Se son rose – Con l’avvicinarsi del Natale ritorna puntualmente nelle sale cinematografiche Leonardo Pieraccioni.
L’attore e regista toscano porta nelle sale il film “Se son rose”, con Michela Andreozzi, Elena Cucci, Caterina Murino, Claudia Pandolfi e Gabriella Pession.
Cosa succederebbe se qualcuno mandasse di nascosto alle tue ex dal tuo cellulare: “Sono cambiato. Riproviamoci!”..? È quello che accade a Leonardo Giustini (Pieraccioni) giornalista che si occupa di tecnologia e innovazione per il web. Sua figlia, stanca di vedere il padre campione di un’inarrestabile rincorsa al disimpegno, decide di mandare il fatale messaggino. E come zombie usciti dalle tombe dell’amore, alcune delle ex incredibilmente rispondono all’accorato appello e quella che era nata come l’innocua provocazione di un’adolescente si trasforma in una macchina del tempo. Per Leonardo, barricato nel fortino delle sue pigre certezze tra divano, involtini primavera e computer, sarà un emozionante e divertente viaggio nel passato e nel presente.
Pieraccioni ha risposto ad alcune domande sulla sua ultima opera….
Come è nata l’idea del film?
Presto detto: una figlia quindicenne vede che il padre ha tirato i remi in barca per quanto riguarda i
sentimenti e gli chiede, come fanno le figlie di quell’età in piena tempesta ormonale, il perché e il per
come le sue ex, tra le quali anche sua mamma, non gli fossero andate bene. E il padre le risponde,
tanto per tagliare corto, che lui ora è cambiato e che se tornasse indietro… A quel punto la figlia
prende il suo telefono e dopo aver rintracciato le sue dieci ex manda a tutte lo stesso messaggio:
“Sono cambiato, riproviamoci!”. Di queste dieci quattro rispondono al messaggio. Ritrovare questi
quattro personaggi equivale a ritrovare e rivivere i motivi per cui ci si lascia, motivi fondamentali che si
ripetono da millenni, e cioè: la noia, la litigiosità, i grandi cambiamenti, la gelosia e tradimento.
Com’è il tuo personaggio del film e in cosa ti somiglia?
Nella prima pagina della sceneggiatura, scritta insieme a Filippo Bologna, campeggia una frase: “Una
storia quasi vera”. C’è un errore o almeno una debolezza: quel “quasi”. E’ una storia “quasi”
completamente autobiografica! A cinquant’anni mi sono regalato un “punto della situazione”. Dopo
aver frequentato le commedie sentimentali, dove arrivava una bellezza eccezionale, con i due che si
rinchiudevano dentro una casa e un finale alla “E vissero felici e contenti”, ho aggiunto un punto
interrogativo: “Saranno davvero felici e contenti..?” E adesso, dopo i cinquanta, dopo una figlia
meravigliosa e dopo molte storie finite a “ramengo”, ho raccontato una cosa che conosco
perfettamente: quelli che dopo tre anni, non riescono a fare la maratona del matrimonio, perché
partono con le infradito e non con le scarpe da ginnastica. Una storia su quelli che alla partenza
dicono “Funzionerà tutto..!” e che dopo nemmeno tre anni “Sbrang”, gli si spezzano anche le infradito
e rimangono scalzi. Sul tema c’è un famoso libro che io sostengo: “L’amore dura tre anni” di Frédéric
Beigbeder . E adesso, che ho superato i 50, l’amore non mi dura più tre anni, ma solo tre mesi, a
volte neanche tre ore (ride)
Come ti sei trovato con questo cast tutto femminile?
Dovrei dire: “Un cast meraviglioso, mi ci sono trovato benissimo.” Invece no: io non mi ci sono trovato
bene per niente! Una banda di matte, con vere e proprie patologie! Tanto che volevo dirlo alle loro
famiglie. Forse l’unica che si salva è la giovane Pollio, che ancora non si è capito che patologia abbia.
Tutte le altre mi sa che sono proprio matte. Però, direttamente proporzionale alla loro pazzia, sono
tutte di una bravura eccezionale. Grazie a loro, essendo un film autobiografico, non ho fatto fatica a
ricostruire determinate mie vere ex fidanzate, ma questo forse è meglio non dirlo, non vorrei mi
chiedessero i diritti Siae.
Come reagiresti se ricevessi un messaggio come quello che ricevono nel film le tue ex?
Buttandomici subito, perché tutto sommato questo film è stato catartico per capire che le mie ex io le
ho amate tutte, anche con i loro meravigliosi difetti, e che erano donne migliori di quello che io potessi
pensare mentre ci stavo insieme, mentre ero io l’elemento zoppicante della coppia. E adesso me le
riprenderei tutte, anche se magari per periodi limitati. Ma sono sicuro del fatto che loro a me non
manderebbero quel messaggio e che non mi vorrebbero rivedere perché temo di non aver lasciato
dei grandissimi ricordi.
MICHELA ANDREOZZI (Angelica)
Chi è Angelica?
Angelica è il primo amore di Leonardo. È una donna che ha perso la memoria, o almeno una parte di
questa, forse a causa di una malattia… È un’artista, disegna tutto il giorno. Ha un marito che,
essendo in Toscana, definisce “becco”.
È un ruolo un po’ di diverso da quelli a cui ci hai abituato. Com’è stata questa esperienza?
Leonardo e io siamo molto amici nella vita. E non so che cosa ha visto in me per aver avuto l’idea di
affidarmi questo ruolo, che è molto divertente, come tutto il film, ma ha anche una chiave drammatica.
Ha voluto sfidare la sorte e ha provato a vedere quello che sarebbe successo nell’incontro tra me e
Angelica. In effetti è stata una sfida super difficile, ma bellissima.
Come reagiresti se ricevessi anche tu da un tuo ex lo stesso sms che ricevono le protagoniste
del film?
Penso mi emozionerei. Da bravo Cancro sono una cultrice del passato, per cui non dimentico niente,
anzi l’idea di dimenticare il passato è una delle mie ansie più grandi. Se mi arrivasse un messaggio
del genere lo accoglierei come se arrivasse in una bottiglia portata dal mare sulla spiaggia.
ELENA CUCCI (Ginora-Quarantotto)
Come descriveresti il tuo personaggio a chi non lo conosce?
Ginora, o Quarantotto come la chiama lui, è un’amica di Leonardo. In realtà un’amica un po’ speciale,
perché i due hanno una relazione particolare nella quale si vogliono bene ma hanno deciso di non
impegnarsi. Lei gli chiede spesso “Chi sono io per te?” Lui sfugge insistentemente a questa
domanda, e forse anche a lei va bene così. È una persona dal carattere molto vivace, ironica,
soprattutto autoironica, generosa e appassionata. È capace di una grande leggerezza.
Ginora come descriverebbe Elena?
Direbbe che sono un po’ troppo seriosa e che dovrei lasciarmi andare, di avere meno filtri. Ma in
fondo penso che lei ed io andremmo d’accordo. Abbiamo lo stesso animo credo, la stessa generosità,
e la stessa passione. D’altronde siamo entrambe “…due aspiranti attrici !…”
Come reagiresti se ricevessi anche tu da un tuo ex lo stesso sms che ricevono le protagoniste
del film?
Ma anche no! Nel senso, se ci abbiamo già provato e abbiamo deciso che non è andata, un motivo
c’è stato. Quindi risponderei: grazie e buona vita!
CATERINA MURINO (Benedetta)
Raccontaci chi è Benedetta.
Benedetta è una delle ex-fidanzate di Leonardo. Ha fatto un percorso diverso nella sua vita ed è
diventata una suora laica. Non posso però svelarvi troppo, perché quando Leonardo verrà ad
incontrare Benedetta capirà che un altro mondo ha attraversato il suo mondo e sono ormai molto,
molto lontani!
Com’è stata la tua prima volta sul set con Leonardo Pieraccioni?
Avevo un po’ di paura perché giustamente lui crea i personaggi intorno al suo personaggio. È diverso
da un altro attore con cui crei qualcosa. Quindi temevo di non essere giusta davanti a lui per creare
questo tetris. Invece è stato bello e soprattutto molto divertente. Lui ha accettato la mia Benedetta
come l’avevo proposta. Grazie Leonardo!
Come reagiresti se ricevessi anche tu da un tuo ex lo stesso sms che ricevono le protagoniste
del film?
Io con quasi con tutti i miei ex sono rimasta amica. Pertanto un messaggio per incontrare un mio ex è
sempre ben accetto, anche perché sono persone con cui ho trascorso e attraversato un bel pezzo
della mia vita, ed è sempre bello sapere dove ci si trova dopo tanti anni. Avrei accettato di incontrarlo
proprio come ha fatto Benedetta.
Hai lavorato con molte produzioni internazionali. Cosa ti manca dell’Italia quando giri
all’estero?
Sicuramente il cibo! E anche l’armonia che c’è su un set italiano. Siamo più “colorati”, anche se poi
ogni set è diverso dall’altro, sia in Francia che in Italia, e dipende sempre da chi è composto. Sono
molto felice di aver partecipato a questo film, e ringrazio davvero Leonardo per questa possibilità. Vent’anni fa feci due provini per i suoi film e non mi prese, ed eccomi finalmente su un suo set!
Grazie!
CLAUDIA PANDOLFI (Fabiola)
Chi interpreti nel film?
Fabiola, l’ex moglie di Leonardo. E’ una donna che oramai conosco come le mie tasche: simpatica,
emancipata.. in passato ha avuto la fortuna di incontrare Leonardo e ha deciso di sposarlo. Ma poi le
cose non sono andate benissimo. Però sono rimasti amici, perché lei, e sottolineo lei, è una donna
intelligente.
Com’è stato essere ex di Leonardo e mamma di Fabiola?
Lo state chiedendo a me/Claudia o a me/Fabiola..? Rispondo da parte di entrambe:
Io, Claudia, sono stata meravigliosamente bene, sia con Pieraccioni che con Mariasole Pollio. A mio
avviso sono entrambi un po’ troppo social, ma vanno benissimo anche così.
Rispondendo come Fabiola direi invece che vivere con Leonardo… mhh, è stato divertente, ma solo
a tratti… fino ad un certo punto andò bene, poi ad un certo punto le cose si sono guastate perché lui
era terribilmente infantile. Ora sento che qualcosa potrebbe essere qualcosa, ma è solo un sentore…
ma Yolanda… nessuno me la può toccare! Yolanda è l’amore della mia vita e guai a chi me la tocca.
Una ragazza sensibile, intelligente, e anche molto sveglia ed organizzata. In questo lei somiglia a sua
mamma: siamo entrambe organizzate e agili nei confronti della vita.
Ci racconti un episodio divertente capitato durante le riprese?
Sono stata lasciata per un’intera giornata su una barca, sotto al solo, senza acqua, sotto al sole, tanto
che mi si sono ustionati ustionati i piedi (ride). Ma va tutto quando lavori con Pieraccioni.
GABRIELLA PESSION (Elettra)
Raccontaci chi è Elettra.
Elettra, proprio come suggerisce il suo nome, è una donna un po’ “elettrica”. È una professoressa di
filosofia, è una donna colta e di classe che esercita potere e controllo sugli uomini. Ha due figli
gemelli abbastanza impegnativi. È un personaggio un po’ difficile da gestire, perché ha cambi
repentini di umore, e un po’ durezza. E’ autoritaria, ha spigoli da smussare ed è uno dei motivi per cui
si è lasciata con Leonardo. Però non si tira indietro rispetto al fatto che quel grande amore e quella
passione si possano riaccendere. Perciò si abbandona a questo ex-fidanzato bizzarro che torna dal
passato, e…
Ti è mai capitato di ricontattare un ex come fa Leonardo nel film?
Sempre! Sono stata alquanto una “talentuosa” nei ritorni di fiamma, perché non mi capacito in
generale delle cose che finiscono. Sono quindi tornata più volte sul “luogo del delitto”, ed è sempre
andata peggio perché ovviamente sono storie in qualche modo già finite. Ma se devo essere sincera
e me lo chiedete, la risposta e proprio: Si… sempre!
E se invece venissi cercata tu da un ex?
Sono felicemente sposata e mamma, per cui queste cose non mi capitano più. Tuttavia facendo un
salto nel passato ed immedesimandomi, direi che dipende da quale ex torna! Se parliamo un uomo
che è meglio dimenticare e lasciare da parte, ovviamente non risponderei al messaggio. Se invece è
uno che rallegra le giornate, perché no! Sono molto curiosa, per cui probabilmente vorrei andare a
vedere cosa bolle in pentola. In ogni caso anche non rispondere è molto divertente, perché lascia in
sospeso il tutto, quasi come una brace ancora tiepida.
Com’è stato tornare sul set con Leonardo dopo tanti anni?
È la terza volta che lavoro con lui, è come tornare a casa. Come ho detto in più interviste, ho
debuttato al cinema con Leonardo in “Fuochi d’Artificio” nel 1997. Mi chiamava “Fiammifera” perché
ero magrissima con una testa piena di boccoli, e fu la prima volta in assoluto che mi trovai davanti
alla macchina da presa. Mi piacque molto, mi sentii a casa, e mi dissi “Quasi quasi continuo a fare
cinema!”. Quella fu la prima volta, poi ci ritrovammo ne “ll Pesce Innamorato” nel 1999, e questa è la
terza volta e sono contentissima di essere su questo set, anche perché è una squadra che conosco e
adoro essere qui, e ora siamo entrambi genitori e io e lui non facciamo altro che parlare dei nostri
bambini.
MARIASOLE POLLIO (Yolanda)
Chi interpreti nel film?
Interpreto Yolanda, una ragazza di quindici anni molto sensibile, curiosa e simpatica, che quando si
confronta con il padre sembra che abbia trentanni
Yolanda è una ragazza perennemente on line. Tu che sei una star del web ti rivedi in questo
personaggio?
Assolutamente si! in lei c’è molto di me stessa e questo mi rende felice
Come è stato avere un papà come Leonardo?
Eccezionale! Lui è energia pura. E’ divertente, simpatico, e rende il lavoro meraviglioso.
Se avessi davvero un papà come lui avresti mandato quel messaggino a tutte le sue ex?
Perchennò.. e mi sarei divertita come Yolanda nel film.
ANTONIA TRUPPO (Fioretta)
Chi interpreti nel film?
Interpreto una ex di Leonardo (scoppia a ridere) che lui ricontatta dopo un po’ di tempo per un
incontro. Lei nel frattempo però ha fatto i suoi percorsi nella vita, tra cui, soprattutto, quello per
diventare un uomo.
Ti sei divertita nei panni di Fioretta?
Mi sono molto divertita a interpretare questo personaggio (ride di nuovo). Interpretare una donna con
questa voce e questo portamento così mascolini e che sta ad un passo dal trasformarsi in uomo! E’
stato esilarante! Anche con Leonardo ci siamo molto divertiti e abbiamo riso tanto nel girare insieme
queste scene del film.
Come reagiresti tu se ricevessi da un tuo ex lo stesso sms che ricevono le protagoniste del
film?
Io ai miei ex ho voluto sempre bene, ma dal momento che li ho lasciati non voglio riprovarci, con
nessuno di loro.
Cosa direbbe a questo punto Fioretta?
“Cettino, porta da bere!” (lo dice con voce mascolina, e poi ride).
GIANLUCA GUIDI (Fabio)
Come ti sei trovato a lavorare con Pieraccioni?
Benissimo! Innanzi tutto perché sa esattamente quello che vuole, e questo è un grande vantaggio,
non solo per lui come regista ma anche per gli attori che ci lavorano insieme. E poi è sveglio,
simpatico, tranquillo, e ha una comicità veloce, non architettata, grazie alla quale si possono fare
cose anche all’impronta. Devo dire che è stata davvero una bella esperienza.
Ci descrivi il personaggio che interpreti nel film?
Fabio è il compagno della ex moglie di Leonardo, Fabiola, interpretata dalla deliziosa Claudia
Pandolfi. E’ un inventore un po’ pazzo: ama il Medio Evo, le armature, costruisce catapulte…
insomma, fa delle cose alquanto curiose. Un personaggio carino e divertente.. mi auguro esca fuori
proprio come lo prevedeva la sceneggiatura.
Fabio è anche il papà acquisito di Yolanda..
Non solo, ha anche un bel rapporto con Riccardino, il fidanzato di Yolanda. In effetti una famiglia un
po’ allargata. Però il rapporto tra Fabio e Yolanda non sostituisce quello di lei con il suo vero papà,
Leonardo. Personalmente sono uno alquanto contrario alle famiglie molto allargate dove ci sono
troppi galli a cantare. Direi che uno basta e avanza (ride).
Come reagiresti se ricevessi da una tua ex lo stesso sms che ricevono le protagoniste del
film?
Le minestre riscaldate hanno sempre quel sapore di riscaldato. In più, se come nel film il messaggio
viene mandato da un’altra persona, può generare tragedie folgoranti, che possono avere anche un
lato comico, ma che poi sono comunque delle tragedie che purtroppo si consumano rapidamente ed
inesorabilmente.