A Sanremo vincono Mahmood e Blanco tra le polemiche

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Sanremo –  Vittoria con Brividi di Mahmood e Blanco al Festival. Premio della Critica a Massimo Ranieri. Si conclude con questi verdetti l’ennesimo festival polemico della storia.

Rispettate tutte le previsioni: nella terna finale sono entrati anche gli altri favoriti, Elisa e Gianni Morandi, seconda e terzo, e anche il Premio della Critica è andato all’atteso Massimo Ranieri, davanti agli altrettanto pronosticati Giovanni Truppi ed Elisa. Insomma, un podio con tre generazioni di cantanti e una giuria della critica che si è dimostrata molto attenta alla qualità.

“Una nuova perla che si aggiunge al filo che mi porto dietro idealmente”. Un emozionatissimo Massimo Ranieri riceve il Premio della Critica Mia Martini assegnato dalla sala stampa.

“Nel mio filo di perle ci sono tutti coloro che mi hanno amato e che hanno fatto crescere come uomo: Giorgio Strehler, Bolognini, De Sica, Damiano, Steno, Lelouch. Oggi ne aggiungo una particolare, molto importante, inimmaginabile. Non me lo aspettavo, è una sorpresa meravigliosa”, ha detto Ranieri aggiungendo che “la Befana è arrivata tardi, ma meglio tardi che mai”.
Il brano parla di migranti “ed è un problema che viviamo drammaticamente ancora oggi. Anche io sono stato emigrante, anche solo per un mese a 13 anni: ero la spalla di Sergio Bruni.
Ho attraversato l’oceano ed ero terrorizzato. Attraverso questa canzone ho rivisto quella scena e ho pensato penso a questi poveri cristi che viaggiano su questi barconi, senza acqua, senza cibo, alle intemperie”.
E prima di sciogliersi in un pianto liberatorio, fa un appello ai giornalisti: “abbiamo bisogno di voi, la canzone va difesa, sperando che presto si riprenda a lavorare”.

Mario Adinolfi all’attacco social dei vincitori di Sanremo 2022Mahmood e Blanco. “Dopo aver rubato la vittoria a Ultimo, sulla spinta dell’ideologia immigrazionista allora da contrapporre a Salvini, stavolta Mahmood – scrive sui social il leader del Popolo della Famiglia – opera il furto ai danni di due giganti della musica italiana (Elisa e Morandi) che hanno la sfortuna di essere etero quando dominano gli Lgbt. La sproporzione clamorosa tra cantanti gay (o gayish o bisex o fluid) a cui è stato consentito di tutto pur di proporre in maniera chiara e dura che l’ideologia gender è vincente rispetto al numero di cantanti etero tutti confinati nell’area ‘vecchi’, non rispecchia in nulla la società italiana. Ma che scrivo a fare. Sono riusciti a farvi diventare così coglioni da non capire che non esistono poteri buoni”, conclude, citando De Andrè.

Solo qualche ora prima, un’altra stoccata via tweet: “Ho già dedicato il mio apprezzamento a Ana Mena, ingiustamente massacrata dai giornalisti italiani perché sa essere bella, bionda e etero. 10, 10, 10 da me.”




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