Putin – Il presidente russo Vladimir Putin è a Roma. Dopo essere atterrato a Fiumicino il presidente della Federazione è ora in Vaticano, dove viene ricevuto in udienza da papa Francesco. Il corteo di auto, proveniente direttamente da Fiumicino, è giunto in Vaticano attraversando Piazza San Pietro e l’Arco delle Campane, per raggiungere quindi il Cortile di San Damaso.
Qui Putin e il suo seguito, in presenza del picchetto d’onore della Guardia Svizzera, sono accolti dal prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gaenswein, che poi li accompagna all’ascensore per salire alla Terza Loggia e all’incontro col Pontefice.
Quello di oggi è il terzo incontro in Vaticano tra papa Francesco e Vladimir Putin. Il primo fu il 25 novembre 2013 e il secondo il 10 giugno 2015. Ma in tutto le udienze avute da Putin con tre Papi in 19 anni salgono a sei, dato che il 6 giugno 2000 e il 5 novembre 2003 incontrò anche Giovanni Paolo II e il 13 marzo 2007 Benedetto XVI, tanto da diventare in assoluto uno dei più ‘assidui’ capi di Stato in visita Oltretevere.
Più tardi vedrà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e nel pomeriggio il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. In serata la cena a Villa Madama anche con i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Previsto infine un incontro privato con Silvio Berlusconi.
La Russia è “riconoscente” all’Italia perché, pur nella situazione difficile a livello internazionale, “cerca di migliorare sia le relazioni bilaterali che quelle tra la Federazione Russa e l’Unione Europea nel suo complesso”. È il punto di vista del presidente Vladimir Putin, emerso nel corso dell’incontro con le agenzie internazionali, discutendo i vari aspetti della sua imminente visita a Roma, il prossimo luglio.
“Mi aspetto – ha precisato – ampie discussioni sia di carattere bilaterale sia sulle questioni dei rapporti internazionali e tra la Russia e l’Europa in generale”. Ed è qui che Putin tocca il tasto delle sanzioni e chiarisce di non aspettarsi una sponda decisiva dall’Italia.
“L’Italia è un membro disciplinato della comunità europea, un membro disciplinato della Nato: dunque non prevediamo dei cambiamenti a meno che l’Italia non adotti autonomamente delle decisioni in contrasto con le principali correnti nella comunità occidentale, nel mainstream”. “Ma perché questo accada – prosegue Putin – ci dovrebbe essere una situazione ben diversa, un’altra politica mondiale e un’altra politica nazionale di molti paesi, compresa l’Italia.
Il mondo oggi non è ancora pronto per un tale livello di sovranità e penso che nemmeno i singoli paesi dell’Europa siano pronti”.
Detto questo, le relazioni fra i due paesi sono “ottimi, speciali”, e l’aderenza di Roma al mainstream “non ci intimorisce”. “Non c’è nulla di terribile, tant’è vero che ci attendiamo dei progressi nei rapporti bilaterali, anche sul piano economico. Quel che apprezziamo in modo particolare è che sia da noi in Russia che da voi in Italia, indipendentemente dal contesto politico interno, c’è un consenso nazionale verso il mantenimento e lo sviluppo dei buoni rapporti fra noi. È una cosa che sentiamo davvero e siamo molto grati per questo al popolo italiano: perché la politica di certo non può non tenere conto dei sentimenti dei propri cittadini”.