Televisione – Questa sera torna sulla RAI “La Corrida” con Carlo Conti

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La Corrida – Ritorna questa sera con la prima puntata dell’anno su Rai Italia “La Corrida”, il varietà dedicato ai “dilettanti allo sbaraglio”, personaggi rigorosamente non famosi giudicati dal pubblico in studio.

Carlo Conti, alla guida della trasmissione, sarà affiancato, ancora una volta da Ludovica Caramis.

Dopo il grande affetto del pubblico e il successo di ascolti dell’edizione del 2019, il ritorno in tv dello storico programma di casa Rai.

Sono trascorsi oltre 50 anni dal debutto (in radio) di quello che si può definire come il primo talent dedicato a veri e inimitabili “dilettanti”, indissolubilmente legato ai suoi ideatori Corrado e Riccardo Mantoni.

Quando si parla di Corrida il pensiero, oltre che a Corrado, va al maestro Roberto Pregadio. Il direttore d’orchestra che accompagnava le performance dei partecipanti aveva un feeling particolare con lo stesso Corrado. Bastava un solo sguardo tra di loro per far capire ai telespettatori se la performance era positiva oppure negativa.

“La Corrida” di questa edizione resterà fedele all’originale, con tutti gli elementi tradizionali: dall’orchestra del maestro Pinuccio Pirazzoli, al semaforo posto al centro del palco e al pubblico scatenatissimo proveniente da ogni parte d’Italia: con pentole, fischietti, campanacci o applausi dimostrerà di avere apprezzato o meno le varie esibizioni. Carlo Conti osserverà gli sketch di ogni concorrente seduto sullo sgabello, a un passo dalle quinte.

Per il conduttore toscano, affiancato da Ludovica Caramis, si tratta della terza edizione consecutiva alla guida della trasmissione e del secondo venerdì di fila sulla prima rete Rai.

Questo show televisivo ha sempre avuto nel suo format semplice la sua caratteristica vincente e introdurre troppe innovazioni comporterebbe il rischio di snaturarlo e di renderlo irriconoscibile agli occhi dei telespettatori. Tuttavia, in questa nuova edizione sono previste delle piccole ma significative novità.

La novità principale è quella che potrebbe essere considerata la “giuria allo sbaraglio”; in ogni puntata, infatti, le esibizioni dei concorrenti saranno giudicate da un pool di giudici, composto da partecipanti delle passate edizioni e da spettatori presenti in sala.

Riguardo ai concorrenti, per la scelta dei personaggi che animeranno questa nuova stagione del programma con le loro esibizioni sono state fatte numerose selezioni in tutta Italia.

Anche per questa edizione, in ogni puntata della trasmissione ci sarà spazio per dieci esibizioni.

Uno dei momenti più attesi in ogni puntata de “La Corrida” è quello nel quale un concorrente termina la sua esibizione.

Se il dilettante in questione è stato bravo allora il pubblico riconosce il suo talento con uno scrosciante applauso, se è stato particolarmente bravo la regia fa partire anche un trionfale suono di campane in sottofondo, mentre se la performance non è stata particolarmente brillante i presenti in sala si sbizzarriscono rimarcando il loro disappunto con pentole, campanacci o suonando fischietti.

Carlo Conti sottolinea lo stile canzonatoria de La Corrida-Dilettanti allo sbaraglio. È una presa in giro di tutti, a cominciare da lui. In chiusura, chiarisce quali ingredienti lo rendano ancora così coinvolgente, quasi che il tempo si sia fermato. È uno spettacolo preparato come le merende di una volta fatte di pane e olio o pane, burro e zucchero.

Insomma, non è uno snack confezionato. Se c’è un tratto distintivo rispetto a qualsiasi altra realtà sul piccolo schermo è la capacità di improvvisare. Per una sera ci si diverte a partire da chi si esibisce. E non ha mai visto nessuno levare le tende arrabbiato, pure dopo essersi visto tributare dei fischi.

Grazie all’atmosfera unica respirata nella trasmissione, La Corrida è un appuntamento tuttora accattivante. Leggero, autoironico e non competitivo, il ritrovo ideale per spendere qualche ora in totale allegria e salutare la settimana lavorativa tra le risate.

Una curiosità alla quale risponde lo stesso Carlo Conti: A “La Corrida” ci sono dei dilettanti che poi hanno avuto un futuro da professionisti?

“In quella storica di Corrado, per esempio, mi vengono in mente “I due mendi”, ossia i miei amici Massimo Ceccherini e Alessandro Paci. In quella che ho condotto io, mi pare di no. Certo, ho rivisto qualcuno in qualche altro talent: si vede che ci prendono gusto”.

E Carlo Conti cosa fischierebbe oggi?

“La mancanza di leggerezza. Noi adulti abbiamo perso la fantasia e la leggerezza. Forse a me ha aiutato il fatto di essere diventato papà un po’ adulto: vedere lo stupore di un bambino che ti chiede le cose, che fa un’espressione buffa, vale qualsiasi film o qualsiasi spettacolo”.




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