Calcio. Torino-Roma 1-1 una partita tra squadre che non sono riuscite a trovare spazi e che sono andate in rete casualmente nel finale. Dapprima e’ stato Pjanic a portare in vantaggio i romani su un innocuo calcio di punizione lisciato da attaccanti e difensori e finito all’angolo no. Quindi la reazione del Torino che durante i minuti di recupero ha ottenuto un contestato rigore realizzato da Msxi Lopez che ha portato ad un convulso finale. Negli spogliatoi i due tecnici hanno tentato di riportare la calma. Il tecnico della Roma Garcia: ” può succedere ma e’ pesante perché fino due perso per noi. Adesso dobbiamo concentrarsi sulla prossima partita. Partita difficile sul piano tattici. Abbiamo avuto difficoltà ad essere pericolosi. Nel finale dovevamo gestirla meglio e mettersi al riparo realizzando la seconda rete. Nei miei ragazzi c’era rabbia ed urla. Siamo delusi ma ora dobbiamo rialzare la testa e continuare a lottare da buona squadra. Ora dobbiamo recuperare e migliorare. Il Torino e’ ben organizzato e ti aspetta per partire in contropiede. Noi dovevamo essere pazienti perché avevamo il possesso palla. Nel secondo tempo abbiamo manovrato meglio e la squadra e’ cresciuta. Bisogna avere migliore fiducia nei propri mezzi. Potevamo e dobbiamo fare meglio nel futuro sulla personalità dei singoli e su tutto questo dobbiamo migliorare già da mercoledì. Lo scudetto? I ragazzi sono concentrati al 200 per cento, dobbiamo ritrovare continuità e credere nella nostra forza. Ha tentato di smorzare i toni anche l’allenatore del Torino Ventura:”parlare al Torino di errori arbitrali e curioso. Comunque rivedendo le immagini posso dire che il rigore probabilmente non andava concesso. Però io, come sempre, sono solito analizzare la partita e noi questo pareggio ce lo siamo meritato. Abbiamo anche fallito delle occasioni in contropiede”. L’attaccante del Torino Maxi Lopez ha parlato dell’esecuzione del rigore. “Me lo sentivo ed ho chiesto di tirarli. Non ho avuto paura ed ho realizzato il pareggio. Sono contento di essere stato determinante e siero di giocare di più”.