Erice ed il seminario dedicato alle emergenze planetarie

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Erice ed il seminario dedicato alle emergenze planetarie

I modelli matematici per affrontare le 15 classi delle 72 emergenze planetarie vanno posti sotto verifica sperimentale per non buttare via miliardi di euro inutilmente”. Lo ha detto il prof. Antonino Zichichi, al Centro “Ettore Majorana” dove sono intervenuti 100 tra i più grandi esperti del mondo sono intervenuti sui problemi che minacciano il futuro della Terra.
“Nel 2017, grazie ai satelliti della Nasa, sapremo quanti e dove sono i serbatoi naturali di acqua pulita nel nostro pianeta”. Lo ha affermato il prof. Antonino Zichichi, presidente dei Seminari internazionali di Erice sulle emergenze planetarie che si concludono oggi al Centro “Ettore Majorana”, dove si è parlato anche di terrorismo.

Secondo l’antropologa, Lydia Wilson, ricercatrice presso il Centro per la risoluzione dei conflitti intrattabili dell’Harris Manchester College di Oxford, dalle interviste compiute in carcere in Kosovo e nelle zone “calde” dell’Iraq emerge che “i giovani sanno poco di islam: hanno difficoltà a rispondere a domande su sharia, jihad militante e califfato”.

Wilson ha poi ricordato che in Kosovo, Paese che ha inviato 300 giovani in Siria, “molti arruolati come combattenti, la disoccupazione giovanile è del 70%”. Dietro l’arruolamento, ha concluso l’antropologa, “c’è la disperazione”.

Ad Erice è intervenuta anche Anita Nilsson, già direttore dell’Ufficio per la Sicurezza nucleare dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), secondo la quale “un attacco terroristico in una centrale nucleare non è l’unico rischio reale. Esiste anche quello di una sottrazione fraudolenta per scopi criminali di materiale radioattivo sanitario. Per prevenire questi rischi – ha spiegato Nilsson – l’Agenzia ha stilato delle linee guida con specifiche raccomandazioni su come gestire in sicurezza tali sostanze”, demandate alle singole nazioni.




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