Mare – Il mare è un bene inestimabile del creato che va tutelato e rispettato da tutti. A tal scopo eccoci a segnalare un evento per la salvaguardia del mare che può interessare famiglie e ragazzi. In Sicilia l’Associazione MareCamp è pronta a promuovere la Giornata Nazionale del Mare, riconosciuta “European Maritime Day in My Country” dalla DG Mare della Commissione Europea. L’evento, che si celebrerà domani, domenica 11 aprile, ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, e non solo, alla difesa e alla tutela del Mare. Sarà anche ’occasione per dare lo start a diverse iniziative proposte da MareCamp e sostenute da Etnafood, licenziataria McDonald’s.
Mari ed oceani coprono il 71% della superficie terrestre e sono un vero e proprio patrimonio da preservare, non solo per garantire il naturale equilibrio degli ecosistemi, ma anche per la sopravvivenza del genere umano. Gli studi evidenziano come la pressione antropica sui mari sta aumentando, così come l’inquinamento e la disastrosa presenza di rifiuti a discapito della vita delle specie marine. MareCamp è un’associazione di volontariato riconosciuta dalla Regione Siciliana e dall’Accordo per la Conservazione dei Cetacei nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nelle contigue aree atlantiche (ACCOBAMS) che, grazie ai suoi biologi marini con esperienza pluriennale nel monitoraggio di balene e delfini, svolge e promuove attività di formazione, ricerca e divulgazione per la conservazione dei cetacei nel Mediterraneo. Dal 2019, inoltre, ha preso il via il percorso di riduzione plastica che ha portato 988 tonnellate all’anno di plastica risparmiata. Quest’anno MareCamp lancia il progetto “Generazione Blu”, con lo scopo di tutelare l’ambiente e lo sviluppo sostenibile in maniera concreta. Il nobile obiettivo è quello di utilizzare un packaging al 100% proveniente da fonti rinnovabili, riciclate o certificate, entro il 2025 e in tutto il mondo. Attualmente in Italia, il 100% del packaging in carta è rinnovabile, riciclato o certificato ma la strada per la tutela dei nostri mari è ancora lunga e ricca di imprevisti a causa del pessimo comportamento di alcuni che trattano i fondali marini come vere e proprie pattumiere.
Ma torniamo al programma della giornata del mare di domani. Nella prima parte dell’evento sarà effettuata una simbolica uscita in mare, per monitorare la presenza di specie marine vulnerabili e raccogliere i macrorifiuti galleggianti nel golfo di Catania. Durante la navigazione, i biologi marini di MareCamp intratterranno tutti gli amanti del Mare con una diretta web pubblica, fornendo delle semplici nozioni utili sulle specie marine protette e su come compiere azioni sostenibili a favore della loro tutela. L’inquinamento del mare da plastica è una delle emergenze ambientali più gravi dell’epoca moderna.
Mari e oceani sono invasi dalla plastica, al punto che si sono formate delle vere e proprie isole: le cosiddette Plastic island o il Great Garbage Patch. Ne esistono cinque: due fluttuano nel Pacifico, due nell’Atlantico e una nell’Oceano Indiano. Enormi piattaforme di inquinamento che galleggiano tra le onde in un’area più estesa di quella di Stati Uniti e India. L’inquinamento da plastica è un problema globale, tanto che le Nazioni Unite hanno inserito la tutela dei mari tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: è il Goal 14 – Vita sott’acqua. Nell’Agenda 2030 si legge che occorre “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.
Il Mediterraneo è la sesta grande zona per inquinamento da plastica al mondo. I numeri descrivono una vera emergenza: la plastica rappresenta il 95% dei rifiuti nel Mediterraneo e proviene principalmente da Turchia, Spagna, Italia, Egitto e Francia. Nel complesso l’Europa, secondo maggiore produttore di plastica al mondo dopo la Cina, riversa in mare ogni anno tra le 150 e le 500 mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e 130 mila tonnellate di microplastiche. Il Mar Mediterraneo rappresenta l’1% delle acque ma contiene il 7% delle microplastiche marine a livello mondiale. Gli effetti negativi dell’inquinamento si vedono anche sulla fauna. La maggior parte delle specie marine ingeriscono plastiche o microplastiche. Ogni anno un milione e mezzo di animali marini sono vittime della plastica scaricata nei mari.