ORA LEGALE – Come ogni anno, nel 2024 in Italia ci saranno due cambi d’ora: uno per passare all’ora legale e un altro per ritornare all’ora solare, due aggiustamenti degli orologi che consistono nell’anticipare o posticipare di un’ora, una volta a marzo e un’altra volta a ottobre. Nello specifico, il prossimo 30 marzo passeremo all’ora legale. Secondo quanto riportato dall’Istituto Geografico Nazionale (IGN), per “periodo dell’ora legale” si intende la fase dell’anno durante la quale l’ora viene anticipata di sessanta minuti rispetto all’orario del resto dell’anno, sebbene in realtà si tratti di un periodo di primavera-estate.
Conseguenze economiche del cambio d’ora in Italia |
Dopo la crisi petrolifera del 1973, l’ora legale è stata generalizzata come modo per guadagnare ore di luce solare e risparmiare energia. I primi paesi europei ad adottare questo metodo furono Italia e Malta, seguiti gradualmente da altri paesi. Nel 2000, il cambio d’ora divenne obbligatorio.
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Cosa ne pensano i cittadini del cambio d’ora? |
In Italia, la maggior parte dei cittadini sembra percepire il cambio d’ora come non vantaggioso, né dal punto di vista economico né generale. Questa percezione è supportata da dati che evidenziano come il cambiamento orario non solo ha un impatto minimo sul risparmio energetico, ma porta anche a conseguenze negative su vari aspetti della vita quotidiana e del benessere individuale.
Un altro studio raccolto di Sky Tg24 mostra inoltre che il 67,1% degli italiani afferma di voler “eliminare il cambio d’ora”, rispetto a un 22,2% che preferisce “continuare come fino ad ora”, secondo il sondaggio di Sky Tg24, realizzato a marzo, su questioni di attualità. Insomma, gli italiani hanno espresso le recensioni sull’ora legale piuttosto chiaramente.
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