Volley supervision- A tu per tu con Josephine Obossa

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Volley – Oggi per Romanews intervistiamo Josephine Obossa, opposto classe 1999 in forza alla Eurotek Uyba Volley busto Arsizio per la stagione 2024/2025. Josephine, soprannominata Jossa, vanta un’altezza di 183 centimetri ed è nativa della provincia di Napoli.

La carriera di Josephine inizia nella stagione 2015/2016 quando disputa il campionato di serie B1 con la formazione Modenese della LJ Volley; la stagione successiva gioca nel campionato di Serie B2 con la squadra piacentina del River Volley, i cui i colori sociali erano bianco e blu; nella stazione 2017/2018 viene ingaggiata dall’Academy Sassuolo in serie B1 con la quale ottiene la promozione nella serie cadetta, categoria dove milita nell’annata successiva con lo stesso club aggiudicandosi inoltre la Coppa Italia di categoria nella stagione 2019/2020. Fa il suo esordio nel massimo campionato italiano, la serie A1, con la maglia di Monza dove resta per due stagioni e conquista anche una CEV Cup nella stagione 2020/2021, prima di accasarsi a Talmassons nella serie cadetta, dove resta anche per il campionato successivo diventando una leonessa bresciana e vestendo i colori gialloneri della Millenium Brescia. Ritorna in serie A1 indossando la casacca rosa di Casalmaggiore per il campionato 2023/2024 e diventa poi una farfalla, così vengono chiamate le giocatrici della Uyba.
L’intevista di Marco Boldini
1) Sei alla tua seconda stagione con la casacca numero 11 della Uyba, ma che significato ha essere una farfalla 🦋?
È un grande orgoglio perché è una squadra che ho sempre ammirato, fin da quando ci giocavo contro. Sono molto contenta di far parte di questo progetto e che la società abbia posto tanta fiducia in me.
2) Con la maglia di Busto Arsizio hai ritrovato Jennifer Boldini, tua compagna di squadra ai tempi di Brescia. Come ti trovi a giocare con Jenny al palleggio?
Sono veramente contenta di aver ritrovato un volto amico, è l’unica con cui avevo già giocato. Poi con lei, che è palleggiatrice, ho ritrovato subito l’intesa che c’era anche ai tempi di Brescia.
3) State facendo un campionato molto positivo e avete vinto partite contro pronostico, qual è il segreto di questi risultati?
Non saprei dirti qual è il segreto di questa svolta, secondo me è scattato qualcosa che ha fatto emergere il nostro talento e sta dando i frutti del lavoro che abbiamo iniziato da Maggio.
4) Sei stata una leonessa bresciana, ma che parere hai dei tifosi bresciani, gli Amici delle leonesse?
È stata una bella esperienza, anche se solo per una stagione; i tifosi sono veramente fantastici, ci seguivano ovunque, a Roma, in Sardegna. Sono veramente ammirevoli, non smettono di cantare nemmeno un secondo. Questa cosa la ritrovo anche con i tifosi di Busto, sono favolosi, ci seguono ovunque e ci sostengono sempre; questa cosa a me fa molto piacere ed è motivo di orgoglio.
5) Raccontami il periodo vissuto a Monza, l’esordio in Serie A1 e la conquista di una coppa europea.
È stato un periodo magico, la mia prima esperienza in A1, questa categoria meravigliosa e importante. Ricordo quegli anni con molta gioia, mi sono serviti per crescere ed imparare tante cose. La conquista della coppa europea è stata la ciliegina sulla torta, a coronamento di una stagione fantastica.

6) Hai un talento smisurato, una potenza inaudita in tutti i tuoi colpi principali. Come fai a mantenere questo livello costante sia nelle tue schiacciate che nella tua elevazione?
Ogni volta volta che entro in campo lo faccio cercando sempre di dare il meglio di me stessa, mi diverto perché la pallavolo è la mia più grande passione e, grazie anche alla mia fisicità, riesco a fare bene. Poi, oltre alla passione, questo livello si mantiene con l’allenamento.
7) Da cosa è scaturito il tuo amore per il volley ad inizio carriera? A tuo parere qual è quel fattore determinante che ti ha permesso di arrivare dove sei ora?
Vivevo nel mio paesino in provincia di Modena. Ero in quarta elementare, le mie compagne giocavano a pallavolo e un giorno sono andata anche io. Ho provato, mi è piaciuto e da quel giorno non ho più smesso, anche cambiando ruolo (prima ero centrale).
8) Sei rimasta affezionata in modo particolare a qualche tua ex o attuale compagna di squadra? Ci puoi dire chi e per quale motivo?
Ogni anno mi sono portata dietro rapporti indelebili con molte compagne. Mi ritengo fortunata perché sono sempre stata in gruppi in cui mi sono sentita accettata. Compagne in particolare che mi porto nel cuore ce ne sono tante, se dovessi elencarle non finirei più; posso dire che la pallavolo mi ha portato a fare amicizie che spero di portarmi anche quando smetterò di giocare.
9) Sei nata a Napoli, città il cui idolo sportivo indiscusso è Diego Armando Maradona, ma qual è il tuo di idolo se ne hai uno?
Mi piacciono tanti sportivi, ma non ho un idolo specifico. Ammiro tanto Serena Williams, per la sua determinazione e la passione che ci metteva nel giocare.
10) Il nome Josephine non è molto comune in Italia c’è un motivo particolare per cui la tua famiglia ti ha dato un nome così poco comune?
È vero, non è molto comune, sarebbe un nome francese. Era il nome di una sorella di mio papà e i miei genitori hanno deciso di darlo a me.



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