Cinema – Film – La cena di Natale

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Cinema – Film – La cena di Natale

Dopo il successo di “Io Che Amo Solo Te” tornano sul grande schermo le emozioni, le risate e gli isterismi dei personaggi che ci hanno fatto sognare la scorsa stagione cinematografica. Tutti di nuovo insieme per “La cena di Natale”.
Una Vigilia magica, con la presenza silenziosa e speciale della neve che imbianca la splendida Polignano a mare, dove tutti però sono più agitati del solito.
La più sconvolta è Matilde (Antonella Attili) che riceve un anello con smeraldo da Don Mimì (Michele Placido), suo marito, “colpevole” di averla troppo trascurata negli ultimi tempi… Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata con modestia il “Petruzzelli”, in cui ci si muove con l’ascensore e dove troneggia un albero di Natale alto quattro metri.
L’obiettivo di Matilde è chiaro: sfidare davanti a tutti Ninella (Maria Pia Calzone), la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella non si lascia intimidire, anche se ha sbagliato la tinta optando per un poco riuscito “biondo Kidman” ed è molto infastidita dalla presenza della Zia Pina (Veronica Pivetti) .
Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: Chiara (Laura Chiatti), incinta di otto mesi, e suo marito Damiano (Riccardo Scamarcio), che forse di donne ne ha messe incinta due! Nancy (Angela Semerano) diciassettenne ossessionata dalla verginità; Orlando (Eugenio Franceschini) avvocato gay, che sta tentando di dare un bimbo alla sua migliore amica lesbica, Daniela (Eva Riccobono) mentre viene corteggiato da Mario (Dario Aita). Tra gridolini isterici, introvabili capitoni, test di gravidanza, ansiolitici, blocchi di ascensori, scomparse di anelli, ritrovamenti, e colpi di scena, ne succederanno di tutti i colori.

Buona parte del cast è quella del primo episodio, da Riccardo Scamarcio (e siamo a tre film,contando anche “L’Uomo Perfetto”!) da Uccio De Santis. C’era bisogno di una zia milanese e nel momento in cui Veronica Pivetti è entrata nella stanza abbiamo chiuso il casting. Poi è arrivata una nuova amante per Damiano (Giulia Elettra Gorietti) e un probabile fidanzato per Orlando (Dario Aita). C’è anche una variazione sul tema: nel primo episodio Valentina Gadaleta faceva la
cameriera nella masseria del matrimonio ed ora è stata assunta in casa Scagliusi!

Molte le curiosità raccolte dal quaderno d’appunti del regista Marco Ponti: “Tornare a girare in Puglia è stato un vero e proprio ritorno a casa. E poi “Io che amo solo te” lo avevano visto davvero tutti! Abbiamo girato a Polignano a Mare la maggior parte degli ambienti con puntate a Monopoli, Martina Franca e Fasano. L’ultimo giorno di riprese, al tramonto sulla spiaggia di San Vito, è stato davvero difficile dire addio (arrivederci) a quella luce e a quelle persone!
Abbiamo girato a Maggio, ed eravamo un po’ preoccupati di dover inventare un Natale improbabile con la gente ormai in spiaggia ad abbronzarsi… Ma fortunatamente il Maestrale tanto amato da Bianchini ci ha dato una mano e ha portato temperature… natalizie. E così anche gli attori non soffrivano troppo intabarrati nei loro cappotti! Però quando abbiamo acceso tutte le luminarie natalizie create da quel geniaccio di Francesco Frigeri, e abbiamo sparato la neve finta… be’,
quello è stato un momento molto emozionante!
Tre sceneggiatori torinesi (Bianchini/Bodrato/Ponti), un direttore della fotografia torinese (Roberto Forza)… Dopo le riprese cercavamo dove andare a cena alle sette di sera, ma era ancora tutto chiuso. Poi abbiamo capito, finalmente, e aspettato un po’…
Quando abbiamo scritto la sceneggiatura abbiamo deciso che a differenza del romanzo, dove Chiara scopriva appena di essere incinta, qui la moglie di Damiano doveva essere all’ottavo mese della gravidanza. Poco dopo aver preso questa decisione mi chiama Laura Chiatti e mi dice che era incinta del suo secondo figlio e che per la data delle nostre riprese sarebbe stata… all’ottavo mese. Abbiamo disdetto il noleggio delle pance finte e abbiamo brindato.
Poi c’era anche Ivana Lotito (Mariangela), incinta al quarto mese. E Eva Riccobono con il suo passeggino. E naturalmente il primo bambino di Laura, anche lui sul passeggino, spinto dal fotografatissimo Marco Bocci. Insomma, più che un set, un asilo nido.
Perchè la musica di Emma? La prima volta che ho sentito la canzone “Quando le canzoni finiranno” la cantava… Luca Bianchini in un messaggio su Whatsapp, entusiasta per un ascolto in anteprima a casa di Emma. Poi è arrivata la vera voce di Emma e da allora la canzone non se n’è più andata dalla mia testa. Emma mi ha regalato un’emozione indimenticabile per i titoli di coda e per il trailer del film. Scritta da Diego Mancino e Dario Faini con dentro tutte le atmosfere dei romanzi e dei film, tutti insieme hanno restituito perfettamente quello che volevo raccontare… e c’è persino messo la “nostra” neve nel testo!”.
Poi un omaggio che ha fatto piacere un po’ a tuuti: il ricordo di Carlo Pedersoli (BUD SPENCER)
“Carlo Pedersoli, coi suoi film da solo o in coppia con Terence Hill, mi ha dato e continua a darmi tanta di quella gioia e di amore per il cinema che se io riuscissi ad uguagliarne un centesimo con i miei film sarei un uomo più che soddisfatto. Quando ho saputo che se n’era andato, ho pensato che quel cartello era il modo migliore che avevo per dirgli: grazie.




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