Dolomiti in mostra – Il Racconto della Montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento

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Dolomiti – Tra le bellezze del creato le montagne hanno sempre avuto un grande fascino per l’uomo. In Italia abbiamo la fortuna di avere catene montuose di grande rilevanza e spettacolarità che meriterebbero di essere celebrate spesso.

Le Dolomiti sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali si estendono in Italia settentrionale tra le province di Bolzano, Trento e Belluno e culminano nei 3343 metri del Massiccio della Marmolada. Qui in Alto Adige, le Dolomiti offrono infinite opportunità per gite o escursioni più impegnative su altopiani, tra cime frastagliate e pareti maestose. In Alta Pusteria non perdete, in estate, il Giro delle Tre Cime di Lavaredo all’interno dell’omonimo parco naturale. In inverno l’area vacanze Plan de Corones offre moderni impianti di risalita agli amanti degli sport invernali che, arrivati sulla vetta, possono godere di un meraviglioso panorama a 360°. Alta Badia e la Val Gardena, culle della cultura ladina, sono punto di partenza per un giro intorno al gruppo del Sella con gli sci o in bicicletta, sostando nei caratteristici rifugi di montagna per gustare la cucina altoatesina. Da non perdere anche le escursioni nel parco naturale Puez-Odle o una gita all’Alpe di Siusi, uno dei più estesi altopiani d’Europa, con vista sullo Sciliar. La Val d’Ega saprà lasciarvi ricordi indelebili dello spettacolo unico della natura, con le cime del Catinaccio e del Latemar che si specchiano nelle acque verdi del lago di Carezza.

Con lo scopo di evidenziare e valorizzare le Dolomiti  ecco la mostra “Il Racconto della Montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento”, che sarà allestita in Palazzo Sarcinelli di Conegliano, vicino Treviso, fino all’8 dicembre 2020.
La rassegna avrebbe dovuto aprire il 6 marzo e durare sino al 5 luglio, ma, con la pandemia ha subito delle drastiche modifiche.
L’incredibile rassegna rappresenta un’assoluta novità nel panorama culturale veneto e italiano e offre un percorso inedito tra le meravigliose Dolomiti, raccontando la fascinazione esplosa tra Ottocento e Novecento per la montagna, come mostrano le prime scalate di alpinisti ed alpiniste, gli interessi della pittura, della pubblicistica, della cartografia, la costituzione dei primi club alpini, nonché volumi e studi ancora oggi poco noti.

Accanto alle tele di Ciardi, Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, la rassegna presenta anche curiosità e approfondimenti storico-sociali perlopiù inediti.

Dal focus sulla trevigiana Irene Pigatti, tra le prime alpiniste donne delle Dolomiti, al ritratto di Giuseppe Mazzotti, instancabile promotore della qualità del turismo trevigiano e della scoperta della montagna, dai primi turisti (inglesi) delle Dolomiti con il libro The Dolomite Mountains al testo, vero e proprio viaggio tra le bellezze italiane, Il Bel Paese di Antonio Stoppani, fino ai preziosi taccuini illustrati dell’artista alpinista triestino Napoleone Cozzi. Non mancano i manifesti della Collezione Salce.

“La mostra”, osservano il sindaco di Conegliano,Fabio Chies, e l’assessore alla Cultura, Turismo e Galleria d’Arte di Palazzo Sarcinelli, Gaia Maschio, “è il terzo appuntamento che Palazzo Sarcinelli dedica alla pittura di paesaggio tra Ottocento e Novecento. Ancora una volta i curatori Giandomenico Romanelli e Franca Lugato ci hanno regalato una rassegna studiata e creata appositamente per Conegliano. I progetti espositivi, elaborati con Civita Tre Venezie, si contraddistinguono per la loro unicità: partono dalla città di Conegliano per arrivare a una riflessione più ampia sul valore artistico e culturale del territorio. Per il 2020 l’argomento non poteva non essere la montagna: Conegliano, con il suo strategico posizionamento, al centro delle colline del prosecco e sentinella delle Dolomiti, anticipa, con una grande mostra dedicata, importanti eventi sportivi quali le Olimpiadi invernali del 2026. Il percorso espositivo si sviluppa intorno al tema della montagna creando occasioni di approfondimento, aiutando a scoprire come nacque l’attenzione e l’amore per le vette con le prime scalate, gli interessi della pittura e della pubblicistica, la costituzione dei primi club alpini. Il fascino per la montagna celebrato nella mostra è un punto di incontro e una base culturale comune per tutta la regione”.

“L’esposizione costituisce un’occasione fondamentale per scoprire o riscoprire l’identità dei nostri luoghi, che oggi più che mai, in un contesto trasformato da una pandemia mondiale, diviene stimolo e invito alla ripartenza e valorizzazione culturale del nostro patrimonio”, le parole di Emanuela Bassetti, presidente di Civita Tre Venezie. “I personaggi, i dipinti, i documenti e i volumi esposti lungo il percorso, che mette al centro un tema che da sempre affascina i più, la montagna, ci guidano alla conoscenza delle vicine Dolomiti, luoghi ricchi di storia, tradizioni, simboli spesso poco noti. La rassegna s’inserisce in un più ampio progetto che Civita Tre Venezie ha intrapreso dal 2014 a Palazzo Sarcinelli presentando mostre pensate e realizzate per valorizzare la cultura, l’arte e la storia della città di Conegliano e del suo territorio”

Le Corbusier per primo ha definito le Dolomiti la costruzione più bella al mondo, concetto poi ripreso anche da Reinhold Messner, che di questa terra è originario. Potrete godere questa immensa bellezza durante la vostra vacanza in Alto Adige/Südtirol: il rosso infuocato che accende le Tre Cime di Lavaredo e il Catinaccio, i panorami che si godono dai sentieridell’Alta Via delle Dolomiti durante una ferrata o una gita in mountain bike alla scoperta di questo meraviglioso territorio dichiarato Patrimonio mondiale dell’UNESCO.




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