Cibo – Diete, salute, benessere, obesità, abuso di alcol, ma anche timore delle conseguenze della guerra in Ucraina sull’aumento dei prezzi di frutta e verdura, pasta, farina e zucchero. Queste tendenze saranno certificate ed analizzate a partire dai mezzi di informazione per arrivare alla reale percezione degli italiani grazie ai due report presentati da L’Eco della Stampa e Istituto Piepoli questa mattina, 31 maggio, a Torino, presso il Centro Congressi Lingotto, durante il primo panel del Festival del Giornalismo Alimentare 2022, dal titolo “Media, Food e Cittadini: l’informazione alimentare e le aspettative degli italiani”.
“Media & Food 2022”, il report firmato da L’Eco della Stampa, ha messo in evidenza quanto e come stampa, web, radio e televisione parlino di cibo. In particolare, sono stati analizzati gli eventi legati alla stagionalità, le diete, la salute e il rapporto guerra e caro cibo. Grazie al monitoraggio di più di 5.000 testate nazionali, oltre 20.000 siti web in lingua italiana e oltre 150 canali ed emittenti nazionali, L’Eco della Stampa ha evidenziato come il web sia il primo canale di diffusione delle informazioni sul tema del cibo, con una media di 60.000 pubblicazioni nell’ultimo anno, al secondo posto la stampa con 30.000 uscite.
La stagionalità degli eventi legati al cibo si concentra nei mesi estivi con il maggior numero di festival e sagre, e tra questi Vinitaly, Cibus, Sigep e Macfrut sono gli eventi che riscuotono la maggiore notorietà sui media. Piemonte, Lombardia, Toscana e Sicilia sono le regioni che più spesso vengono abbinate al tema del cibo, secondo i dati raccolti dall’analisi de L’Eco della Stampa.
Nell’ambito dieta e salute, la dieta mediterranea è quella più citata rispetto alle altre, su tutti i media, sia tradizionali che digitali, mentre l’obesità e l’abuso di alcol rientrano tra le problematiche alimentari più citate.
Nel rapporto guerra e cibo gli aumenti che più spaventano gli italiani sono legati al prezzo dell’olio, a quello del latte e del pane, mentre maggior preoccupazione è legata al caro frutta e verdura, farina, e zucchero.
L’Istituto Piepoli, con l’indagine “Il cibo e l’alimentazione” ha approfondito su un campione di 500 italiani, rappresentativo dell’opinione pubblica italiana maggiorenne, qual è il rapporto degli italiani con il cibo e come viene raccontato sui media. Raffrontando i dati raccolti dall’Istituto Piepoli con quelli rilevati da L’Eco della Stampa, è stato possibile osservare le dinamiche dei trend dell’informazione sul macro tema del food e analizzarle in un contesto socio-comportamentale. Molto interessante il focus dedicato all’attualità della guerra e del caro cibo, che denuncia una profonda preoccupazione degli italiani.
La presenza del cibo sui media è considerata dal 67% dell’opinione pubblica intervistata come più che sufficiente, solo il 9% pensa che si dovrebbe parlare più di cibo e meno di sport, mentre il 20% che si dovrebbe parlare più di cibo e meno di politica.
“Incrociare i dati di un’indagine qualitativa con un attento lavoro di media monitoring – afferma Pietro Biglia de L’Eco della Stampa – ha permesso di descrivere l’attuale contesto socio-economico del nostro Paese su un tema di rilevanza sociale enorme come quello dell’alimentazione. Siamo felicissimi della nostra partnership con il Festival del giornalismo alimentare. Il lavoro di società come la nostra non è solo registrare quel che viene pubblicato, ma analizzare il linguaggio e i comportamenti e interpretarne il sentiment”
“L’Opinione pubblica italiana ha un forte grado di consapevolezza alimentare – dichiara Livio Gigliuto, Vicepresidente di Istituto Piepoli – questo per tradizione ma anche grazie a un’informazione alimentare italiana che gli italiani promuovono a pieni voti, ritenendo che in larga maggioranza si parli a sufficienza di cibo nel nostro Paese. Molti italiani si dichiarano in questo momento preoccupati dall’aumento dei costi di alcuni specifici beni alimentari, in particolare pane e pasta.”