Tom Cruise torna con Barry Seal

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Torna Tom Cruise ed ecco l’ennesimo successo al botteghino. A poche ore dall’uscita nelle sale italiane è già il momento di raccogliere commenti positivi ed applausi per il nuovo personaggio Barry Seal. Già perché, è doveroso ricordarlo, Da Taps (1981) a oggi, i film di Tom Cruise hanno incassato ben 8,78 miliardi di dollari. E diciamo ‘film di’ e non ‘film con’ per il buon motivo che il cinquantacinquenne attore è sempre stato meticoloso e infaticabile artefice della propria carriera: valutando con sagacia le proposte, lavorando con i più grandi, tenendo giusto conto delle esigenze del pubblico e, ultimamente, ritagliandosi una carica di produttore che gli permette di gestire le sue apparizioni cinematografiche in tutto e per tutto.

Così, in questo anno  2017, dopo aver conferito divistico suggello all’ennesima versione di The Mummy (botteghino di 400 milioni di dollari e dal 4 ottobre in dvd in Italia) e in attesa del sesto Mission Impossible in uscita nel 2018, Tom Cruise si è preso una specie di vacanza incarnando Barry Seal, personaggio reale di imbroglione per lui insolito in quanto privo di aura eroica; e tuttavia in sintonia con le sue corde di appassionato lettore di Mark Twain.

Seal è un pilota di linea, devoto padre di famiglia e disinvolto contrabbandiere di droga al servizio sia dei cartelli colombiani che della Dea; per non parlare del mai accertato ruolo nell’operazione ‘Iran Contras’, lo spregiudicato patto stretto dalla Cia con il panamense Noriega per finanziare la guerra contro i sandinisti.

Fra voli arrischiati e carichi di cocaina, il regista Doug Liman, già con Cruise in The Edge of Tomorrow (e prossimamente in Lunapark), provvede a imprimere alla pellicola un ritmo d’azione che non fa distrarre lo spettatore neppure un attimo grazie soprattutto alla bravura di un Tom Cruise ormai un vero e proprio amante delle scene spericolate. Con gli immancabili Ray-Ban, l’aria ingenuamente spavalda, l’evidente gusto di cimentarsi senza controfigure nelle sue arti atletiche e aviatorie, mostra di saper ottenere il risultato che si è preposto per questa pellicola:  impossessarsi del personaggio Barry e del film.

Con lui ci sono  Sarah Wright, Domhnall Gleason: insieme per un’avventura internazionale basata sulle straordinarie e reali vicende di un trafficante e pilota inaspettatamente reclutato dalla CIA in una delle più importanti operazioni sotto copertura della storia degli Stati Uniti.

Corriere della droga. Informatore della polizia. Traditore. Patriota. Uno dei più ricchi statunitensi negli anni ’80. Per la sua diabolica spavalderia e il gusto per la bella vita, il pilota TWA Barry Seal (Cruise) è l’eroe della piccola e noiosa cittadina del sud in cui vive.

Con grande sorpresa di sua moglie Lucy, (SARAH WRIGHT OLSEN, Una Notte in Giallo – Walk of Shame), questo affascinante imprenditore è passato dall’essere un rispettato pilota TWA a rivelarsi una figura chiave di uno dei maggiori scandali della storia moderna.

Pochi si sarebbero potuti accorgere che un traffico di contrabbando avrebbe portato Barry a costruire un esercito e a finanziare una guerra.

Una volta che questo affermato uomo dei cieli viene catturato da una divisione ombra del governo mentre trasporta casse di AK-47 e chili di cocaina, riesce comunque a fare una fortuna come protagonista dello scandalo Iran-Contra. Passando dallo scambiare armi per ostaggi fino a formare boss centro e sud americani, Barry diviene un improbabile eroe che si batte contro il sistema. E allora, come riesce a dormire di notte? È tutto legale se lo fai per i buoni.

Tom Cruise spiega di aver accettato questo ruolo perché mai aveva incontrato un personaggio di questo calibro. “Mark Twain è uno dei miei autori preferiti e penso che abbia molto influenzato il tono della scrittura di Gary. Barry Seal ha vissuto in un momento unico, che non si potrà più ripetere tanto per l’aviazione che nella storia. Ha avuto una vita incredibilmente avventurosa, oltre quanto si possa comunemente credere. Ha affrontato alcuni episodi cardine della storia contemporanea con un piglio e un approccio che oggi non sarebbe neanche lontanamente immaginabile.”

Cruise non è rimasto affascinato soltanto dal suo spirito pionieristico, ma anche da quanto fosse strutturata la doppia vita che conduceva. “Barry era un ottimo pilota e un uomo che amava alla follia la propria vita,” spiega. “Nonostante ciò, aveva tutte le caratteristiche dell’antieroe che aspira a una vita piena di avventure. Non giustifico le cose che ha fatto, ma va riconosciuto che ha sempre cercato di vivere ogni esperienza al massimo. Ha sempre condotto  un’esistenza al di là delle regole, che è un aspetto pazzesco soprattutto nell’aviazione. Oggi tutto è rigidamente controllato sotto ogni dettaglio e le cose che è stato in grado di fare all’epoca sono letteralmente straordinarie.”

Con l’inizio dei lavori tutto il team dei produttori è rimasto a bocca aperta dagli sforzi del loro attore protagonista e del regista. Conferma la stessa Roth: “Il modo di fare squadra fra Doug e Tom è straordinario, e per mia esperienza non ha precedenti. Sono instancabili e con un’enorme etica del lavoro, al punto da divenire un modello per molti.”

Davison concorda con Roth, commentando: “L’energia che scorre fra è Tom e Doug è strepitosa. È divertente e frenetica. Doug, sin dall’inizio, ha annunciato a tutta la squadra che avrebbe voluto rendere questa esperienza un’avventura per tutti e così è stato.”

Il coinvolgimento di Cruise e Liman con la produzione è stato tale, al punto che Spinelli ha condiviso una casa insieme a loro durante le settimane di riprese in Georgia, con responsabilità assegnate a ognuno per i turni di pulizia. Il trio iniziava a discutere del film dal mattino fino alle prime luci dell’alba. È lo stesso Liman a spiegare la dinamica: “È stato come vivere in un campo estivo dedicato interamente al cinema, esperienza che non avevo mai avuto prima.”

Racconta Roth: “Abbiamo cercato di sviluppare una storia chesi mantenesse rispettosa nei confronti di Barry, evitando giudizi o moralismi sulla sua vicenda.”

Per Cruise, questo sforzo non sarebbe stato possibile senza il contributo dei suoi due coinquilini Spinelli e Liman. Parlando del suo regista ha solo parole al miele: “Doug porta un livello di umanità unico ai propri film. È capace di portare nuove idee anche durante le riprese e l’amicizia che ci unisce ci permette di fidarci l’uno dell’altro. Riusciamo a spingere al limite le qualità l’uno dell’altro, e apprezzo che sia un regista che vuole sempre realizzare grandi film capaci di intrattenere il pubblico.

“Anche io non giro film giusto per farli,” ha sottolineato Cruise, che ha guidato personalmente gli aerei durante le riprese. “Quello che mi interessa è la passione che c’è nel cinema e nelle sue storie. Non si tratta di un semplice lavoro: sono così innamorato di questa opportunità che ho avuto che punto continuamente a migliorare e cerco sempre di circondarmi di persone che hanno la mia stessa sensibilità e la mia curiosità.”

 

 




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