Covid- A pochi giorni dall’avvio del nuovo ano scolastico, che al momento sarà contraddistinto dall’introduzione del Green Pass scuola, regna ancora molta incertezza. I sindacati si dicono fiduciosi di riuscire a dimostrare in tempo l’illegittimità di tale misura. I docenti e il personale ata non vaccinato si chiedono che fine farà il loro posto di lavoro e il loro stipendio. I dirigenti scolastici sono preoccupati per la gestione dei controlli che graverà sulle loro spalle. Il rischio è lunghe code fuori dagli istituti, tensioni, ritardi e caos. Che potrebbero culminare in sanzioni dovute non tanto all’inosservanza delle regole, quanto all’incomprensione di come rispettarle.
Si punta all’abolizione del Green Pass
Anief continua a puntare sull’abolizione dell’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde da parte del personale scolastico e universitario e degli studenti universitari. Ricordiamo invece che gli studenti delle scuole non sono tenuti ad alcun certificato, ma solo all’osservanza delle regole base come l’uso della mascherina, quando necessario, e del distanziamento, se possibile.
Le sanzioni nei confronti del personale scolastico sono pensanti: fino a 1.000 euro di multa nel caso in cui si venisse sorpresi all’interno dell’istituto senza Green Pass e sospensione dal servizio, con annesso stop alla retribuzione, dal quinto giorno di mancata presentazione della certificazione.
Il presidente Anief Marcello Pacifico: “Bisogna rivedere il decreto legge 111/2021, cancellando l’obbligo del Green Pass, avviando una seria campagna informativa sulla vaccinazione, destinando i 350 milioni destinati alla sicurezza per il nuovo anno scolastico alla sostituzione del personale, procedendo con test diagnostici salivari a campione tra lavoratori e studenti. E predisporre lo stanziamento del 33% delle risorse europee del Pnrr per lo sdoppiamento delle classi e il raddoppio degli organici, altro tema per il quale stiamo raccogliendo firme attraverso una specifica petizione”.
Le percentuali di non vaccinati
In settimana ci saranno nuovi incontri. A contribuire al malumore, il dietrofront del Governo circa i tamponi gratuiti per il personale scolastico che non vuole vaccinarsi. In un primo momento si era inteso che i tamponi sarebbero stati gratuiti per tutti, grazie all’istituzione di un fondo a favore delle scuole. Poi la precisazione che il fondo è riservato solo a chi non può vaccinarsi per motivi di salute, i cosiddetti fragili. Con annessa spiegazione della volontà del governo di non voler incentivare in alcun modo i no-vax.
Secondo le stime, sarebbero 186.571 i docenti e gli Ata non vaccinati. Si attesta quindi al 12,82% la percentuale di personale scolastico non ancora vaccinata. Su 1.455.308 lavoratori della scuola, ben 1.225.586 hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid19 (l’84,21%) e 1.190.932 hanno completato la vaccinazione, pari all’81,83%.