Salute ed alimentazione: ecco cosa mangiano gli italiani

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Salute ed alimentazione: ecco cosa mangiano gli italiani

Cambiano i gusti a tavola degli italiani. Perché? Crisi economica, ma anche sensibilità ecologica, cibo “light” e dal salutismo imperante (siamo i più magri d’Europa).
Il “Rapporto Coop 2016” illustra le nuove tendenze dei consumi alimentari in Italia. Per prima cosa va segnalato che si mangia di meno, ma con maggior attenzione alla salute: la spesa alimentare è ferma (-0,1% nel primo semestre 2016), e in particolare si riducono ancora i consumi di carne (-4,1% rispetto all’anno scorso e meno 13% in 6 anni) si usa meno zucchero raffinato (-7%), burro (-4%), olio extra ergine d’oliva (-6%) si beve meno latte intero (-15%) e si consuma meno pasta di semola (-3%). Differentemente nei nostri piatti si trova più frutta fresca (+4,3%), frutta secca (+14,8%) e più pesce (+5,2%).

L’etnico nel carrello incontra sempre più consensi (+8% nel primo semestre 2016), come anche i cibi “light”: nella top ten lo zucchero di canna domina rispetto a quello raffinato così come il latte ad alta digeribilità), i prodotti “senza” (senza sale, senza glutine, senza lattosio…) crescono (+ 5,7% nel primo semestre) e si afferma sempre più lo stile alimentare che predilige, cioè, alimenti privi di conservanti, coloranti, aromi e via di seguito.

Si utilizzano sempre più elementi delle tradizioni alimentari esotiche: la curcuma, questa spezia originaria dell’Asia sud-orientale e usatissima dalla cucina indiana è diventata quasi fondamentale sulle tavole italiane. “Zenzero”, “curcuma”, “quinoa”, “avocado”, “daikon”, sono parole cercate ossessivamente in rete dagli italiani, e rappresentano ormai una interessante nicchia di cibi col fatturato in crescita (il giro d’affari dello zenzero anno su anno fa registrare un +141% e la curcuma supera il 93%).

Anche i cibi “bio” proseguono la loro inarrestabile crescita (+21% nel primo semestre 2016, fino a raggiungere il 3% sul totale alimentare italiano). Gallette e composte di frutta sono le più apprezzate dagli italiani.

L’altra grande tendenza in corso è quella dettata dagli integratori alimentari: un giro d’affari quello di pillole, beveroni, fermenti, fibre eccetera che generano in Italia un mercato che ci fa primeggiare in Europa ed è pari a oltre 2,5 miliardi di euro all’anno (+ 7,7% anno su anno).




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