Cinema – Film – Jack Reacher punto di non ritorno

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Tom Cruise torna a vestire i panni dell’eroe di Child Lee, Jack Reacher. Nelle sale italiane si preannuncia un successo anche se alcuni critici non sono stati molto ‘gentili’ con il divo americano. Troppo spesso dietro le critiche si nasconde qualcosa e a Tom Cruise non viene perdonata, dai media, la sua appartenenza alla filosofia di Scientology dimenticando che si sta parlando di un attore leader nel suo campo e del suo film e non della sua vita privata.
Per chi come chi vi scrive segue Tom dai suo esordi è sempre emozionante vederlo recitare, seguirlo nel suo lavoro e negli applausi che ha conquistato partendo da zero, senza raccomandazioni di sorta, ma alzandosi presto tutte le mattine e facendo provini su provini. E poi, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o soltanto anche incrociarlo ha potuto scoprire una persona cordiale, gentile, un gran lavoratore con qualche ‘difettuccio’ legato alle difficoltà di trovare la donna della sua vita .
Cruise ha grandi doti: parlando con lui non stacca mai lo sguardo dal tuo viso, non si distrae, non si atteggia a vip e fa sentire chi ha innanzi la persona più importante del mondo. Strategie? I maligni rispondo affermativamente ma credetemi non è cosi!
Ebbene riecco Tom nei panni di Jack Reacher un ex militare che ha lasciato i gradi perché stufo di vedere tante cose che non andavano. Ma non ha smesso di rispettare le regole ed impegnarsi per il bene, il bello, la Verità. Vive solo, ramingo in un mondo pieno di cattivi e di menefreghismo ai quali cerca di rimediare non con ‘la giustizia e le leggi troppo spesso corrotte’ ma con le ‘REGOLE’ .
Già le regole: nella società odierna chi segue le regole è definito ‘rigido’ (nel migliore dei casi’), oppure ‘ottuso e superbo’ (nella definizione peggiore ma più utilizzata).
Reacker è un eroe a volte violento ma sempre alla ricerca del rispetto delle regole ed in questo secondo capitolo lo fa con maggiore intensità rispetto al primo film. Molti vogliono dipingere il personaggio come un secondo ‘Ethan Hunt’, un nuovo agente impegnato in ‘missioni impossibili’ ma non è così: Jack Reacher è un personaggio che, nell’indifferenza generale, difende su un autobus una donna picchiata dal convivente innanzi a passeggeri intenti ad infischiarsi dell’accaduto oppure che cerca di rimediare ad errori del passato difendendo, a rischio delle sua vita, la figlia da chi la minaccia oppure una conoscente finita in carcere (incastrata dai cattivi) per aver cercato di far rispettare le regole e la giustizia.
Indubbiamente il personaggio al cinema è più temerario e meno violento piuttosto che sulle pagine dei libri di Child Lee ma credetemi anche i libri (ormai siamo vicino al 20esimo) sono tutti da leggere e non ci si stanca di farlo: non a caso ne sono stati vendute 100 milioni di copie in tutto il mondo.
Il film “Jack Reacher punto di non ritorno” è spettacolare e non mancano pathos e scene rischiose girate, come sempre, da Tom Cruise, senza stuntman e provate e riprovate sino allo sfinimento per perfezionarle. Tom Cruise è fatto così ed è anche per questo suo perfezionismo nel lavoro che anche questo film sarà un successo.
La trama: Susan Turner (Cobie Smulders), maggiore dell’esercito che dirige la vecchia unità investigativa di Reacher, viene arrestata con l’accusa di spionaggio e Reacher, consapevole della sua innocenza, deve aiutarla ad uscire di prigione e scoprire la verità dietro una grande cospirazione del governo per proteggere i loro nomi e salvare le loro vite. Fuggitivo dalla legge, Reacher scopre un potenziale segreto del suo passato che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.,
Nel corso di un’intervista a Entertainment Weekly, Lee Child aveva espresso il proprio entusiasmo nel vedere il suo romanzo Never Go Back adattato sul grande schermo, e aveva elogiato l’impegno di Tom Cruise nel calarsi nel ruolo del protagonista. Child è anche soddisfatto della dinamica che si è instaurata tra Cruise e due dei co-protagonisti del nuovo film: Cobie Smulders, che interpreta Susan Turner, e Danika Yarosh, che ha il ruolo di una ragazza misteriosa.
“Anziché essere un lupo solitario, Jack Reacher diviene parte di una squadra a tre. Dovranno lavorare insieme per uscire dai guai, ma nessuno di loro ha familiarità con il concetto di prendere ordini. Sono tutti abituati a essere i capi di se stessi. Child è già stato protagonista di un breve cammeo nel primo film. Ne è previsto un altro anche nel secondo capitolo. Appare in una scena nella quale Reacher sta utilizzando un finto documento di identità per superare la sorveglianza in un aeroporto. Child sarà uno degli uomini in uniforme, che si insospettiscono circa la vera identità del protagonista.
Brava e belle Cobie Smulders ha affiancato Tom Cruise in questa caccia ai cattivi: “ E’ stato davvero divertente prendere parte a un film dove devi combattere per sopravvivere in ogni momento. Nessuna arma, nessun super aggeggio che fornisce superpoteri, nessuno SHIELD a coprirti le spalle. Sei in fuga.
La Smulders ha approfondito poi la relazione tra il suo personaggio, il maggiore Susan Turner, e quello di Cruise: “E’ un’interessante dinamica quella che intercorre tra questi due personaggi, che sono così abituati ad agire da soli e ad essere al comando. Ora devono lavorare insieme. Inizialmente va terribilmente male e devono cambiare la loro natura”.
A complicare ulteriormente il tutto si palesa la presunta figlia (Danika Yarosh) di Reacher, che secondo la Smulders: “Diventa un ingrediente fondamentale della storia. Quindi ora siamo di fronte a questa folle dinamica familiare. Il mio personaggio non desidera essere invischiata con questo tipo di responsabilità, così c’è un costante scontro di idee. Allo stesso tempo sono tutti braccati e inseguiti”. Infine i due protagonisti devono resistere alla tentazione: “Sono due persone che non hanno molto tempo per avere un appuntamento. Iniziano con una semplice relazione di amicizia e aiutandosi a vicenda, ma poi evolve in qualcosa di più. Reacher decide di cercare la Turner e di chiederle un appuntamento”.
Tom Cruise parlando di Jack Reacher al David Letterman Show l’ha definito “Un eroe analogico in un’era digitale” e credo che definizione migliore non possa esistere”.
Lee Child scrittore ed autore ha aggiunto: “Jack Reacher for President”?. “ Reacher sarebbe perfetto. Sono certo che non farebbe parte di nessuno schieramento politico: la storia americana ci insegna che sono esistiti presidenti come il generale Eisenhower, eletto dai repubblicani ma non repubblicano fino al midollo. A lui non interessava dare appoggio a ciascuna delle due parti, piuttosto gli importava garantire un equilibrio e far funzionare le cose. Quindi se mi chiedi di Reacher, lui sarebbe un presidente fantastico: scremerebbe la politica da tutte le sue aberrazioni e riuscirebbe davvero a portare un cambiamento.
Quest’ultima frase mi fa ripensare al giorno in cui Jack Reacher è nato nella sua mente. Il giorno che hai perso il lavoro come autore televisivo. Eri stato licenziato. E’ giusto sostenere dunque che Reacher è un po’ figlio della tua collera?
“Assolutamente sì. E’ nato dalla mia rabbia e dal mio disgusto, dopo che la compagnia per cui lavoravo era fallita e noi impiegati venivamo buttati fuori. Ho cercato di creare un parallelo con il mondo di Reacher ripensando al cambiamento avvenuto nell’esercito statunitense: prima era come una macchina enorme e ben oliata, dopo il crollo dell’Unione Sovietica invece è stato ridotto di numero e tante persone come Reacher – molti dei quali non avevano nient’altro nella vita tranne che l’esercito – si sono ritrovate per strada. Letteralmente. La rabbia di Reacher è la mia. Così come la sua componente selvaggia. Lui è un simbolo per tutti noi.
Ha ancora in mente di concludere la saga con un libro intitolato “Die Alone” (lett. Morire soli) in cui vedremo Reacher ucciso brutalmente? Esiste già un manoscritto da qualche parte?
“Sai una cosa? Ho cambiato idea su questo argomento. Quello che ho imparato è che quando si tratta di saghe letterarie è il lettore a comandare. Se vorranno ancora storie su Reacher io le scriverò. Quando arriverà il momento di scrivere l’ultimo libro credo sarebbe troppo crudele ucciderlo. Farei male ai fan. Ecco perché probabilmente penserò a un finale più sobrio, più metaforico. Forse un giorno fermerà il suo cammino e si stabilirà in qualche città. Forse prenderà anche un cane. Potrei concluderla così la saga, con l’ingresso di Reacher a una nuova fase della sua vita”.
Sia Punto di non ritorno sia il successivo libro Night School vedono Reacher affiancato da un’eroina action. Nel caso del film il personaggio di Cobie Smulders, nel libro invece ritroveremo la vecchia socia di Reacher, il sergente Frances Neagley. Parliamo del tuo approccio nel descrivere personaggi femminili action: quanto rappresenta uno sforzo considerato che hai già un protagonista che è il maschio alpha?

Uno sforzo? In realtà mi piace molto scrivere di donne e cerco di rappresentarle in maniera onesta rispetto ad altri scrittori. Se sei onesto, allora ti libererai da stereotipi e preconcetti. Ecco la verità: le donne sono altrettanto forti, altrettanto dure e altrettanto intelligenti degli uomini. Se non di più. Trovo molto semplice scrivere quei personaggi femminili. Nel caso di Punto di non ritorno c’è una donna che è un po’ lo specchio di Reacher: hanno lo stesso lavoro e le stesse responsabilità ed è difficile per loro collaborare perché entrambi sono predisposti al comando. La verità è che sono tutti e due l’alpha del branco”.
La saga di Reacher è accessibile da qualsiasi punto: qualunque lettore può iniziarla scegliendo anche a caso uno dei libri. Al cinema hanno prima adattato il nono romanzo e adesso il diciottesimo. Perché proprio quello? Perché Punto di non ritorno?
“Secondo me perché include una dinamica narrativa alla quale i realizzatori non hanno resistito: quell’attrazione tra i personaggi speculari di Tom Cruise e Cobie Smulders. A un certo punto abbiamo anche un altro personaggio femminile che viene trascinato nell’azione. Diventa quindi un trio, una cosa molto vicina a una famiglia, con uno schema simile a “padre, madre e figlia”. I realizzatori hanno creduto in questo materiale e lo hanno reso al meglio. Ora ci sono due donne che sono perfettamente in grado di tenere testa a Tom Cruise sia da un punto di vista di carisma da star sia per quanto riguarda l’essere coinvolti in scene d’azione spettacolari.
Jack Reacher: Punto di non ritorno è da poche ore nei cinema distribuito dalla Universal Pictures. Il romanzo omonimo è edito in Italia da Longanesi. E per i fan di Tom Cruise l’attesa non sarà lunga: è in arrivo “Top Gun 2”.




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