Inaugurato il tunnel del San Gottardo

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san gottardo galleria
Inaugurato il tunnel più lungo e più profondo del mondo: si tratta del tunnel di 57 chilometri, che passa sotto il San Gottardo, in Svizzera. L’opera di straordinaria tecnica ingegneristica ridefinirà la mappa dei trasporti in Europa e avrà un ruolo chiave nei traffici tra il nord e il sud del continente. Il premier italiano,Matteo Renzi, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese, Francois Hollande, e altri leader europei hanno compito la traversata inaugurale a bordo del treno “Gottardo 2016″. La linea, però, entrerà in esercizio ad autunno inoltrato. L’inaugurazione ha visto anche un momento interreligioso, con la benedizione da parte di alcuni esponenti dei principali credi presenti nel Paese. A rappresentare i cristiani della Svizzera, il benedettino padre Martin Werlen, abate emerito di Einsiedeln che ha dichiarato alla stampa: Quello che ci ha fatto tanto piacere è stata la grande partecipazione. Gli organizzatori pensavano che nell’opinione pubblica non ci sarebbe stata accoglienza né interesse, invece nelle ultime settimane questo evento è stato al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. Ci fa molto piacere renderci conto che per la gente il “cosa” e il “come” della religione non è indifferente. E oggi, nel cantiere, in un progetto che unisce le persone tra loro, che fa muovere le persone, noi – rappresentanti delle grandi religioni monoteistiche, insieme con i rappresentanti di quel gruppo che non fa capo ad alcuna appartenenza religiosa – abbiamo potuto dire una parola buona: letteralmente, una “benedizione”, perché “benedictio” è la “parola buona”, “bene dicere”, cioè “benedire”, significa “parlare bene”. E una “parola buona” noi oggi abbiamo potuto dirla alle persone che hanno lavorato al progetto, alle nove persone che hanno perso la vita nella realizzazione di questo progetto e ai loro familiari, alle persone che lavoreranno a questa opera in futuro – perché noi dimentichiamo spesso che il lavoro, in queste opere, continua sempre, non finisce mai – e a tutte le persone che viaggeranno in questo tunnel.

In realtà, il San Gottardo non è un monte ma un massiccio: tutta la zona è montuosa e rappresenta il più potente “separatore” tra Nord e Sud. Trovo che rappresenti anche una grande similitudine per noi: noi non ci fermiamo davanti alle difficoltà, come non ci fermiamo davanti alle montagne molto alte, e non ci rassegniamo ma cerchiamo e troviamo strade per congiungerci. E il tunnel è una di queste strade per congiungersi. E proprio in questa epoca in cui viviamo, nella quale abbiamo ripreso ad alzare muri, chiudere frontiere, stendere filo spinato, il tunnel rappresenta un’apertura che consegniamo al mondo, un’apertura che collega: che collega tra Nord e Sud, che collega le persone. Quando poi saremo nel treno e percorreremo il tunnel, ci accorgeremo che in quel tunnel viaggeranno persone di religioni completamente diverse, persone che non hanno alcuna appartenenza religiosa… E noi, questa mattina, abbiamo voluto portare nella festa per l’inaugurazione anche questa specifica dinamica.




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