Kabir Bedi presenta il suo libro: “La mia vita come un’avventura di Salgari”

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Kabir Bedi, il leggendario interprete di Sandokan nella trasposizione televisiva del personaggio creato da Emilio Salgari, le cui esotiche avventure hanno stregato l’Italia alla metà degli anni Settanta, è tornato: con piglio da vero scrittore, e alle spalle una vita che sarebbe piaciuta al creatore della saga delle Tigri di Mompracem, ha scritto un libro che si legge come una lunga favola.

Uscirà nel prossimo mese di ottobre, anticipa l’Adnkronos, da Mondadori “Storie che vi devo raccontare. La mia avventura umana“, l’autobiografia dell’attore indiano, splendido settantacinquenne e padre di tre figli, che oggi vive a Mumbai con la quarta moglie.

Kabir Bedi racconta la favola di un giovane bello, creativo e irrequieto che conquista il cinema indiano, poi quello italiano, poi quello mondiale. Ma il libro racconta soprattutto un’avventura umana, e ben presto si dimentica la star, per scoprire e amare l’uomo Kabir. L’attore racconta in prima persona la sua vita rocambolesca. Lo stile è brillante, e il libro cattura immediatamente il lettore in un ottovolante di avventure, di trionfi e di cadute, di amori burrascosi e di atmosfere da favola. Molte pagine sono dedicate all’Italia e agli incontri speciali, da Federico Fellini a Gina Lollbrigida. Quello che colpisce è la forte personalità dell’attore, un mix affascinante di idealismo e ambizione, di intelligenza e passione, di mondanità e spiritualismo.

Nei mesi scorsi, l’attore indiano ha parlato anche del nuovo progetto tv sull’eroe di Salgari. «Di Sandokan ce n’è solo uno! Se Can Yaman avrà successo? È bravo ma sarà il pubblico a sentenziarlo».

Niente formule, niente di prestabilito: per Kabir Bedi  il segreto sta nell’affidarsi ai giusti tempi e ai giusti modi di lavorazione, anche se confida nelle nuove tecnologie per un prodotto sorprendente. Nessun consiglio diretto a Yaman quindi, solo un appunto dal sapore agrodolce: “Sandokan non può essere ricreato, deve avere la stessa immagine per far sì che possa essere ricordato per sempre.




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