Vangelo – Mc 2, 1-12 Venerdì 17 gennaio 2025, Sant’Antonio abate
VATICANO
Don Centofanti – Vangelo di venerdì 17 gennaio e commento
By RaffaeleGen 17, 2025, 00:07 am0
18Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: “Figlio, ti sono perdonati i peccati”.
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: “Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?”. E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: “Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua”.
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: “Non abbiamo mai visto nulla di simile!”.
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Che dono chiedere a Dio familiari sinceramente alla sequela di Gesù, amicizie mandate da lui, che dono la chiamata ad un cammino comunitario di crescita… Vediamo le quattro persone favorire in tutti i modi l’opera di Gesù, sostenersi reciprocamente nella fede e vediamo quante grazie ne vengono. E vediamo invece gli scribi ostacolare, scoraggiare, presso gli altri l’opera di Gesù. Per questo ad un certo momento del cammino con gli apostoli Gesù domanda loro chi dice la gente che lui sia e poi chi “loro”, insieme, dicono che lui sia. Gesù orienta ad amare e ad accogliere tutti ma insegna che vi è bisogno di momenti in cui stare, pregare, condividere, operare, tra fratelli che si aiutano in lui a crescere nella fede. È dunque un falso buonismo confondere questi diversi piani. Un buonismo che riduce tutto a sguardi terreni, senza la grazia.