CONI – Il rispetto del protocollo e del sentimento. forma e sostanza istituzionale: quando le forme pubbliche, che non sono formalismi ma rappresentazione di questioni di sostanza, possono profilare situazioni imbarazzanti o benefici di immagine e relazionali: ordine delle precedenze delle cariche pubbliche nelle cerimonie e manifestazioni istituzionali e sportive nazionali e internazionali. Inno di Mameli intonato a canzonetta anche nel corso di competizioni sportive internazionali; posizione da assumere durante l’esecuzione dell’inno nazionale; Bandiere posizionate male o esposte in condizioni indecorose anche su edifici pubblici; fascia tricolore indossata da alcuni rappresentanti dei Comuni su abiti non consoni alla dignità e al decoro che le spettano.
Sono questi i temi principali che saranno affrontati nel corso della mattinata di approfondimento su “L’architettura del cerimoniale della Repubblica – Simboli, consuetudini e regole” organizzata per mercoledì 26 ottobre, nel Salone d’Onore del Coni, dall’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) e dall’Unione della Stampa Sportiva Italiana (USSI).
I lavori saranno aperti alle ore 9.30 dal Presidente del CONI Giovanni Malagò; dal Prefetto Matteo Piantedosi; dal Prefetto Lamberto Giannini, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e da Tommaso Bove, Presidente nazionale dell’ANCRI; Gianfranco Coppola, Presidente nazionale dell’USSI; Guido D’Ubaldo, Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio.
I relatori presenti sono alcuni dei massimi esperti del settore. Enrico Passaro, Capo Ufficio Vicario del cerimoniale di Palazzo Chigi tratterà proprio il tema dei contenuti sostanziali delle principali manifestazioni protocollari, prendendo spunto dal suo recente libro “Non facciamo cerimonie! A spasso nelle vicende del protocollo di Stato”, e facendo pieno riferimento alla sua prossima pubblicazione: “Cerimoniale: la sostanza dietro la forma – La Storia, gli Ideali, la Costituzione e l’organizzazione nei comportamenti delle Istituzioni”.
Lo storico araldista Michele D’Andrea, con un passato al Cerimoniale del Quirinale, approfondirà la tematica dell’Inno Nazionale. Il tema è dedicato in particolare al mondo dello sport. Più volte, anche a conclusione delle Paralimpiadi Invernali Pechino 2022 abbiamo dovuto ascoltare il Canto degli italiani con il “po-po-po”, in una interpretazione definita “artistica”, che ha fatto seguito a tante esecuzioni, come quella della finale di TIM Cup 2018, ed altre occasioni ufficiali con Inni “stonati” che hanno scatenato grandi proteste anche sui social. Nell’assoluto rigore delle fonti, l’Inno sarà svelato da D’Andrea, in forma colloquiale e d’immediata comprensione, grazie anche alla presenza della Banda musicale della Polizia di Stato. Si tratta, con le dovute integrazioni, del format già adottato dall’ANCRI in analoghe iniziative che hanno avuto luogo – anche con il Maestro Maurizio Billi e il Tenore – nell’Aula di Montecitorio, in Campidoglio e a Coverciano durante un ritiro della Nazionale di calcio.
La seconda parte sarà affrontata dal più autorevole esperto di cerimoniale, Massimo Sgrelli, già Capo Dipartimento del Cerimoniale di Palazzo Chigi ed autore di testi imprescindibili sull’argomento, e da Domenico Cerbone, Vice-direttore dell’Ufficio relazioni esterne, cerimoniale e studi storici del Dipartimento della P.S. Tutti i lavori saranno moderati dal prefetto Francesco Tagliente.
La giornata di approfondimento sull’architettura del cerimoniale della Repubblica – nata da una idea di Franco Morabito, Luigi Ferrajolo e Gianfranco Coppola dell’USSI e recepita dal prefetto Francesco Tagliente dell’ANCRI – è destinata espressamente a coinvolgere tutto il mondo dello sport, comprese le Federazioni sportive e gli addetti al settore delle relazioni esterne e del protocollo di enti pubblici e privati.
Sono stati invitati, tra gli altri, tutti i presidenti delle Federazioni sportive, i vertici delle Forze Armate e delle Forze e Corpi di Polizia.
L’evento, organizzato nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, sarà preceduto, alle ore 8.00, dalla deposizione di una corona di alloro sul Sacello del Milite Ignoto al Vittoriano, da parte della presidenza dell’ANCRI e una ristretta delegazione del sodalizio.