Falluja in agonia. L’Unicef: 20 mila bimbi in trappola

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Sono decine di migliaia i civili, e tra loro moltissimi bambini, intrappolati nella città irachena di Falluja, chiusi tra due fuochi: quello dell’esercito iracheno e quello dei miliziani dello Stato islamico, che si contendono il controllo della città.
Almeno 20 mila, forse anche più, sono i minori, bambini e ragazzi ridotti allo stremo, senza risorse, usati come scudi umani, armati per divenire soldati. E con loro le famiglie. Cinquantamila persone in tutto, sottoposte a “rischi estremi e crescenti” a Falluja, denuncia l’Unicef , città assediata da mesi dalle forze governative, e sulla quale pesa anche il sospetto, in quanto storicamente simbolo degli iracheni sunniti militanti, di un qualche sostegno all’Is. Il che farebbe temere, secondo gli analisti, anche una possibile reazione da parte delle milizie sciite sostenute dall’Iran.
L’Unicef, le Nazioni Unite si appellano affinché si permetta l’apertura di corridoi umanitari per salvare almeno i minori. Sembra strano, però, che questa richiesta possa essere ascoltata dalle parti in campo, perché se da una parte abbiamo un esercito, dall’altra abbiamo lo Stato islamico.




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