La Sicilia e le meraviglie del mare

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La Sicilia e le meraviglie del mare
Da sotto la sabbia si affacciano la piccola testa e le pinne di una tartarughina, poi un’altra e un’altra ancora, decine, sotto gli occhi increduli dei bagnanti. I piccoli di Caretta Caretta emergono dalla sabbia e iniziano la loro corsa verso il mare. Uno spettacolo emozionante che ha sorpreso ieri i turisti della spiaggia di Porto Palo a Menfi (Ag), oppure di Naso a Messina. Il nido, infatti, era sfuggito al Wwf che ora ha posto sotto controllo il sito. Ma in questa estate si rincorrono gli avvistamenti: balene, squali, delfini, complici anche gli smartphone che consentono di divulgare gli incontri ravvicinati, ma anche il positivo segnale della presenza nei nostri mari di animali da ammirare e proteggere.

Secondo gli esperti con il riscaldamento delle acque della stagione estiva sono in genere numerosi gli esemplari che si avvicinano alle coste ioniche e tirreniche. A metà luglio uno squalo bianco di circa 5 metri è stato avvistato da una feluca in cerca di pesce spada e un altro è stato segnalato da un gruppo di sub nel Siracusano.
Il muso baffuto di una rara foca monaca è stato invece immortalato da una delle sette foto trappole piazzate nelle grotte delle isole Egadi dai ricercatori dell’Ispra e dell’Ente Gestore dell’Area marina protetta (Amp), in collaborazione con il ministero dell’Ambiente per monitorare la presenza dell’animale nell’arcipelago.

L’avvistamento di una foca monaca è un avvenimento raro e quindi di straordinaria importanza che richiede comportamenti di grande sensibilità e rispetto. Per questo motivo l’Area marina protetta Isole Egadi e l’Ispra rilanciano anche questa estate, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, l’iniziativa “Foca monaca”: un appello a tutti i turisti ed ai naviganti che frequentano i nostri mari e le nostre coste in caso di avvistamenti; se si incontra una foca, spegnere i motori delle barche, lasciare che le foche si allontanino, non disturbare o inseguirle, non cercare di avvicinarsi, non entrare in acqua. Soprattutto se l’animale fosse insieme ai cuccioli non cercare di avvicinarli, la foca spaventata potrebbe abbandonare i piccoli.




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