Film – The legend of Tarzan

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The legend of Tarzan – Tarzan torna ancora una volta nelle sale cinematografiche e proprio in queste ore. Ad interpretare il mitico personaggio Alexander Skarsgard (Serie True Blood) ed alla regia David Yates con al suo attivo, tanto per citarne qualcuno, ben 4 film di Harry Potter, ed inoltre attori del calibro di Samuel L. Jackson e Christoph Waltz nonché la bella e brava Margot Robbie, certamente un cast di tutto rispertto. The Legend Of Tarzan, è costato 180 milioni di dollari, ambientato in una giungla popolata di animali, ricreata con gli effetti digitali in due enormi hangar di una vecchia fabbrica inglese di aeroplani.
Siamo in Africa Centrale, presso il fiume Congo: in una casa costruita su un albero, John Clayton II e sua moglie Alice danno alla luce un figlio. Alice muore poco dopo il parto per cause naturali, mentre Clayton viene ucciso da un gruppo di gorilla. Una volta salite sull’albero, una scimmia di nome Kala col suo figlio Akut, trovano il bambino, chiamato John Clayton III; Kala lo adotta e lo chiama Tarzan. Passano gli anni, e Tarzan diventa ben presto il leader del suo gruppo: un giorno, nella foresta, incontra una ragazza, Jane. I due si innamorano e si sposano.
Nello stesso periodo, il Re Leopoldo di Belgio ottiene il controllo delle risorse minerarie presenti in Congo, che hanno un enorme valore economico. Quando tali risorse iniziano a scarseggiare, Leopoldo invia il capitano Leon Rom a procurarsi più minerali. Giunto presso una cascata, Rom e i suoi uomini vengono sorpresi dall’attacco di una tribù, e da qui nasce un sanguinoso scontro, e tutti gli uomini della spedizione muoiono. Rom, unico superstite, parla col capo degli indigeni, Mbonga, il quale intende offrirgli i minerali in cambio di Tarzan, che uccise suo figlio anni prima dopo che egli aveva colpito a morte Kala.
La storia si sposta nella Londra del 1889. Il Primo Ministro Britannico sta parlando con John, ora Lord Greystoke, invitato da Re Leopoldo a guidare una spedizione a Boma. George Washington Williams sollecita John ad accettare la proposta, pensando che la fama che ha Tarzan in quel luogo possa facilitare la missione in un ambiente tanto pericoloso. In un primo momento, John si mostra riluttante, ma, una volta persuaso da George all’esterno dell’edificio, cambia idea e accetta. Più tardi, John trova Jane mentre sta tenendo una lezione ad un gruppo di bambini, e in privato le parla della spedizione. La ragazza pensa che il marito le stia chiedendo di andare con lui, ma è proprio quello che John vorrebbe evitare, dato che i due avevano già perso un figlio. Lei se ne va delusa, ma poi lui cambia idea e la convince a partecipare. Così, dopo un lungo viaggio sull’Oceano Atlantico, George, John e Jane si recano in Congo. Una volta giunto in quella terra selvaggia, John riscopre di nuovo le sue radici: si saluta con tre leoni conosciuti quando erano cuccioli, e porta George e Jane in una tribù Masai amichevole, da cui la coppia aveva trovato accoglienza durante il loro soggiorno in Africa. Quello che però i tre non sanno, è che Rom e i suoi uomini sono già sulle loro tracce: risalgono il Congo con un’altra nave, attaccano la tribù, ne uccidono il capo e ne catturano vari membri con Jane, in modo da attirare Tarzan per poi consegnarlo a Mbonga. George e John partono per trovare Jane e gli indigeni con sette compagni e, usando delle liane, raggiungono il treno che trasporta gli indigeni, ma anche pieno di soldati, prontamente respinti da Tarzan, mentre i membri della tribù vengono liberati. Nel frattempo, Rom decide di utilizzare i membri della tribù come schiavi nella sua spedizione. Sull’imbarcazione c’è un indigeno molto amico di Tarzan e Jane, Wasimbu, chiuso in una gabbia sospesa sopra l’acqua. A quel punto, i due escogitano un piano: Jane dice qualcosa a Wasimbu nella sua lingua, e Rom fa cadere la gabbia nell’acqua; una volta spostata la sua attenzione, Jane si getta in acqua e salva Wasimbu, con cui nuota verso la riva, evitando di essere colpiti dagli spari e sfuggendo all’attacco di un ippopotamo. Tarzan e George, intanto, si separano dagli indigeni, per evitare che Rom e i suoi uomini possano cercare di ucciderli. Sul loro cammino i due incontrano Akut, ora un maschio adulto e con cui Tarzan sa di dover combattere, poiché l’animale ormai lo considera un disertore per aver lasciato la giungla e la sua famiglia. I due lottano, e Akut ha subito la meglio su Tarzan, che con George s’inginocchia e s’inchina davanti alla scimmia in segno di rispetto. Tarzan e George incontrano Rom e i suoi uomini, che stanno portando una ricatturata Jane verso la tribù di Mbonga, i cui membri iniziano ad attaccare Tarzan, che riesce a batterli facilmente. Mbonga decide allora di affrontare Tarzan, ma anche questa volta quest’ultimo lo sconfigge e gli risparmia la vita, poiché è ben cosciente che Rom sarebbe in grado di ucciderli tutti per ottenere quello che vuole. Rom e i suoi uomini si preparano ad allontanarsi sulla loro imbarcazione per incontrarsi con altri minatori ed esploratori, ma il loro campo viene distrutto da un’enorme mandria di gnu. Tarzan ne cavalca uno verso l’imbarcazione, dove dopo una colluttazione, Tarzan dà Rom in pasto ai coccodrilli. George torna a casa ed espone l’operato di re Leopoldo al resto del mondo. Tarzan e Jane vivono ora nella giungla e danno il benvenuto al loro primo figlio.
Il film racconta il passato dell’eroe tramite dei flashback, decidendo invece di dare spazio a spettacolari sequenze d’azione e a un racconto più orientato verso un messaggio all’insegna del valore delle proprie origini e dei legami familiari.
Eccovi alcune curiosità sul film: Alexander Skarsgård ha svelato di aver accettato la parte per far felice suo padre Stellan, attore come lui e grande fan di Tarzan; ricorda ancora quando in casa guardavano i film con protagonista Johnny Weissmuller in videocassetta. La passione per il personaggio è stata trasmessa anche a suo fratello minore e proprio questo ha causato qualche preoccupazione alla star che temeva il giudizio del ragazzino e soprattutto di deluderlo rovinando così uno dei suoi eroi. Skarsgård ha dovuto sottoporsi a un duro allenamento pur di interpretare la parte e avere un fisico invidiabile. Per nove mesi, seguito dall’allenatore Magnus Lydgback, si è sottoposto a sessioni di training in palestra che prevedevano inizialmente pesi e cardio fitness, per poi passare a nuoto, corsa, boxe e arti marziali. Essenziale per ottenere il risultato finale anche la dieta, controllata in ogni minimo dettaglio. Alexander ha svelato che ha dovuto mangiare solo gli alimenti scelti pensando agli obiettivi da raggiungere e di dover fare sei piccoli pasti quotidiani.
La situazione è stata piuttosto difficile e l’interprete di Tarzan ha raccontato che Lydgback, vedendolo piuttosto provato, un giorno ha deciso di concedergli una pausa e di portarlo in un ristorante italiano, dove ha potuto mangiare tutto quello che voleva.
Margot ha raccontato di aver dovuto realmente sputare in faccia a Christoph Waltz durante una sequenza in cui Jane deve affrontare il villain del film.
L’attrice australiana era un po’ a disagio all’idea di doverlo fare ma il suo collega ha accettato la situazione senza esitazioni nonostante si sia dovuta girare la scena più di 10 volte.
Uno degli elementi più famosi legati al personaggio di Tarzan è il suo urlo. Alexander Skarsgård ha raccontato che la sua voce è stata unita a dei versi di animale per dare vita alla versione che si sente durante il film.

Raffaele Dicembrino




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