Il Giubileo dei record

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I pellegrini giunti finora a Roma per il Giubileo hanno superato la quota di cinque milioni. Lo riferisce il sito ufficiale dell’Anno Santo straordinario della Misericordia, facente capo al Pontificio Consiglio della Nuova evangelizzazione, che nel suo ultimo aggiornamento fornisce la cifra di 5.087.000 partecipanti al Giubileo a Roma.

Nonostante le difficoltà legate alla crisi economica ed all’effetto terrorismo i pellegrini non hanno rinunciato alla loro visita a Roma con tanto di pellegrinaggio in Vaticano nonostante vi siano nel mondo diecimila Porte Sante aperte in questo Anno della misericordia.

Roma e la basilica vaticana restano sicuramente il punto focale di questo cammino di conversione, ma nelle diocesi di tutto il mondo è possibile, per volere del Vescovo di Roma, compiere lo stesso pellegrinaggio penitenziale.

È nello stile di Papa Francesco offrire strade nuove, prospettive innovative, possibilità per tutti. Ma come non ricordare che proprio San Giovanni Paolo II in uno dei suoi primi viaggi internazionali, parlando con i giornalisti, sottolineava la novità del tempo: “Sono il parroco del mondo e non è pensabile che la parrocchia più lontana non possa vedere il suo parroco, almeno una volta”. Ecco allora che il viaggio diventa elemento chiave del magistero del Papa “venuto da un paese lontano” e poi il fascino di Roma resta immutato nei secoli.

 

Sino ad oggi il numero maggiore di presenze si è registrato nei giorni dedicati a Padre Pio e San Leopoldo Mandic, due pilastri della misericordia, ai quali migliaia di fedeli hanno voluto rendere omaggio in San Pietro. Facile prevedere un flusso record di fedeli anche per il prossimo 4 settembre in occasione della canonizzazione della “piccola matita nelle mani di Dio”, Madre Teresa di Calcutta, che Papa Francesco proclamerà santa.

 

La religiosa, famosa in tutto il mondo, fondatrice di numerose opere di carità, ha vissuto una vita di donazione all’altro, a cominciare dai poveri malati ed emarginati raccolti lungo le strade di Calcutta. A Madre Teresa Paolo VI donò la macchina utilizzata durante gli spostamenti. Qualche mese dopo ricevette in Vaticano una lettera della religiosa che, ringraziandolo, scriveva: “Ho venduto la macchina che mi ha donato, e ho comprato latte e riso per i miei bambini”.

L’anno Santo voluto da Papa Francesco va proprio in questa direzione: conversione personale e impegno verso coloro che si trovano in difficoltà, in quelle periferie dell’esistenza dove non deve mai mancare il messaggio di amore e di speranza che è proprio di ogni Giubileo.

 

Ma Roma ed i suoi abitanti come stanno vivendo l’evento giubilare?

 

La capitale è monitorata continuamente e vi sono al lavoro nutriti gruppi di lavoratori del settore ma anche molti volontari. Per l’Anno Santo, alle 24mila unità delle forze dell’ordine romano, si sono aggiunti altri 4.900 rinforzi. L’obiettivo è vigilare gli obiettivi sensibili: nelle scorse settimane ne erano stati individuati 20.

Non solo le grandi basiliche oggetto di pellegrinaggio, ma anche monumenti, musei, piazze. Parigi e Bruxelles insegnano che nulla è prevedibile veramente o scontato, ma che bisogna tenere gli occhi ben aperti. A farlo ufficialmente sono 10 mila poliziotti, 6 mila carabinieri, 5mila vigili urbani, 2.300 militari. Per ogni evenienza, 250 ambulanze, mentre in dotazione le forze dell’ordine hanno 200 metal detector.

Sono state installate 10 mila telecamere per la videosorveglianza oltre a quelle già sussistenti e in funzione. La sola Sala sistema Giubileo ne gestisce 2 mila.

Per ogni maxi evento vi sono poi tra 1000 e 2000 gli uomini impiegati. 13, infine, i pronto soccorso resi operativi per i casi di emergenza.

 

Ma quante saranno le presenze alla conclusione dell’anno giubilare? Secondo attenti conti il Censis stima in 33 milioni i turisti e pellegrini che sono giunti e continueranno ad arrivare a Roma nel corso dell’Anno Santo (erano stati 25 milioni per il Grande Giubileo del 2000). La spesa complessiva prevista è di 8 miliardi di euro, per circa il 70% da parte di visitatori provenienti dall’estero. Dalle stime aggiornate risulta che i turisti a Roma sono aumentati dai 7,5 milioni di arrivi registrati nel 2000 ai 13,4 milioni del 2014, con uno straordinario incremento del 77,5%: un dato molto più alto dell’aumento medio misurato a livello nazionale nello stesso periodo (+33,3%). Le presenze turistiche nella capitale (il numero totale delle notti trascorse dai turisti in arrivo) sono aumentate del 46,5% negli anni 2000-2014 superando i 32,8 milioni, a fronte di un incremento medio nazionale nello stesso arco di tempo molto più debole: +11,6%. La forza di attrazione di Roma cresce costantemente e ora lo strepitoso boom del turismo grazie al Giubileo appare voler accrescere tali cifre.

 

Ufficialmente sono 167.000 i posti letto negli esercizi ricettivi di Roma. Di questi, 110.000 sono in alberghi (il 66%) e 57.000 in strutture extralberghiere (il 34%). Dal 2000 a oggi i posti letto complessivi sono aumentati del 67%, con un incremento del 41% negli alberghi e soprattutto un vero e proprio boom (+164%) delle strutture extralberghiere come case per vacanza e bed & breakfast, anche grazie alla facilità delle prenotazioni attraverso le tante piattaforme web specializzate e ai prezzi più convenienti.

 

Diffusissimi gli affitti in nero: mancato gettito per le casse comunali di 40 milioni di euro a causa del sommerso. Il boom turistico nella capitale è alimentato dai posti letto low cost per i turisti e genera reddito integrativo per le famiglie romane che affittano camere e appartamenti. Ovunque in città, non solo in centro, nascono esercizi ricettivi e risuona nelle strade il rumore delle rotelline dei trolley. E sono diffusissimi gli affitti brevi in nero. Si stima che il sommerso del settore nel territorio del comune di Roma sia costituito da quasi 4.000 case per vacanza irregolari per circa 36.000 posti letto, con un tasso di strutture non a norma o che lavorano in nero intorno al 75%. Solo in termini di evasione della tassa di soggiorno, il fenomeno del nero si tradurrebbe nel prossimo anno in un mancato gettito per le casse comunali di circa 40 milioni di euro.

L’opinione dei romani? I turisti sono una manna dal cielo. L’89,3% dei cittadini romani giudica i turisti una opportunità: il 61,7% perché generano lavoro e il 27,6% perché consentono alla città di aprirsi al mondo. La visione positiva del turismo è condivisa trasversalmente dai cittadini residenti in centro e in periferia e in tutte le classi di età. I romani ritengono che la capitale sia per i turisti una città incantevole (lo pensa il 41,4%), ma solo il 20,6% la giudica accogliente, mentre il 21,6% la definisce caotica, difficile da visitare a causa delle tante carenze e disservizi, e il 16,5% addirittura insidiosa.




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