La Polstrada ha lanciato l’allarme: gli incidenti stradali che riguardano i motociclisti sono in aumento sottolineando che l’incremento più significativo è avvenuto nelle ore notturne: nella fascia oraria 22.00-06.00. In tali orari risultano 443 incidenti mortali (62 in più di quanto avvenuto nel 2014) causa di 483 vittime (56 in più). Sorprende il fatto che sia in calo il numero dei morti al di sotto dei 30 anni in diminuzione del 6%: 442 contro 470 del 2014 (28 morti in meno).
Restano comunque allarmanti i dati sugli incidenti stradali: troppe le vittime, troppe le vite spezzate da distrazioni, desiderio di evasione, mancanza di responsabilità, incapacità fisiche o mentali più o meno provvisorie. Il problema si aggrava se si sottolinea che molto spesso chi causa un incidente mette fine alla vita di ignari ed incolpevoli passanti.
Per quel che concerne le due ruote va segnalato che cresce il numero delle vittime tra i motociclisti.
Nell’anno appena concluso (2015) i guidatori di moto che hanno perso la vita sono stati 471, in aumento di 81 unità rispetto al 2014, con un aumento in percentuale del 21%.
male anche le statistiche sulle vittime tra i pedoni. I malcapitati cittadini che amano camminare per le strade rischiano sempre di più la loro vita: in aumento del 3,6% in calo invece il numero di ciclisti vittime di incidenti.
I mesi che hanno segnato in negativo le stime sono quelli estivi e soprattutto i mesi invernali di gennaio e dicembre con un incremento delle tragedie stradali del 13,5% rispetto al medesimo periodo del 2014 (66 morti in più).
In lieve crescita anche le morti tra i pedoni (+3,6%, 204 contro i 197 dell’anno precedente). In calo del 12% le vittime tra i ciclisti (12 morti in meno, 87 contro 99.
I dati sono allarmanti e sono al via nuove campagne di sensibilizzazione: quella più “antica ” appare essere sempre la più significativa e recita così. “Rallenta, meglio perdere un minuto che la vita” e nella società attuale del mordi e fuggi resta un appello veramente calzante.