per consentire la ripresa delle attività.
Il governo sta inoltre cercando di adottare misure a supporto di imprese, lavoratori autonomi, dipendenti e privati; in particolare è stata prevista anche la possibilità di ottenere una riduzione del canone di locazione.
In particolare, attraverso un accordo tra l’inquilino e il proprietario si può fissare una riduzione del canone di locazione per venire incontro alle esigenze sia dello stesso inquilino che del proprietario. Infatti, in questo modo l’inquilino si troverebbe a pagare un canone più congruo alle sue possibilità e al tempo stesso il proprietario eviterebbe di pagare tasse magari per mensilità non percepite, in ragione dello stato di difficoltà.
Tutto questo è possibile attraverso un accordo che dovrà essere registrato ed inviato entro 30 giorni. Da sottolineare che questa importante ed interessante opportunità viene messa a disposizione per tutte le tipologie di contratti di locazione senza alcuna eccezione riguardante la tipologia di regime fiscale, di tassazione e la durata del contratto stesso. Quindi la riduzione del contratto di locazione può essere ottenuta sia per contratti di locazione residenziale che commerciale.
Dunque, se c’è un accordo tra l’inquilino e il proprietario, è possibile effettuare la cosiddetta riduzione del canone di locazione. L’accordo deve essere ovviamente registrato ed inviato agli organismi competenti.
In particolare, è necessario redigere l’accordo, che vi ricordiamo non necessita di alcuna spese di registrazione, in quanto è un atto esente dal bollo. Nel documento, devono essere ovviamente inseriti i riferimenti al vecchio contratto ed, in particolar modo, i dati sia del proprietario che dell’inquilino, il canone annuo stabilito inizialmente, l’importo che rappresenterà la riduzione, il numero di mesi durante i quali sarà attiva la riduzione ed ovviamente la data e la firma di entrambi i soggetti.
Per essere valido, l’accordo dovrà essere registrato andando a compilare l’apposito modello 69, che è possibile scaricare direttamente dal sito dell’agenzia delle entrate. Il modello 69, una volta compilato, dovrà essere allegato all’accordo e quindi inviato presso l’ufficio dove era stato registrato a suo tempo il contratto originale.
Naturalmente, in ragione della chiusura di alcuni uffici pubblici e delle restrizioni dovute dal contagio del coronavirus, è possibile inviare l’accordo, con in allegato il modello 69, anche attraverso una semplice mail (non necessariamente posta certificata).