Quello trascorso da chi vi scrive è stati un sabato ‘speciale’ all’insegna dei bambini, dei papà, delle mamme, dei fratelli e soprattutto della famiglia. Si perché una grande sala cinematografica romana ha ospitato l’anteprima del film che lascerà il segno come il più emozionante del prossimo Natale 2017 ormai alle porte.
Wonder ha aperto i cuori dei presenti ed ha fatto ragionare tutti su come un bimbo nato “fisicamente malformato possa essere da insegnamento per tanti, moltissimi, magari tutti.
Un applauso sincero ha accompagnato la fine del film ed un applauso forte siamo sicuri gli tributerà chi di voi lo andrà a vedere nei cinema di tutta Italia.
“Se ogni singola persona presente in questa sala, assumesse come regola quella di cercare, ovunque si trovi e ogni volta ne abbia la possibilità, di comportarsi in modo un po’ più gentile del necessario, allora il mondo sarebbe davvero un posto migliore” recita il preside della scuola e tali parole risuonano nelle teste e nei cuori di tutti nella recitazione ma anche nella realtà.
Il film racconta la coinvolgente storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara malattia, si trova ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta. Come sarà accettato dai compagni e dagli insegnanti? Chi sarà suo amico? L’amore della sua meravigliosa famiglia, una grande dose di coraggio e la sua travolgente gentilezza lo aiuteranno a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola. Julia Roberts e Owen Wilson danno il volto a Nate e Isabel, i genitori di Auggie mentre Jacob Tremblay, il cui nome è ormai famigliare per la sua interpretazione del piccolo Jack accanto a Brie Larson in Room, interpreta August Pullman. Nel cast anche Mandy Patinkin (Homeland), Daveed Diggs e, la tre volte candidata all’ Oscar, Sonia Braga.
Tratto dal bestseller omonimo, consacrato dal New York Times, “Wonder” racconta la toccante storia di August Pullman. Nato con delle malformazioni del cranio, a causa delle quali non ha frequentato la scuola pubblica fino a quel momento, Auggie diventa il più improbabile degli eroi quando fa il suo ingresso nella scuola del suo quartiere per iniziare le scuole medie. Mentre la sua famiglia e i suoi nuovi compagni di classe, così come tutti gli altri intorno a lui, si sforzano per trovare dentro di loro la giusta compassione e accettazione, lo straordinario viaggio di Auggie riuscirà a tenerli tutti uniti e a dimostrare che non puoi omologarti quando sei nato per distinguerti. La storia di un bambino di 10 anni nato con una deformazione facciale, diventa uno sguardo allargato su cosa significa essere umani, nell’adattamento cinematografico del bestseller Wonder di R.J. Palacio. Jacob Tremblay, candidato ai Golden Globe per “Room”, interpreta il ruolo, unico nel suo genere, di Auggie Pullman. Tutto quello che vuole Auggie è essere un bambino come gli altri, ma, come gli ripete sempre sua sorella, non puoi essere normale se sei nato per distinguerti. Sebbene Auggie trovi consolazione nel suo casco da astronauta, si ritrova ad affrontare gli sguardi fissi dei compagni, che a loro volta, non sanno ancora come affrontarlo. Dopo un anno, fatto di momenti difficili, divertenti e bellissimi, Auggie e tutti quelli intorno a lui, si ritrovano cambiati dalle cose che più contano: l’amicizia, il coraggio e la scelta quotidiana di essere gentili verso chiunque incontri sul tuo cammino.
La scrittrice R.J. Palacio ammette apertamente di essere quella che nel 2008 si ritrovò a correre via, piuttosto che affrontare il disagio, da un bambino con deformità facciali, incontrato in una gelateria. Con un lavoro da grafica di giorno, e aspirante scrittrice di notte, Palacio era insieme ai suoi figli quando le capitò questa cosa di cui si è poi dispiaciuta profondamente. Racconta lei la storia “Ci siamo ritrovati seduti vicino a un bambino che aveva delle gravi deformità sul viso, molto simili a come descrivo Auggie nel libro” Ma la cosa non finì lì. Provando vergogna, Palacio volle fare i conti con la sua reazione, ribaltare la prospettiva guardando dal punto di vista più importante: quello del bambino che involontariamente aveva innescato la scintilla. “Ho iniziato a pensare a come deve essere vivere ogni giorno guardando in faccia un mondo che non sa come guardarti. Ho iniziato a scrivere il libro quella notte stessa” Così è venuto alla luce Auggie Pullman, insieme a un cast completo di personaggi che hanno colto di sorpresa la scrittrice. “Tutti i personaggi che hanno preso vita sulle pagine del libro erano così reali per me che mi hanno convinta a continuare” ricorda “avevo paura che se non avessi finito il libro, nessun altro nel mondo avrebbe avuto l’opportunità di incontrarli, e volevo davvero che il mondo conoscesse questi personaggi” Fin dall’inizio gli autori del film hanno voluto che la comunità di persone colpite dalla malattia fosse parte del processo di produzione, per essere sicuri che le loro voci fossero ascoltate. Hanno iniziato quindi a collaborare con diverse organizzazioni come MyFace e la Children’s Craniofacial Association (CCA). Entrambe hanno usato la popolarità del libro omonimo come un’opportunità per diffondere una maggiore consapevolezza sulle deformazioni facciali e contrastare la stigmatizzazione sociale. Per Palacio, l’amore per il suo libro di così tanti “veri Auggie”, è stato tanto gratificante quanto il successo. “Le amicizie che sono nate con bambini malati sono state qualcosa di veramente speciale per me. E’ stato commovente vedere come Wonder abbia influito positivamente sulle loro vite”. Per capire al meglio, l’intera famiglia Tremblay ha partecipato al ritrovo annuale della Children’s Craniofacial Association, un appuntamento che ha avuto il via grazie al portavoce dell’associazione, Cher. Per Jacop è stato uno sballo “Ho fatto amicizia con tanti bambini, è stato bellissimo. Mentre mi divertivo imparavo tanto sui bambini con queste sindromi e questo è stato di grande aiuto per il mio ruolo”. Una famiglia in particolare ha influenzato il progetto del film: quella di Nathaniel Newman, di 12 anni, che è diventato intimo con Palacio. “Dopo un paio di mesi che era uscito il libro, i genitori di Nathaniel mi hanno contattato e siamo andati a pranzo insieme. Sebbene non lo conoscessi durante la scrittura del libro, ho scoperto che Nathaniel era Auggie in carne ed ossa. Ha la sindrome di Treacher Collins e somiglia molto a come avevo immaginato Auggie, e parla come lo avevo sentito io. Ha dei grandi genitori e un fratello che non ha malformazioni. Nathaniel ha subito molte operazioni e dovuto affrontare molti problemi come Auggie. E come Auggie è adorabile, divertente e coraggioso al di là di ogni possibile descrizione.” Palacio ha portato Nathaniel, dopo il ricovero per il suo 56° intervento chirurgico, nel progetto come consulente. “Nathaniel ci ha fornito il suo accesso personale a cosa significa davvero vivere per le persone come Auggie” dice Lieberman “mentre Auggie non è reale, ho avuto il piacere di incontrare persone vere, è stato fantastico.” La speranza di Palacio è che il pubblico capisca, delle persone con deformità facciali che “Non c’è nessun problema con loro. Il problema è con quelli tra noi che non guardano con gli occhi giusti.”
Un elemento del fenomeno Wonder è stato quello che ha incoraggiato i giovani a confrontarsi su il bullismo, l’intolleranza e l’ostracismo. “Il libro è stata la scintilla per delle campagne internazionali contro il bullismo” sottolinea Lieberman “Una delle cose più importanti è che la storia esplora i diversi modi in cui si può essere bullizzati. Il bullismo emotivo è una grande questione per me, e una delle ragioni per cui sono stato toccato dal libro. I brutti comportamenti ci sono sempre stati, ma adesso con i social media, la gente ha uno spettro più ampio di possibilità per trattare male gli altri, per questo storie come questa sono più attuali che mai”. Palacio ora parla di bullismo con i ragazzi in tutto il paese, come parte del movimento Choose Kind, nato dal libro, la cui petizione ha ricevuto migliaia di firme. La scrittrice dice che questo aiuta i ragazzi a ricordare che l’atteggiamento che hanno ora nei confronti degli altri, li influenzerà per la vita intera. “Quando incontro i bambini, parliamo di come vorrebbero essere ricordati tra 80 anni. Vuoi essere ricordato per i momenti in cui non sei stato gentile? O vuoi essere ricordato per essere stato abbastanza coraggioso da andare dal nuovo bambino della classe e diventarne amico? Quando i bambini afferrano il concetto, quando riescono a vedere cosa possono fare nel loro piccolo, questo diventa qualcosa a cui presteranno attenzione molto a lungo”.
Palacio afferma che il suo libro anti-bullismo da solo non è sufficiente. Spera che il libro e adesso il film, spingano le persone ad essere attive, a fare un passo ulteriore per dare sostegno a qualcuno o per tendergli la mano. “A volte non c’è bisogno di molto per lasciare un segno. La cosa più bella delle piccole azioni è che non saprai mai quando potresti aver salvato la vita di qualcuno” Palacio inoltre fa notare che la parola chiave di Choose Kind è scegliere, un concetto che Stephen e la sua squadra, insieme a tutto il cast di Wonder, hanno portato avanti per tutto il film. Conclude “Non si può imporre la gentilezza.
Quello che puoi fare è incoraggiare le persone a vedere e sentire com’è stare nei panni degli altri.”
Un film da non perdere perché August ha molte cose da insegnare a tutti e l’atmosfera natalizia ci offre “il sogno” che tale messaggio possa essere recepito da tutti!