Migranti: lo sbarco di Pozzallo

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Migranti – A Pozzallo sono arrivati 363 migranti, di cui 298 uomini, 8 donne e 57 minori. Tre uomini sono stati ricoverati in ospedale: uno per una frattura avuta in Libia, uno per astenia e uno per difficoltà respiratorie.  Le operazioni di sbarco sono state molto più lunghe rispetto a quelle ordinarie: “Abbiamo ritenuto di essere presenti in banchina – dice il direttore sanitario dell’Asp – perché c’era l’esigenza di fare i dovuti accertamenti dopo la dichiarazione dello stato di emergenza deciso dal governo in seguito all’epidemia del coronavirus. I controlli sono stati effettuati con serenità e lo sbarco si è chiuso senza alcun intoppo”. I migranti sono stati trasferiti tutti nell’hot spot di Pozzallo e vi resteranno in attesa della ridistribuzione su scala europea, in base al pre-accordo di Malta.

Intanto, gli uomini della Squadra mobile di Ragusa hanno avviato le indagini per individuare i possibili scafisti che hanno fatto lasciare la Libia ai migranti a bordo di cinque diverse barche.  Arrivati a Pozzallo migranti da 21 Paesi  La nave dell’Ong spagnola Open Arms, con 343 migranti a bordo, è attraccata domenica nel porto di Pozzallo.  I migranti sono stati soccorsi in 5 diverse operazioni. Imponente la macchina dell’accoglienza, con ambulanze e medici in banchina,trattandosi del primo sbarco dopo l’emergenza sanitaria.  Dalla nave della Ong spagnola sono sbarcati migranti di 21 differenti Paesi, in maggioranza provenienti da Sudan e Bangladesh.

I controlli sanitari, prima a bordo, eseguiti dal medico di porto Vincenzo Morello, e a poi in banchina con i sanitari dell’Asp 7, hanno portato al ricovero di 3 migranti: due per contusioni pregresse e una per problemi respiratori. Gli altri 360 migranti sono stati trasferiti nel locale hot spot in attesa di essere ridistribuiti negli altri paesi europei in seguito al preaccordo di Malta. Nonostante l’alto numero di migranti sbarcati, l’hot spot di Pozzallo è in grado di ospitare i profughi per alcuni giorni.




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