STROMBOLI – Lo Stromboli ha ripreso ad eruttare. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo, segnala che «si è osservata, dalle immagini della rete di videosorveglianza, una esplosione di intensità maggiore rispetto alla normale attività stromboliana, seguita da altre esplosioni di minore intensità. L’ampiezza media del tremore vulcanico non ha mostrato variazioni significative e si mantiene nell’intervallo dei valori medio-bassi. I dati delle reti di monitoraggio geodetico dell’isola di Stromboli non mostrano variazioni significative».
L’isola di Stromboli è un vulcano attivo che fa parte dell’arcipelago delle isole Eolie (di cui é la più settentrionale) che collettivamente fanno parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Le sue origini sono datate a circa 200 mila anni fa, quando un primo vulcano attivo di grandi dimensioni emerse dal mare, in posizione Nord Est rispetto all’isola; di questo vulcano antico rimane soltanto il condotto solidificato (camino) rappresentato da Strombolicchio fatto di ripide scogliere a picco sul mare, privo di acqua e terreno coltivabile. Ospita due specie viventi: una animale (la lucertola delle Eolie) e l’altra vegetale (La Bassia Saxicola) ) in via di estinzione. È inoltre sede di un faro automatizzato ed alimentato ad energia solare. L’altitudine dell’isola di Stromboli è di 924 metri sul livello del mare e l’isola si estende su una superficie di 12,2 Km quadrati. Il principale borgo abitato è quello di San Vincenzo (detto comunemente e semplicemente Stromboli) con le spiagge di Scari, Piscità e Ficogrande. Ficogrande anticamente era il borgo degli armatori. La popolazione residente di San Vincenzo é attualmente di circa 600 abitanti. L’altro borgo abitato é Ginostra ma di esso parliamo più avanti perché ha una particolarità da evidenziare. A San Vincenzo c’è una scuola elementare e media. Dopo tali scuole solitamente i ragazzi vanno a Lipari dove sono presenti alcune Scuole secondarie di secondo grado. Stromboli é raggiungibile da Napoli, Lipari, Milazzo e Messina con un traghetto e nella stagione estiva anche in aliscafo non solo dalle località già citate ma anche da Reggio Calabria, Vibo Valentia e Tropea.
Storia
Da scoperte e ricerche archeologiche iniziate nel 1980 é emerso che l’isola era abitata già nel Neolitico e vi sorgeva un villaggio posto nella parte nord-orientale di Stromboli: il villaggio di San Vincenzo.
Il villaggio è stato scoperto nel 1980 e oggetto di accurati studi dal 2009 che hanno portato alla rilevazione di insediamenti del neolitico, dell’età del bronzo (con ritrovamenti di manufatti creati secondo lo stile della Cultura di Capo Graziano ) quindi in Epoca Romana e poi Medievale. L’economia si basava soprattutto su un fruttuoso commercio di Ceramica che però costò a San Vincenzo una terribile depredazione che costrinse gli abitanti a spostarsi più a monte.
Da quel momento l’economia di Stromboli si è sempre basata sulle produzioni agricole tipicamente mediterranee anche grazie alla straordinaria fertilità del terreno: olivo, vite (malvasia coltivato basso in terreni terrazzati), fichi – e poi sulla pesca. Fino al XIX secolo questa economia fu molto fiorente e nel 1891 Stromboli contava oltre 2.500 abitanti.
Dopo il 1860 le condizioni economiche peggiorarono a causa di frequenti eruzioni e terremoti (in particolare la devastante eruzione del 1930) ma soprattutto per l’attacco della peronospora che negli anni trenta sterminò le viti cosicchè una grandissima maggioranza degli Strombolani emigrò in Australia ed America e l’isola rischiò di restare abbandonata.
Per merito del film girato sull’isola nel 1949 da Roberto Rossellini “Stromboli Terra di Dio” le Isole Eolie sono finite sugli schermi cinematografici di tutto il Mondo, favorendo l’avvento del Turismo che è oggi il motore principale dell’economia Eoliana. Una curiosità: Jules Verne ha ambientato a Stromboli la fine del suo “Viaggio al centro della Terra”.
L’origine del nome
Il vulcano è chiamato dai suoi abitanti (Strombolani) Struògnoli, ma maggiormente Iddu (Lui), in quanto si credeva avesse una natura divina per via dei fenomeni naturali. Il nome proviene dal greco antico Στρογγύλη (rotondo). In dialetto siciliano lo strummulu é la trottola.
Stromboli dà il nome ad un tipo di vulcani caratterizzati dalla sua stessa un’attività vulcanica effusiva (vulcani con attività stromboliana).
Il porto più piccolo del mondo
A sud-ovest dell’isola, oltre la Sciara del Fuoco e raggiungibile solo via mare, sorge il minuscolo borgo di Ginostra, entrato nel Guinness dei primati come il porto più piccolo del Mondo e che, abbastanza recentemente, é stato dotato di un molo per l’attracco delle navi. Abitata d’inverno da appena 15 persone presenta l’ulteriore caratteristica di avere come unico mezzo di trasporto terrestre il mulo, in siciliano “u sceccu“.
Architettura tradizionale
L’architettura tradizionale di Stromboli è quella tipica eoliana, con abitazioni realizzate di norma in pietra lavica (spesso intonacata a calce bianca), seguendo un sistema a moduli che prevede l’accostamento di elementi a cubo col tetto piatto (astricu) e non comunicanti tra loro ma aperti sul bagghiu, il terrazzo-cortile caratteristico di queste abitazioni, cuore della casa e punto d’incontro. Le case sono state costruite e si sono evolute nel tempo per garantire una gradevole abitabilità sia in presenza di un clima non favorevole ed per poter reggere allo stress meccanico di varie intensità di terremoti.
Le case più grandi sono dotate di ampie terrazze o giardini ornati da piante da fiore ed alberi da frutta. Le strette stradine del paesino sono percorribili solo da piccole auto e motorini elettrici e da motoapi. Di notte l’illuminazione pubblica é totalmente assente, per mantenere intatto il fascino del tempo passato e dare la possibilità di ammirare il cielo stellato e, nei momenti in cui si verificano e ci si trova in una posizione favorevole per la vista, anche le esplosioni del vulcano.