Green pass, approvato il decreto: ecco le novità nella vita degli italiani

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Green pass obbligatorio dal 6 agosto con almeno una dose di vaccino (o tampone negativo eseguito al massimo 48 ore prima) per tutti gli italiani over 12 nei ristoranti e nei bar — ma solo se si consuma al tavolo — al chiuso, per andare al cinema e a teatro, per partecipare a concerti e manifestazioni sportive; ma anche per palestre, eventi come fiere, sagre, convegni, sale giochi, partecipazioni a concorsi. Rimangono chiuse le discoteche, cambiano gli indicatori per le zone colorate.

E’ tutto contenuto negli undici articoli del decreto (qui il link del sito del governo) approvato ieri dal Consiglio dei ministri e comunicato in conferenza stampa dal premier Draghi. Rimangono temporaneamente fuori dal decreto Green pass i nodi lavoro, scuola e trasporti pubblici. Un decreto altamente restrittivo che è destinato a impattare in modo importante le vite di milioni di italiani che hanno scelto di non vaccinarsi.

Dove si dovrà esibire il Green pass

E’ introdotto l’obbligo, nei ristoranti al chiuso e nei bar quando si consuma al tavolo, di presentare il Green pass sia per i clienti sia per i lavoratori. Si dovrà esibire il documento — in forma cartacea o telematica — anche per gli «spettacoli aperti al pubblico, gli eventi e alle competizioni sportive, ai musei, agli altri istituti e luoghi della cultura, le piscine, le palestre, i centri benessere, le fiere, le sagre, i congressi, i centri termali, i parchi tematici e di divertimento, i centri culturali, centri sociali e ricreativi, le attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, e i concorsi pubblici». Non sarà necessario nei centri educativi per l’infanzia e nei centri estivi.

Tamponi calmierati

Il Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19 definirà d’intesa con il Ministro della salute un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie per assicurare fino al 30 settembre 2021 la vendita di tamponi rapidi a prezzi calmierati per tutti coloro che non hanno ricevuto le dosi di vaccino.

Il decreto non affronta, per ora, la questione trasporti, scuola e lavoro. Ma non si esulti troppo, è solo questione di tempo e anche questi temi verranno normati.

 




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