Sap – In queste ore due prese di posizione giungono dal Sap: andiamo a rivisitarle insieme.
La prima riguarda le condanne per chi mette a repentaglio la vita di un tutore dell’ordine.
27 anni di carcere per gli antagonisti che hanno ferito poliziotto. Paoloni (Sap): «Soddisfatti. Speriamo siano le prime condanne di una lunga serie»
«La condanna a 9 anni ciascuno per tre antagonisti che due anni fa, hanno attentato alla vita di un nostro collega artificiere, segnano un primo passo importante. Siamo soddisfatti, anche se il collega non riavrà mai indietro ciò che gli è stato portato via per sempre».
A dichiararlo è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
«Questa pronuncia dei giudici apre un varco in tante altre situazioni simili. E’ importante – prosegue Paoloni – che chiunque si renda responsabile di violenza ai danni di uomini e donne in divisa, paghi per la gravità di quanto commesso. Nel caso di specie, il collega ha perso la mano e rischiato la vita. Auspichiamo – conclude – pene sempre più severe per chi compie veri e propri atti di terrorismo».
La seconda riguarda la polemica sulle scorte ed il caso del senatore a vita Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano in vacanza con 4 agenti di scorta. Paoloni (Sap): «Ci sono priorità più importanti, Napolitano può scegliere vacanze meno impegnative» «Quattro agenti di scorta per Giorgio Napolitano e per sua moglie. Due ciascuno, in modo tale da potersi spostare per le proprie esigenze. E’ la richiesta pervenuta alla questura di Livorno, dove il presidente emerito e sua moglie, sono in vacanza per 45 giorni. Intanto i colleghi sono costretti a turni sfiancanti e mal retribuiti perché mancano uomini sul territorio».
Lo riferisce Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), in merito all’assegnazione di uomini per la scorta, chiesta dal presidente emerito Giorgio Napolitano per la sua vacanza a Marina di Cecina
«L’apparato della sicurezza è al collasso per i tagli dissennati applicati dai precedenti esecutivi, e spacciati per “razionalizzazione”. Non abbiamo vestiario, non abbiamo uomini e non abbiamo mezzi. Livorno – prosegue – risente poi particolarmente di queste difficoltà. Sono pochi gli uomini addetti al controllo del territorio per la repressione dei reati. E’ inammissibile assegnarne ben quattro per le vacanze di Napolitano e consorte. Andrebbero riviste le scorte, razionalizzare in tal senso. E nel frattempo – conclude – Napolitano potrebbe scegliere di fare vacanze meno
impegnative».