ARTE – ALLA SCOPERTA DEL MOSE’ DI MICHELANGELO

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ARTE – Preziose opere, affreschi dipinti dai collaboratori di Raffaello, tra cui Polidoro da Caravaggio, e altri tesori d’arte dietro il Mosè, scolpito da Michelangelo per la tomba di papa Giulio II della Rovere, a Roma, si potranno visitare per la prima volta. Le visite in calendario dal gennaio 2024, massimo dieci persone, sono prenotabili sul sito soprintendenzaspecialeroma.it. Dal 1500 i visitatori del capolavoro nella Basilica di San Pietro in Vincoli hanno sempre ammirato l’opera del Buonarroti, ma ai lati del colossale monumento, oltre due porticine laterali chiuse da sempre al pubblico, ci sono gli affreschi dell’anti-sacrestia, la sacrestia, i resti di una torre medievale, straordinari pavimenti del XV secolo fatti di marmi policromi romani, e i dipinti dei collaboratori di Raffaello. «La Basilica, dice Daniela Porro Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano, rappresenta la storia di Roma con la S maiuscola per tutte le importanti testimonianze archeologiche nel sottosuolo, tra cui alcune domus romane, che restaureremo con i fondi del Pnrr entro il 2025»