Calcio – Serie A – Tredicesima giornata

310

Calcio – Serie A – Tredicesima giornata

Il nostro massimo campionato riprende oggi alle 15 con la tredicesima giornata che vede nel derby della Madonnina la sfida più attesa. Ma noi che amiamo andare controcorrente consideriamo la partita più importante della tredicesima si svolgerà a qualche chilometro da Milano e precisamente a Bergamo dove l’Atalanta quarta in classifica riceverà la Roma seconda a quattro lunghezza della Juventus, con la squadra giallorossa che non può permettersi ulteriori frenate
Nessuno nega l’importanza storica, mediatica ed economica del derby di Milano, soprattutto in questi giorni in cui le due squadre milanesi stanno definitivamente passando di mano a società con capitali cinesi, ma ai fini pratici della classifica la sfida di domenica pomeriggio alle 15 si rivela fondamentale. La Roma come detto non può fermarsi; visto che sabato sera la Juve affronterà in casa il pericolante Pescara la vittoria sembra scontata, quindi domenica sera i giallorossi se no vinceranno rischieranno di trovarsi a 6 o 7 punti dalla vetta che incomincerebbe ad essere un distacco rilevante. Se facciamo la somma di punti fra Atalanta e Roma otteniamo un bel 48 mentre sommando i punti delle squadre di Milano otterremmo solo un 42. Anche questo semplice parametro ci indica come la sfida di Bergamo abbia un peso specifico maggiore rispetto al derby. Se poi consideriamo il fatto che Atalanta e Roma vengono considerate in questo momento le due squadre più in forma del torneo, con gli orobici vera squadra rivelazione del campionato, abbiamo un quadro piuttosto completo della sfida che ci attenda domenica alle 15.
La Roma dopo il mezzo passo falso di Empoli ha ripreso il suo cammino spedito con due nette vittorie in Europa League e in campionato contro il Bologna. Il 4-2-3-1 che Spalletti ha scelto come modulo di partenza dà sicurezza a tutti i reparti ed esalta Dzeko finalmente tornato il bomber tanto atteso al suo arrivo, in più da equilibrio che si denota nella migliore tenuta difensiva dei giallorossi che in passato erano preda di amnesie difensive piuttosto sconcertanti. Tornerà Manolas al centro della difesa e il recupero definitivo di Rudiger consente a Spalletti di schierare la coppia di centrali più affidabile a sua disposizione. Bruno Peres si è giovato molto dello spostamento a destra e ciò permette anche di supplire in modo affidabile alla lunga assenza di Florenzi. Sulla sinistra Juan Jesus dovrebbe spuntarla, mentre la coppia in mediana sarà certamente De Rossi Strootman vista l’assenza di Paredes. Tre mezze punte dietro a Dzeko: Salah rientra dal lungo viaggio con la sua nazionale ma partirà titolare visto la sua straordinaria forma imprescindibile al momento, sicuri di un posto anche Perotti e Nainggolan. Capitan Totti sembrerebbe fuori dai giochi anche per la panchina, visto un fastidioso problema all’anca, mentre El Shaarawy scalpita per un posto nell’undici di partenza.
L’Atalanta dei giovani e del bel gioco arriva a questa partita con la forza dei nervi distesi. I nerazzurri vengono da sette risultati utili consecutivi un risultato incredibile se si pensa alla sconfitta di Palermo che per molti era il capolinea dell’avventura di Gasperini alla guida della Dea. Ma proprio il mister di Grugliasco e il vero artefice di questo miracolo della provincia. Brava la società a confermarlo dopo il burrascoso avvio, ma Gasperini ha avuto il merito di continuare sulle sue idee, ad esempio la difesa a tre, ma anche il fatto di adattarsi ai giocatori che ha in rosa, abbandonando il suo classico tridente d’attacco per schierare un trequartista come Kurtic. In più la scelta di puntare sui tantissimi giovani che il vivaio bergamasco ha sempre dato al calcio italiano, sta pagando; mai come quest’anno i giovani lanciati dall’Atalanta sembrano avere davanti un futuro radioso. Kessie Gagliardini Caldara Petagna Conti solo per fare alcuni nomi, possono sperare veramente in una carriera di grande soddisfazioni. Come detto il Gasp partirà con il 3-4-1-2 con Toloi che tornerà nei tre dietro, mentre sarà costretto a cambiare gli esterni. Conti squalificato sarà sostituito probabilmente da Masiello, mentre l’infortunato Dramè sarà sostituito da un altro giovane di belle speranze come Spinazzola. Confermatissimo la mediana giovane e talentuosa composta appunto da Kessie e Gagliardini, Kurtic agirà dietro a Petagna e al pericolosissimo Papu Gomez, che le sirene di mercato avvicinano proprio alla Roma a gennaio.
E veniamo al derby della madonnina. Visto la lunga sosta delle nazionali, giornali e tv ne parlano da dieci giorni incessantemente analizzandone tutte le sfaccettature. Sarà la prima panchina di Pioli che inizia alla grandissima la sua esperienza interista con la partita più sentita dai tifosi. A Pioli si chiede innanzitutto di dare certezze ad una squadra continuamente sballottata da cambi modulo e cambi allenatori. Le potenzialità della rosa dell’Inter credo che nessune le abbia ancora capite fine in fondo, noi pensiamo siano altissime, quasi al livello della Juventus, ma tutto quello che ruota attorno alla squadra finora ha portato solo confusione e caos. A cominciare da una società assente ed immatura, i casi Icardi e De Boer lo stanno ad indicare, i tifosi sono sull’orlo di una crisi di nervi e solo una vittoria nel derby farebbe intravedere la luce di un tunnel che sembra senza fine. Pioli dovrebbe ripartire da un 4-3-3 che ha spesso schierato nelle sue esperienze prima a Bologna e poi alla Lazio, ma molto dipenderà dalle condizioni dei giocatori, moltissimi al rientro dalle nazionali. Alcuni dubbi quindi per quanto riguarda gli interpreti del modulo scelto dal nuovo Mister: in difesa davanti ad Handanovic si giocano i due posti sulle fasce D’Ambrosio Santon e Ansaldi, mentre Miranda e Murillo sono sicuri al centro. I tre di centrocampo dovrebbero essere Brozovic Medel e Joao Mario, con il croato atteso all’ennesimo esame di maturità dopo tutti i problemi avuti che parte avvantaggiato sull’altro grande flop della stagione nerazzurra, ovvero l’argentino Banega, davanti quasi sicuri Candreva, anche se un po’ acciaccato per via della botta rimediata in azzurro, e Perisic sui lati, mentre al centro Icardi cercherò il suo primo gol in un derby.
Anche Montella è al suo primo derby milanese, e lo affronterà con ben otto punti di vantaggio sugli odiati cugini, che sono un tesoretto niente male. In più gli ottimi risultati ottenuti fin qui dalla sua squadra fanno arrivare il Milan a questo derby con la giusta carica e la giusta fiducia. Unica preoccupazione la quasi sicura assenza di Romagnoli infortunatosi in nazionale. L’affiatamento che hanno trovato Romagnoli e Paletta ha consentito ai rossoneri di ottenere una solidità difensiva che non si vedeva in casa Milan da tempo. Solidità dovuta anche ad un assetto difensivo che Montella ha sapientemente costruito, anche a sorpresa se si pensa ai trascorsi del giovane allenatore napoletano, molto dedito ad un calcio fin troppo offensivo che non badava molto alla fase difensiva. Il sostituto di Romagnoli sarà quasi certamente l’unica novità nello starting list milanista. Il 4-3-3 sarà certamente il modulo di avvio gara dove si giocano un posto affianco a Paletta Gomez e Zapata, favorito il paraguaiano, con Abate e De Sciglio sugli esterni, Donnarumma sarà la giovane certezza fra i pali, mentre nel ruolo centrale della mediana l’altro giovanissimo Locatelli agirà da regista con Kucka e Bonaventura ai lati. Tridente classico con Suso Bacca e Niang, col colombiano chiamato a riscattarsi dopo le opache prove condite da un nervosismo poco gradito da Montella e dalla squadra.
La squadra più interessata a questi due match sarà la Lazio di Mister Inzaghi che vorrà approfittare di eventuali stop delle dirette concorrenti per balzare prepotentemente in zona Champions. Il quarto posto in classifica a pari punti con l’Atalanta è un trampolino di lancio perfetto per i bianco celesti per spiccare il volo verso le zone altissime della classifica. I giocatori e l’ambiente ci credono supportati dai risultati e dalla condizioni di alcuni giocatori, Immobile su tutti, e dal rientro in pianta stabile di un giocatore come Biglia che finora ha dato poco alla squadra visto i suoi infortuni. Rientrerà anche Bastos in difesa che affiancherà il brasiliano Wallace che sta stupendo per le sue ottime prestazioni. Tutti confermati negli altri ruoli con Immobile pronto a segnare ancora con Keita e Anderson a supportarlo nella manovra d’attacco. Ma i laziali dovranno stare attenti perché domenica alle 15 all’Olimpico non si presenta una squadra qualunque, ma scenderà quel Genoa che nonostante i risultati altalenanti si dimostra una squadra sempre pericolosa in avanti. Bomber Pavoletti finalmente ristabilito, si riprenderà il centro dell’attacco e la sfida anche in chiave azzurra con Immobile sarà uno stimolo notevole. Sicuramente le voci di mercato che lo vedono affiancato al Napoli in gennaio non distrarranno il centravanti livornese, anzi saranno un ulteriore pungolo per fare bene. Juric si affiderà al classico 3-4-3 dove bisognerà fare attenzioni ai guizzi di Laxalt sulle fascia e dove il giovane Ocampos avrà una ulteriore chance visto il non brillante inizio di stagione. Occhio a Perin in porta vicinissimo alla Lazio in estate, affare sfumato per un nulla all’ultimo istante di mercato.
Veniamo alla capolista Juventus che questa sera alle 20.45 affronterà in casa il Pescara. Sulla carta la partita pare scontatissima, e gli unici problemi per Mister Allegri sono i tanti infortunati e gli acciacchi post nazionali. Il Pescara viene da quattro sconfitte consecutive di cui l’ultima interna con l’Empoli per 0-4 è stata veramente dura da digerire. Ma Oddo, confermato nonostante i pochissimi risultati, continua a perseguire le sue idee schierando sempre una squadra offensiva e propositiva che lascia notevoli falle in difesa. In questi spazi si pensa che la Juve avrà vita facile e i tre punti sembrano più una formalità che un vero e proprio impegno. Ma come sappiamo il nostro campionato non permette mai di abbassare la concentrazione e la Juventus discontinua, più per prestazioni che per risultati, dovrà evitarne, memore di partita con squadre nettamente inferiori, vedi Palermo e Udinese, risolte solamente da episodi o da spunti dei singoli. Allegri sembra intenzionato a schierare il solito 3-5-2, ma lo schieramento della Juventus di questi tempi è molto fluido soprattutto in fase difensiva. Inizialmente la difesa juventina parte a tre, ma in corso di partita a secondo dei movimenti dei due esterni la squadra si trasforma in 4-3-3 o 4-4-2, dando luogo ad una formazione camaleontica, i cui movimenti non sono stati ancora ben metabolizzati dai giocatori. Higuain al centro dell’attacco è in cerca di riscatto e la partita di domani sembra essere l’ideale per tornare al gol e dimenticare le polemiche della sua nazionale. Pjanic in dubbio, mentre Marchisio sembra destinato alla panchina, pronto per la fondamentale sfida di martedì col Siviglia.
Nel secondo anticipo del sabato il Napoli se la vedrà in casa dell’Udinese, per cercare di riprendere il filo del gioco e dei risultati che dopo la sconfitta con la Juve si è bruscamente interrotto. Sarri non tradirà il suo 4-3-3 ma dovrà anche pensare al match decisivo di mercoledì in Champions contro la Dinamo Kiev. Quindi complice il fatto di alcuni nazionali rientrati acciaccati, si pensa ad un corposo turn over soprattutto in attacco dove si prevede l’esordio dal primo minuto di Giaccherini. Il problema centravanti sarà un problema che Sarri dovrà affrontare almeno fino a metà gennaio, dove o il ritorno di Milik o un acquisto nella sessione invernale finalmente risolveranno il problema, ma fino ad allora bisognerò far buon viso a cattivo gioco. Ormai Gabbiadini pare ai margini della squadra, probabile il suo addio a gennaio, mentre lo schema col “falso nueve” non sta dando ancora i frutti sperati. Di fronte un Udinese rigenerata dalla guida di Del Neri in panchina che molto probabilmente si schiererà con un 4-3-3 più di copertura che di offesa. Attenzione a Zapata, centravanti ancora di proprietà partenopea che sembrava sulla via del ritorno, proprio per risolvere il problema dell’attacco azzurro, ma a quanto pare scartato da Sarri. La sua voglia di rivalsa sarà totale.
Molto interesse sta suscitando il campionato del Torino, che domenica pomeriggio sarà di scena a Crotone. Altra squadra giovane, italiana, che sta attraversando un momento di forma ottimale testimoniato dai 27 gol realizzati, secondo attacco del campionato. Belotti è sicuramente l’attaccante italiano più in forma del momento, testimoniato anche dalle ottime prove in nazionale, mentre Ljajic è sicuramente nel miglior momento da quando è in Italia. Anche Hart dopo un inizio un po’ balbettante sempre aver preso la sicurezza che gli consente di dirigere la difesa granata, come un portiere di caratura internazionale deve fare. Il Crotone cercherà di confermare quel minimo miglioramento che si sta vedendo nelle ultime tre quattro giornate, ma per riuscire a strappare un risultato positivo è chiamato ad un ulteriore passo avanti. Altra partita di un certo interesse del palinsesto domenicale il derby toscano tra Empoli – Fiorentina, sempre molto sentito dalle due tifoserie. Empolesi in gran fiducia dopo la sonante vittoria a Pescara per 0-4, dove finalmente l’attacco azzurro si è sbloccato ed ha consentito una vittoria fondamentale per la salvezza. Quindi per domenica Mister Martusciello conferma tutti e spera in un bis di prestigio e di sostanza. La Viola ha migliorato il suo cammino rendendo la classifica un po’ più consona alle attese della vigilia, Sousa sembra essersi convertito al 4-2-3-1, ma con l’allenatore portoghese non si sa mai, finalmente vediamo Bernardeschi più vicino all’unica punta, che domenica potrebbe essere Babacar, visto gli acciacchi di Kalinic, mentre Ilicic sembra aver riconquistato un posto da titolare. Tutto aperto per gli altri posti da titolari che conoscendo Sousa saranno incerti fino a pochi minuti dal fischio iniziale
Le danze delle tredicesima giornata saranno aperte sabato pomeriggio alle 15 da Chievo – Cagliari, due squadre con una classifica ancora abbastanza sicura, ma che non attraversano un periodo brillante. Il match del pranzo della domenica vedrà in campo Sampdoria – Sassuolo. Padroni di casa in cerca di punti per puntellare una classifica non ancora tranquilla, mentre i romagnoli sono in piena crisi di gioco e risultati: molto lontani sembrano i tempi in cui il Sassuolo era la più bella rivelazione del nostro campionato. Programma della domenica pomeriggio chiuso da Bologna – Palermo. Padroni di casa che devono unire al bel gioco e ai complimenti i punti se non vogliono trovarsi in cattive acque. Siciliani che sembrano destinati ad un altro campionato di sofferenze fino a maggio. Un risultato positivo sarebbe accolto in casa rosa nero come vera manna dal cielo.
PIERFRANCESCO BONANNO




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *